Favignana
Porto Favignana. Sottoscritto il contratto per la messa in sicurezza [VIDEO]
Sindaco Forgione: "Svolta epocale per le nostre isole". A breve l'inizio dei lavori
Laura Spanò14 Gennaio 2025 - Politica
  • Il sindaco Forgione di Favignana: alla firma del contratto Politica

    Favignana – Sottoscritto dal Comune di Favignana e dal Consorzio InfraTech il contratto per il primo stralcio dei lavori di messa in sicurezza del Porto. L’opera, si inserisce nel piano di rilancio della portualità minore della Sicilia, attuato dall’allora governo Musumeci.

    L’investimento previsto

    L’intervento, finanziato dalla Regione Siciliana con un investimento di 26 milioni e 350 mila euro, rappresenta una svolta epocale per il porto di Favignana.

    Cosa prevede il progetto

    Il progetto prevede la costruzione di una nuova diga foranea radicata a est rispetto all’attuale porto. Specie quando a predominare è il maestrale, lo scalo marittimo principale delle Egadi non può infatti garantire condizioni ottimali per l’approdo di traghetti e aliscafi, determinando restrizioni e disagi per i quotidiani e intensi traffici fra la Sicilia e l’intero arcipelago. Verrà anche attuato un dragaggio e messo a punto un nuovo sistema di ricircolo dell’acqua all’interno del porto stesso. Massima cura anche per l’arredo e la finitura, in linea con il pregio ambientale e paesaggistico della più grande delle isole dell’arcipelago delle Egadi. Insomma sarà un porto all’altezza del valore internazionale e della bellezza senza tempo dell’isola. Come tanti altri fra progetti e prospettive infrastrutturali per la Sicilia, anche il potenziamento del porto di Favignana era rimasto dimenticato in un cassetto a spese di una delle perle del turismo siciliano. Ora finalmente potrà vedere la luce dando lustro all’intero arcipelago. Dopo anni lo scalo di Favignana riqualificato e più funzionale potrà certamente offrire ai propri residenti infrastrutture decorose, assicurare l’attracco di tutte le imbarcazioni a prescindere dalle condizioni meteorologiche, accogliere meglio le migliaia di visitatori e turisti che nel corso dell’anno arrivano sull’isola, attratti dal mare cristallino e dalla bellezza dei luoghi.

    Per il sindaco Forgione “giornata storica”

    Oggi è un giorno storico per il nostro arcipelago“, afferma il sindaco Francesco Forgione. “Dopo oltre vent’anni, è stato finalmente sottoscritto il contratto per i lavori di messa in sicurezza del porto di Favignana e potremo avviare la realizzazione di un’opera tanto attesa dalla nostra comunità. Con questo atto si conclude un lungo e complesso percorso, iniziato con l’Amministrazione Ernandez, che ha visto il susseguirsi di numerosi protagonisti, difficoltà burocratiche e ostacoli da superare. Oggi possiamo dire con orgoglio che ce l’abbiamo fatta. Nelle prossime settimane avvieremo tutte le attività tecniche necessarie per iniziare i lavori già in primavera. Vigileremo affinché si rispettino i tempi e assicureremo la piena trasparenza nella gestione degli appalti e nel risolvere le sfide logistiche legate a un cantiere di questa portata“.
    Con la firma del contratto, si potrà dare il via alla realizzazione di questo importante progetto che segna una svolta per il territorio delle Egadi“, dichiara l’ingegnere Giuseppe Marino, capo del Genio Civile di Trapani. “Il mio ufficio assicurerà, durante tutta la fase dei lavori, che spero si possano completare entro un paio di anni, il massimo supporto“.

    Chi ha presenziato alla firma del contratto

    Alla firma hanno presenziato il sindaco Francesco Forgione, il segretario generale Gianpaolo Di Giovanni, l’ingegnere Giuseppe Marino, capo dell’Ufficio del Genio Civile di Trapani, l’architetto Motisi, responsabile unico del procedimento, il vice sindaco Ignazio Galuppo e l’assessore ai Lavori Pubblici Tommaso La Rosa.





  • Palermo
    Anniversario terremoto Belìce, Schifani: “Un dovere trasformare il dolore in speranza per un futuro migliore”
    A 57 anni da quel il sisma che colpì la Valle del Belice, ancora si parla di sviluppo
    Redazione14 Gennaio 2025 - Politica
  • Politica

    Palermo – Il 14 gennaio 1968 il violento sisma che devastò la Valle del Belìce. Nelle celebrazioni per ricordare le vittime si discute ancora dei ritardi nelle opere di ricostruzione in tutta la Valle che comprende 17 Comuni tra le province di Trapani, Agrigento e Palermo. A 57 anni dal terremoto che sconvolse la Valle, in alcuni comuni mancano ancora le opere di urbanizzazione primaria, altri vuoti per via del grande esodo verso il nord soprattutto di giovani, con le case che si sono svuotate e l’agricoltura sempre più in crisi.

    Anche il presidente della Regione Renato Schifano ha voluto ricordare

    «Ricordiamo, con profonda commozione e rispetto, il cinquantasettesimo anniversario del tragico terremoto che colpì il Belìce nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968, causando lutti e sofferenze che hanno segnato per sempre la storia della nostra terra. Quella tragedia non è solo un ricordo doloroso, ma anche un monito per tutti noi a non abbassare mai la guardia di fronte ai rischi naturali e a impegnarci costantemente per la sicurezza e il benessere delle nostre comunità».

    La regione siciliana al fianco del Belice

    Aggiunge Schifano: «La Regione è al fianco della popolazione di quella valle, custode della memoria di un territorio che ha saputo risollevarsi con dignità e determinazione. La catastrofe del 1968 ci ha insegnato l’importanza della solidarietà e della collaborazione. È nostro dovere, oggi più che mai, trasformare quel dolore in uno stimolo per costruire un futuro migliore per le nuove generazioni. Il mio pensiero va alle vittime di quella terribile notte, alle loro famiglie e a tutti coloro che, con impegno e speranza, hanno contribuito alla rinascita di questa terra».

     




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