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Autoimpiego Sicilia, al via i contributi a fondo perduto
Opportunità per giovani e professionisti siciliani
Redazione26 Agosto 2025 - Economia
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    Autoimpiego, al via i contributi a fondo perduto: come richiederli

    Roma – È arrivato in Gazzetta Ufficiale il decreto dell’11 luglio 2025 che rende operative le nuove misure per l’autoimpiego e il lavoro autonomo, previste dal Decreto Coesione (D.L. 60/2024). Un provvedimento atteso, che mette a disposizione contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per chi sogna di aprire una propria attività o rafforzare quella già avviata.

    Chi può beneficiarne

    Le misure si dividono in due linee:

    • ACN (Autoimpiego Centro-Nord), riservata alle imprese con sede in quelle aree;
    • RSUD (Resto Sud Autoimpiego), destinata invece a chi opera nel Mezzogiorno, Sicilia compresa.

    I destinatari sono soprattutto giovani under 35, disoccupati di lunga durata, donne inattive o in cerca di reinserimento, oltre a professionisti e autonomi che vogliono dare una svolta al proprio percorso.

    Quali spese sono coperte

    Il decreto elenca chiaramente le spese che potranno essere finanziate:

    • l’acquisto di macchinari, attrezzature e beni strumentali;
    • l’adeguamento e la ristrutturazione dei locali;
    • gli investimenti digitali (software, piattaforme, strumenti tecnologici);
    • corsi di formazione e consulenze specialistiche;
    • una quota di capitale circolante, utile a coprire i primi mesi di attività.

    Restano fuori, invece, le spese di rappresentanza, i beni usati e tutte le spese non legate direttamente al progetto imprenditoriale.

    Come presentare la domanda

    Il punto di riferimento sarà –> Invitalia, che gestirà il bando attraverso una piattaforma online.
    La procedura prevede:

    1. registrazione sul portale dedicato;
    2. compilazione della domanda con i dati richiesti;
    3. presentazione di un business plan che illustri progetto e sostenibilità economica;
    4. invio della documentazione necessaria.

    Le richieste saranno valutate in ordine cronologico, fino a esaurimento delle risorse disponibili.

    Quanto si può ottenere

    Gli incentivi prevedono contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese e, in alcuni casi, un finanziamento agevolato a tasso zero per la parte restante. L’importo massimo varia a seconda del tipo di impresa e della sua localizzazione.

    Un’opportunità concreta

    Per chi vuole restare o rientrare in Sicilia, queste misure rappresentano una chance importante. «Non si tratta solo di un sostegno economico – sottolinea Debhorah Di Rosa, consulente del lavoro a Ragusa – ma di uno strumento per aiutare i giovani e i professionisti a dare vita a progetti che altrimenti resterebbero nel cassetto».

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