Castelvetrano
La finanza sequestra 1500 capi di abbigliamento destinati alla vendita
Due le persone denunciate
Redazione8 Agosto 2025 - Cronaca
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    Castelvetrano – Nell’ambito di una attività di controllo economico del territorio a contrasto dei traffici illeciti  nelle località costiere maggiormente frequentate dai cittadini e dai turisti i militari del Comando Provinciale della Guardia di finanza hanno posto sotto sequestro oltre 1500 capi di abbigliamento.

    In particolare, le Fiamme Gialle della Compagnia di Castelvetrano, nel corso di un servizio di
    prevenzione e repressione delle violazioni in materia di diritto d’autore, contraffazione marchi, abusivismo commerciale e di tutela del Made in Italy, hanno fermato e sottoposto a controllo due persone che nelle rispettive autovetture trasportavano oltre 1500 capi di abbigliamento destinati alla vendita.

    Si trattava di scarpe, t-shirt, bermuda e piccola pelletteria, riportanti marchi riconducibili ai più noti brand, tra i quali: “Nike”, “Louis Vuitton”, “Fendi”, “Chanel”, “Alexander Mcqueen”, “Stone Island”, “Guess”, “Armani”, “Calvin Klein”, “Tommy Hilfiger” e altri ancora.

    Gli articoli, sottoposti a una preliminare ispezione, mostravano caratteristiche tali da poter indurre in errore il consumatore finale circa la loro autenticità, per cui sono stati immediatamente sottoposti a sequestro.

    La merce sequestrata, se immessa in commercio, avrebbe reso ai due rivenditori un ingente profitto di oltre 50 mila euro euro, provocando al contempo un danno economico alle industrie del settore della moda che operano nel rispetto delle normative e dell’eccellenza del Made in Italy. I responsabili sono stati denunciati per le ipotesi di reato di “introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi” e “ricettazione”.

    L’attività svolta conferma il diuturno impegno della Guardia di finanza nel contrasto alla contraffazione e al commercio di prodotti non genuini e insicuri che danneggiano il mercato, sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole, tutelando allo stesso tempo anche i consumatori da prodotti di scarsa qualità e privi delle necessarie garanzie di sicurezza, potenzialmente nocivi per la salute.

    Siamo nell’ambito della fase delle indagini preliminari, allo stato delle attuali acquisizioni probatorie e, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.

     

     





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