Editoriale
Work in progress
Liberi e senza bavagli la nostra informazione ricomincia così da oggi Capodanno 2025
Rino Giacalone1 Gennaio 2025 - Editoriale
  • La mia firma su questo giornale on line c’è già da qualche settimana. Era mancato il saluto ai lettori e ancora di più il saluto al mio predecessore, il collega Salvatore Morselli che ci ha lasciato troppo presto. Questo giornale esiste, e lo dico certo di non far torto a nessuno, grazie a lui, al suo lavoro, all’esperienza che ha saputo trasferire nell’informazione on line, dalla carta stampata, dalla tv, dalla radio, che nel tempo lo hanno visto protagonista, e apprezzata penna dell’informazione. Adempio quindi ad un dovere, con la piena consapevolezza che da solo non potrei mai eguagliare ciò che ha realizzato Salvatore. Non sono solo, non mi sono trovato solo, ma in tanta buona compagnia, dall’editore alla redazione, dai tecnici sino agli specialisti dell’on line che ho trovato fare parte di questa squadra.

    Oggi Trapani Oggi si presenta a voi con un nuovo sito. Speriamo che vi piaccia. A me il compito di coordinare il lavoro della redazione per riempirlo di contenuti, sempre aggiornati. Per questa ragione ho scelto il titolo “Work in progress” per questo editoriale. Direte. E’ stato fatto un nuovo sito e quindi i lavori in corso dovrebbero essere conclusi. Non è così. Fare informazione, fare il giornalista, comporta essere continuamente al lavoro, mai una sosta, mai fermarsi. E’ il dovere che ci lega ai lettori. Per questo diciamo oggi a voi “work in progress“. A chi ci legge, ma anche a chi non è abituato a leggerci, se non così, diciamo, di passaggio, assicuriamo che resteremo sempre liberi e che i bavagli non fanno parte del nostro essere giornalisti, cronisti, di questa terra.

    Lo diciamo a chiare lettere, la nostra bussola è quella segnata dall’articolo 21 della Costituzione. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Chi vi scrive ha l’onere, e l’onore di essere portavoce regionale dell’associazione fondata da grandi giornalisti e guidata oggi da Beppe Giulietti, un vulcano di idee e progetti, a difesa del dovere dei giornalisti ad informare e del diritto dei cittadini ad essere informati. Il 2024 è stato un anno di grandi sfide, civili e sociali, c’è chi ha pensato a legiferare per mettere mano alla Costituzione, cominciando proprio da noi giornalisti. Pensare a mettere i bavagli alla stampa non significa tutelare chissà quale privacy, significa impedire ai cittadini di sapere, conoscere.

    Non tolgono il lavoro a noi giornalisti, tolgono a voi cittadini la conoscenza dei fatti. Giornalismo dalla schiena dritta e che non guarda in faccia a nessuno. Il nostro vuole essere un giornalismo che scende nelle piazze, le racconta e partecipa alle lotte per la difesa di chi si vede vittima di un diritto leso, garantire la sicurezza nel Paese non è lo si fa impedendo alle Ong di soccorrere i migranti in mare o vietare alla Guardia Costiera di rispondere ad un Sos. La sicurezza la si difende in altro modo, permettendo alle forze dell’ordine di essere presenti nel territorio, con personale e mezzi adeguati, ai magistrati di poter lavorare senza un telecontrollo del Governo, ai giudici di applicare le norme senza filtri di qualche colore politico. Significa garantire alle Pubbliche Amministrazioni le risorse delle quali hanno bisogno, la sicurezza la si garantisce evitando che il riconoscimento di un diritto venga svenduto come la consegna di un favore. Oggi siamo più ricchi, ieri sera abbiamo ascoltato le parole del nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

    Speriamo che chi governa le cariche istituzionali, lo abbiano ascoltato con altrettanta attenzione. Ecco con questo intendimento vogliamo accendere la nostra informazione questa mattina del 1 Gennaio 2025. Continueremo così ad offrirvi ogni giorno la nostra informazione, se non risulterà di qualità, come potrà accadere, vi chiediamo di farcelo sapere, sapremo così di dover migliorare. Ma diteci anche quando la nostra informazione risulterà utile a far cambiare le cose. Avremo la pretesa di scrivere anche di notizie a carattere nazionale, ma la cosa che più ci spinge a scrivere è quella di essere ben consapevoli di scrivere vivendo in una delle periferie del nostro Paese, una periferia che ogni giorno ha bisogno di luce capace ad illuminarla, una periferia dove sono tanti ad essere senza voce, noi è a loro che vogliamo dar la parola. Infine . Oggi il nostro pensiero va a Cecilia Sala, prigioniera in Iran. Nessuno potrà mai mettere in carcere l’informazione. A lei giunga il nostro sostegno. Lei deve essere liberata senza se e senza ma, senza condizioni.
    Buon 2025 e che sia un Buon per tutto




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