Siracusa
Operazione antidroga “Bianco Barocco” a Noto
Dieci le persone indagate, cinque in carcere e cinque ai domiciliari
Redazione31 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Noto (Siracusa) – Nelle prime ore di stamane, nell’ambito di una vasta operazione antidroga, agenti della Polizia di Stato hanno eseguito, nella città di Noto, un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Siracusa,  su richiesta della locale Procura, a carico di dieci soggetti (5 con custodia cautelare in carcere e 5 agli arresti domiciliari) tutti indagati, a vario titolo, per i reati di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, minaccia e porto abusivo di arma da fuoco e munizionamento.

    A quattro indagati, già detenuti per altri reati, l’ordinanza è stata notificata in carcere.

    Ad un’altra persona è stata applicata la misura dell’obbligo di dimora.

    Il provvedimento restrittivo scaturisce da una complessa ed articolata attività di indagine avviata nel 2023 dal Commissariato di Noto, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa.

    Notizia in aggiornamento




  • Palermo
    Scoperto dalla polizia a spacciare si rifugia in una chiesa di Ballarò
    In manette a Palermo un nigeriano
    Redazione27 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Arresto spaccio Palermo Ballarò. Cronaca

    Palermo – Agenti della Squadra Mobile, Sezione contrasto al Crimine Diffuso, nel corso di servizi di prevenzione e controllo del territorio volti a contrastare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti nel capoluogo palermitano, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, O.A., 40enne nigeriano, resosi responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Gli accertamenti effettuati hanno consentito di rinvenire addosso al fermato 39 dosi di eroina singolarmente confezionate e pronte per essere spacciate peso 35 grammi e la somma di 763,00 euro ritenuta provento dell’illecita attività di spaccio.La droga ed il denaro, sono stati posti sotto sequestro, mentre il giovane cittadino nigeriano è stato tratto in arresto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

    Gli agenti transitando nei pressi del quartiere cittadino “Ballarò” hanno notato un uomo, a loro sospetto, confabulare con una donna. Nella consapevolezza che i due stessero per incontrarsi per formalizzare la compravendita di sostanza stupefacente, gli agenti hanno intimato l’Alt polizia al nigeriano che, alla vista degli operatori, nel vano tentativo di eludere il controllo, si è dato a precipitosa fuga tra le stradine del mercato cittadino.

    Ne scaturiva un rocambolesco inseguimento culminato all’interno di una chiesa, luogo dove presumibilmente l’uomo pensava di poter trovar riparo e far perdere le proprie tracce sfuggendo all’occhio attento dei poliziotti. Gli agenti, senza perderlo di vista e adottando le precauzioni, necessarie per garantire l’incolumità dei fedeli presenti, sono riusciti con non poche difficoltà a precludergli ogni via di fuga e con discrezione hanno accompagnato l’uomo all’esterno del luogo di culto, dove era in corso, nel frattempo la celebrazione eucaristica.

    Giova precisare che l’indagato, è, allo stato, indiziato in merito al reato contestato e che la sua posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.




  • Trapani
    Trapani: la Polizia di Stato esegue confisca dei beni nei confronti di pluripregiudicati
    Agli indagati nel 2023 erano stati sequestrati i beni
    Redazione21 Gennaio 2025 - Cronaca
  • confisca dei beni nei confronti di pluripregiudicati Cronaca

    Trapani – Nella mattinata odierna, operatori della Polizia di Stato in servizio presso la Divisione
    Anticrimine della Questura di Trapani hanno eseguito nel territorio di Erice– Casa Santa la confisca di beni nei confronti di due congiunti trapanesi, padre e figlio, di anni 47 e 25, per un valore complessivo di circa 270.000,00 Euro, nonché la sottoposizione, per entrambi, alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza, della durata rispettivamente di 2 anni e 6 mesi e di 3 anni.

    Provvedimento a carico di due pregiudicati trapanesi

    Il Provvedimento ablativo è stato emesso dal Tribunale di Trapani – Sezione Misure di Prevenzione su Proposta congiunta del Questore di Trapani e del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trapani, per l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale a carico di due pregiudicati trapanesi a conclusione, di un procedimento che già avevo condotto al sequestro di numerosi beni a loro riconducibili, tra i quali rapporti bancari e postali, beni immobili, autovetture e motoveicoli.
    Il profilo criminale dei due soggetti, già da molti anni noti alle cronache giudiziarie, poiché più volte denunciati o arrestati per reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, era ben delineato avendo riportato peraltro diverse condanne.

    In particolare il padre, pienamente inserito nel mondo del traffico di stupefacenti di Trapani ed Erice, è stato punto di riferimento per lo spaccio ed il commercio nel trapanese fungendo da anello di congiunzione con gruppi criminali operanti nel territorio palermitano, dai quali si riforniva e manteneva costante la disponibilità di sostanza stupefacente. L’organizzazione messa in piedi garantiva la vendita “al dettaglio” attraverso esercizi commerciali in Trapani, con i quali si poteva concordare quantitativi ed orari.

    Sorveglianza speciale applicata

    Oggi, al padre è stata anche applicata la sorveglianza speciale di p.s. per due anni e sei mesi. Il figlio, alter ego paterno, con le medesime capacità operative nel traffico degli stupefacenti, è stato anch’egli destinatario della misura di prevenzione della sorveglianza speciale per anni tre. Reiteratamente propenso all’uso della violenza e delle armi, non sempre è stato capace di contenere gli istinti criminosi, sebbene gli siano state applicate, nel tempo, misure cautelari o pene detentive. Affrancandosi alla figura paterna e grazie alla collaborazione di altri giovani ben inseriti nel mondo della criminalità locale, è riuscito sempre in modo più autonomo a gestire l’attività di spaccio, acquisendo i caratteri del “capo”, provvedendo a “gestire” le situazioni debitorie di acquirenti di sostanza stupefacente.

    Una fiorente attività di spaccio!

    L’attività di spaccio, definibile fiorente, aveva permesso ai due congiunti di costruire un discreto patrimonio immobiliare e finanziario, frutto del reimpiego degli illeciti capitali conseguiti. Le approfondite attività investigative e le relative indagini patrimoniali esperite da personale specializzato dimostravano una rilevante “sproporzione” tra i redditi lecitamente acquisiti e la reale disponibilità economico-finanziaria degli stessi e dei loro nuclei familiari.

    Tale attività sfociava nel sequestro di molti beni nella disponibilità dei due soggetti, operato nella giornata del 3 novembre del 2023, che oggi viene suggellato con la definitiva confisca di numerose autovetture, di motoveicoli tra cui scooter di grossa cilindrata e di immobili, di attività commerciali tra cui due pizzerie, oltre a numerosi rapporti economici, sia bancari che postali.




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