Trapani
Prosegue il cammino verso il 21 Marzo a Trapani
Appuntamento il 4 marzo da Libera assieme all'Anpi per presentare il libro "Chi ha ucciso Pio La Torre? Omicidio di mafia o politico?"
Redazione2 Marzo 2025 - Attualità
  • Incontro su Pio La Torre Attualità

    Trapani – Prosegue il cammino dell’associazione Libera verso l’appuntamento del 21 marzo, giornata dedicata al ricordo delle vittime innocenti delle mafie e che vedrà proprio a Trapani lo svolgersi dell’appuntamento nazionale. Prossimo appuntamento dei 100 passi verso il 21 marzo è l’incontro organizzato per il 4 marzo da Libera assieme all’Anpi, l’associazione nazionale partigiani d’Italia.

    Libera assieme all’Anpi

    Nell’aula dedicata al prefetto Fulvio Sodano, a Trapani, Palazzo D’Alì, i giornalisti Fabio Pace e Rino Giacalone dialogheranno con l’avvocato Armando Sorrentino autore col giornalista Paolo Mondani, del libro edito da Castelvecchi “Chi ha ucciso Pio La Torre? Omicidio di mafia o politico?”. Sono trascorsi 43 anni dalla barbara uccisione del deputato e segretario del Pci siciliano Pio La Torre. Chi sono stati gli autori? Si disse la mafia. Negli anni della sua attività di sindacalista, politico e parlamentare, Pio La Torre, un gigante della politica, di nemici ne ha incontrati tanti sulla propria strada. Gli ultimi quelli che hanno osteggiato la sua battaglia contro l’installazione dei missili a Comiso. Una sfida che ha trascinato centinaia di migliaia di persone, a partecipare alla grande manifestazione pacifista.

    Chi era Pio La Torre

    La Torre era “un trascinatore di popolo” e, quindi, da eliminare. Di Pio La Torre, del suo assassinio, insieme al suo autista Rosario Di Salvo, hanno scritto Paolo Mondani, notissimo giornalista, firma di punta di Report e Armando Sorrentino, militante politico nella sinistra e avvocato, che ha rappresentato la parte civile per i delitti politici di Reina (ex segretario DC), Mattarella, La Torre e Di Salvo.

    Oggi Sorrentino è un dirigente dell’ANPI, componente del coordinamento regionale dell’Associazione Nazionale Partigiani.

    L’appuntamento

    Martedì 4 marzo, alle ore 17.30, nella sala Sodano del Palazzo Comunale di Trapani, i giornalisti Fabio Pace e Rino Giacalone dialogheranno con Armando Sorrentino, che parlerà di Pio La Torre “uomo”, dei misteri che si celano riguardo alla sua morte, in un incontro voluto dalla sezione ANPI di Trapani ,nel quadro delle iniziative promosse da Libera “verso il 21 marzo”, data dedicata alla “ Giornata nazionale dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” .




  • Palermo
    Anniversario terremoto Belìce, Schifani: “Un dovere trasformare il dolore in speranza per un futuro migliore”
    A 57 anni da quel il sisma che colpì la Valle del Belice, ancora si parla di sviluppo
    Redazione14 Gennaio 2025 - Politica
  • Politica

    Palermo – Il 14 gennaio 1968 il violento sisma che devastò la Valle del Belìce. Nelle celebrazioni per ricordare le vittime si discute ancora dei ritardi nelle opere di ricostruzione in tutta la Valle che comprende 17 Comuni tra le province di Trapani, Agrigento e Palermo. A 57 anni dal terremoto che sconvolse la Valle, in alcuni comuni mancano ancora le opere di urbanizzazione primaria, altri vuoti per via del grande esodo verso il nord soprattutto di giovani, con le case che si sono svuotate e l’agricoltura sempre più in crisi.

    Anche il presidente della Regione Renato Schifano ha voluto ricordare

    «Ricordiamo, con profonda commozione e rispetto, il cinquantasettesimo anniversario del tragico terremoto che colpì il Belìce nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968, causando lutti e sofferenze che hanno segnato per sempre la storia della nostra terra. Quella tragedia non è solo un ricordo doloroso, ma anche un monito per tutti noi a non abbassare mai la guardia di fronte ai rischi naturali e a impegnarci costantemente per la sicurezza e il benessere delle nostre comunità».

    La regione siciliana al fianco del Belice

    Aggiunge Schifano: «La Regione è al fianco della popolazione di quella valle, custode della memoria di un territorio che ha saputo risollevarsi con dignità e determinazione. La catastrofe del 1968 ci ha insegnato l’importanza della solidarietà e della collaborazione. È nostro dovere, oggi più che mai, trasformare quel dolore in uno stimolo per costruire un futuro migliore per le nuove generazioni. Il mio pensiero va alle vittime di quella terribile notte, alle loro famiglie e a tutti coloro che, con impegno e speranza, hanno contribuito alla rinascita di questa terra».

     




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