Trapani – Mauro Carpi, nato a Erice l’1 ottobre 1969, è oggi considerato uno dei più grandi violinisti jazz della sua generazione. Le sue radici affondano profondamente nella terra siciliana e trapanese, ma il suo talento lo ha portato a calcare i palcoscenici più prestigiosi del mondo.
Fin da piccolo, Mauro ha dimostrato una spiccata attitudine musicale. A soli quattro anni si esibisce come cantante in numerose manifestazioni, facendo già intuire la sua predisposizione per il palcoscenico. Nel 1977, seguendo il consiglio di due giganti della musica, Bruno Martino e Luciano Fineschi, intraprende lo studio del pianoforte. Tuttavia, è il violino il vero strumento della sua anima, e a soli dieci anni entra in Conservatorio, dove si distingue per le sue straordinarie doti tecniche e musicali.
Durante gli anni di formazione, si esibisce come violino solista nei concerti dell’orchestra del Conservatorio, dimostrando una padronanza dello strumento fuori dal comune. Dopo il diploma, perfeziona ulteriormente il suo talento a Firenze con il maestro Andrea Cappelletti.
Negli anni ‘90, Carpi si afferma nel panorama musicale esibendosi in duo con la pianista Antonella Filingeri, vincendo prestigiosi concorsi nazionali di musica da camera. Contemporaneamente, non dimentica la sua passione per la musica popolare e si avvicina al jazz, studiando con grandi maestri come Giovanni Mazzarino e Salvatore Bonafede.
Nel 1997 arriva la svolta decisiva: entra nella band del leggendario Lino Patruno, esibendosi nei più importanti festival jazzistici e partecipando a spettacoli teatrali di grande successo, come La Signora in Blues.
Nel 2003 fonda l’Acoustic Swing Trio, un innovativo trio di corde con Michele Ariodante e Giorgio Rosciglione, che si esibisce in celebri festival come Jazz in Sardegna e Finestra Jazz. Nel 2004 incontra il maestro Roberto Pregadio, che lo invita a far parte della sua band jazz e, l’anno successivo, gli affida il ruolo di primo violino nell’orchestra del popolare programma televisivo La Corrida, in cui suona per quattro edizioni.
Nel 2005 avvia una collaborazione musicale con Renzo Arbore, partecipando come special guest alla trasmissione Speciale per me. L’anno seguente collabora con Franco Nero al film Forever Blues, contribuendo alla colonna sonora insieme a Lino Patruno. Il film ottiene il prestigioso premio David di Donatello per la miglior canzone originale, suonata proprio da Mauro Carpi.
Mauro Carpi è stato protagonista di numerosi spettacoli teatrali e televisivi, collaborando con icone della musica e dello spettacolo come Enrico Montesano, Pino Insegno, Arisa e Gigi Proietti. Nel 2011 ha preso parte al celebre New Orleans Jazz & Heritage Festival, confermandosi tra i violinisti jazz più apprezzati a livello internazionale.
La lista degli artisti con cui ha lavorato è impressionante: Anna La Rosa, Bruno Lauzi, Claudio Gregori (Greg), Franco Cerri, Franco Nero, Gerry Scotti, Giorgio Bracardi, Lino Patruno, Luciano De Crescenzo, Marisa Laurito, Renzo Arbore, Roberto Gatto, Pippo Baudo, Romano Mussolini, Tullio De Piscopo e molti altri.
Oggi, Mauro Carpi continua a dedicarsi alla musica con passione e dedizione. Titolare della cattedra di violino jazz presso il conservatorio di musica “V. Bellini”, trasmette alle nuove generazioni la sua arte e il suo amore per lo swing.
La sua storia è quella di un siciliano che, pur avendo conquistato il mondo, non ha mai dimenticato le sue radici. Il suo violino racconta la Sicilia in ogni nota, unendo tradizione e innovazione, passato e futuro, in una melodia senza tempo.
Palermo – Dall’Italia agli Stati Uniti, questo il filo diretto che collega il progetto di Francesco Buzzurro, Daria Biancardi e Giuseppe Milici che si esibiranno insieme per il concerto “Heart of the Emigrants – The Power of Jazz, Pop and Soul” venerdì 31 gennaio (ore 21.30), sabato 1 (ore 19.00) e domenica 2 febbraio (ore 18.30) Real Teatro Santa Cecilia – Palermo (organizzato da Fondazione Brass Group e Gianfaby production.
L’orchestra a sei corde del chitarrista agrigentino definito da Ennio Morricone “tra i più grandi al mondo perché capace di rendere fruibile a tutti la musica colta”, insieme all’incantevole voce di Daria Biancardi e l’armonica di Giuseppe Milici creano un connubio unico che affronta un percorso musicale che inizia con la nascita del jazz, attraversa la musica italiana del dopoguerra e lo swing americano che ha visto protagonisti numerosi musicisti di origine siciliana, arrivando fino ai giorni nostri. È così che trovano spazio brani come Tiger RAG dell’Original Dixieland Jass Band di Nick La Rocca o i successi immortalati da Frank Sinatra. In programma anche un omaggio sia a Giacomo Puccini in occasione del centenario dalla morte appena trascorso, sia ai più grandi autori e interpreti italiani come Lucio Dalla e Mina.
“È un concerto che parte dall’idea di tre amici molto affiatati e che si stimano l’un l’altro dal punto di vista personale e poi come artisti – racconta Daria Biancardi -. Un concerto che vuole riscoprire le radici cercando l’ispirazione nei nostri predecessori. Si tratta di coloro che sono andati in America e hanno fuso le culture, quella italiana e americana, lo swing e il Latin jazz e tutte le diramazioni che provengono proprio dal cuore migrante. Nel migrante c’è sempre stato questo grande desiderio di rivalsa e di prospettiva di vita, nonché, quindi, di sogno da realizzare. Attraverso questo percorso migratorio possiamo constatare la contaminazione delle culture, attraversare e farsi attraversare dall’altro ed è proprio questo il concetto cardine di questo spettacolo: un viaggio attraverso le musiche”.
“Questo concerto – spiega Francesco Buzzurro – compie idealmente un viaggio nella musica italo-americana del dopoguerra sintetizzando in un percorso ideale le tre differenti anime degli artisti sul palco. La performance di questi tre grandi fenomeni nostrani, ciascuno forte di una propria attività concertistica, prevede dei diversi quadri ovvero nella prima parte con me in veste di solista e poi come “uomo orchestra” nel duettare con Giuseppe Milici omaggiando la grande musica pop italiana e poi con Daria Biancardi in un suadente terreno “tanguero” interpretando classici come Sway e Amado mio. La seconda parte del concerto vedrà tutti e tre gli artisti sul palco in un entusiasmante crescendo tra swing frizzante, blues e intramontabili classici di Mina e Billie Holiday”.
“Francesco Buzzurro e Daria Biancardi – dice Giuseppe Milici – sono due tra i più rilevanti esponenti del panorama artistico siciliano e l’idea di questo progetto che ci vede insieme non può che rendermi felice, anche perché, sono due cari amici con cui è una gioia condividere il palco.”