Marsala – Dopo l’intervento di riparazione effettuato ieri sulla condotta idrica in contrada Cozzaro, il ritorno dell’acqua nella rete sarà possibile solo nel pomeriggio di oggi, una volta completate le verifiche tecniche sulla tenuta della saldatura. Il settore idrico comunica che dalla tarda serata si potrà assistere a un ritorno progressivo alla normalità, specialmente per le zone del versante nord come Porticella, Stadio e via Trapani.
I tecnici hanno concluso l’intervento sulla condotta passante per contrada Cozzaro nella giornata di ieri. Tuttavia, per garantire la sicurezza del sistema e prevenire nuove perdite, si attende il tempo tecnico necessario per testare la tenuta delle saldature prima della riattivazione della stazione di pompaggio.
La stazione di pompaggio tornerà operativa nel pomeriggio di oggi, compatibilmente con l’esito delle verifiche. A partire dalla tarda serata, l’acqua dovrebbe tornare progressivamente nelle abitazioni, con priorità alle aree servite in linea diretta.
Il settore di competenza segnala che le zone del versante nord – in particolare Porticella, Stadio e via Trapani – potrebbero registrare ritardi maggiori nel ripristino dell’approvvigionamento, a causa della distanza dalla stazione di pompaggio e della configurazione della rete.
Si consiglia ai cittadini di evitare sprechi d’acqua nelle prime ore del ripristino, per agevolare un ritorno stabile e uniforme in tutte le aree. Eventuali anomalie possono essere segnalate al servizio idrico del Comune.
Trapani – Il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992. Il tema 2025 – “Water for Peace” – ci ricorda che l’acqua può essere fonte di cooperazione, non di conflitto. Una riflessione particolarmente attuale per la Sicilia, dove alla crescente scarsità si sommano gravi problemi di gestione e dispersione delle risorse idriche. In un contesto segnato dalla crisi climatica e dalle inefficienze strutturali, l’acqua per la pace globale diventa anche un obiettivo locale, urgente e imprescindibile.
La Sicilia, pur essendo storicamente ricca di bacini, oggi si trova in una situazione critica:
Solo 30 invasi su 47 risultano operativi.
Nel 2022, la perdita d’acqua durante la fase di immissione in rete ha raggiunto il 51,6%.
Il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato a livello globale, con effetti devastanti sull’equilibrio idrico dell’isola.
Una condizione che riguarda anche Trapani e il suo territorio, dove agricoltura, turismo e uso civile dipendono da un’acqua sempre più scarsa e mal gestita.
Ai lunghi periodi di siccità estrema, si alternano improvvise piogge violente. Anche in Sicilia, come nel resto del Paese, la cattiva pianificazione urbanistica e la cementificazione ostacolano il naturale assorbimento dell’acqua. Il rischio di alluvioni lampo cresce, anche a causa della mancanza di casse di espansione nei bacini fluviali regionali.
Alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Acqua, il WWF Italia lancia un appello anche ai siciliani: spegnere le luci e dedicare 60 minuti alla Terra, o a un gesto concreto di consapevolezza ambientale. L’obiettivo? Richiamare l’attenzione sull’acqua dolce, una risorsa fondamentale per le persone e gli ecosistemi, ma oggi minacciata da sprechi, incuria e ritardi politici, soprattutto nelle regioni del Sud.
“È indispensabile ripartire da una gestione idrica a livello di bacino”, afferma Andrea Agapito Ludovici del WWF. Per la Sicilia, ciò significa investire in:
Reti idriche moderne ed efficienti
Salvaguardia delle falde e dei corsi d’acqua
Piani di adattamento climatico locali, previsti dal PNACC
Solo così si potrà garantire equità tra gli usi civili, agricoli e ambientali.
Anche i cittadini possono contribuire alla tutela dell’acqua:
Evitare sprechi a casa e in giardino
Usare elettrodomestici a basso consumo
Segnalare perdite e inefficienze
Partecipare a iniziative locali per la protezione dei fiumi e delle falde
Diffondere cultura ecologica nelle scuole e tra le famiglie
Ogni gesto, anche piccolo, può fare la differenza.
L’acqua è al centro della convivenza pacifica, del benessere collettivo e della salvaguardia ambientale. In Sicilia come nel resto del mondo, è tempo di passare dalle parole ai fatti. In attesa che le istituzioni intervengano con decisione, ciascuno di noi può scegliere di non sprecare una goccia in più.
Attualità Mondo – La siccità rappresenta un’emergenza globale che minaccia milioni di persone e l’ecosistema. La ricerca scientifica, però, potrebbe offrire una soluzione innovativa e sostenibile: trasformare l’aria in acqua.
Dopo anni di studio, un team di ricercatori di Austin e Singapore ha sviluppato una tecnologia basata su una pellicola super-igroscopica in grado di catturare e trattenere l’umidità presente nell’aria. Pubblicati sulla rivista Nature Communications, i risultati della ricerca dimostrano come questo sistema possa produrre acqua potabile a basso costo, con un impatto positivo sulle regioni più colpite dalla carenza idrica.
Il climatologo Nicola Dovetta ha spiegato che la pellicola è costituita da materiali economici e facilmente reperibili, come polimeri di idrossi-propilcellulosa e gomma konjac. Grazie alla loro composizione molecolare, questi elementi riescono a trattenere l’umidità e a impedire la sua evaporazione. Il costo contenuto, pari a soli due dollari al chilogrammo, rende questa tecnologia accessibile anche ai Paesi in via di sviluppo.
Oltre alla pellicola, i ricercatori dell’Università di Austin hanno ideato un idrogel da inserire nel terreno per ottimizzare l’uso delle risorse idriche. Questa soluzione permette di assorbire l’umidità presente nel suolo e distribuirla gradualmente alle piante, riducendo gli sprechi d’acqua e migliorando la produttività agricola.
Se implementate su larga scala, queste soluzioni potrebbero rivoluzionare il modo in cui affrontiamo la siccità. La combinazione di pellicole super-igroscopiche e idrogel potrebbe garantire l’accesso all’acqua potabile in aree aride e migliorare la gestione idrica nei territori agricoli. L’innovazione tecnologica, dunque, si conferma una risorsa chiave per il futuro del pianeta.
Castellammare del Golfo – Pur non essendoci ancora un gestore del servizio dopo la liquidazione dell’Eas, i cittadini di Castellammare del Golfo, che hanno bisogno di allacciarsi alla rete idrica ora possono farlo. In una ordinanza trasmessa dal sindaco Giuseppe Fausto a prefettura, Regione e Ati, è indicato che per le nuove utenze idriche “i cittadini residenti e i soggetti dimoranti od operanti a qualsiasi titolo (come titolari di pubblici esercizi ed ai nuovi soggetti gestori di servizi di ristorazione di comunità lavoro) potranno attivare nuove prese dandone comunicazione al Comune allegando una dichiarazione ache attesti che le operazioni di collegamento sono state espletate a regola d’arte, utilizzando dispositivi di misurazione a norma e tarati”.
«L’acqua è un bene primario irrinunciabile e i cittadini attualmente subiscono la violazione del diritto fondamentale dell’accesso all’acqua. Pertanto – dice il sindaco Giuseppe Fausto – in mancanza di iniziative da parte delle amministrazioni preposte, per evitare problemi igienico-sanitari, siamo costretti ad autorizzare, in via eccezionale e provvisoria, nuove utenze con specifiche modalità. Siamo in una fase di stallo in cui l’ente preposto non può assicurare il servizio e per questo abbiamo deciso di colmare il vuoto attraverso una disposizione provvisoria, a tutela dell’igiene pubblica».
Dopo la liquidazione coatta amministrativa dell’Eas nel 2020 sì è accentuato il problema dell’approvvigionamento idrico e della continuità del servizio. L’ente acquedotti ha lasciato in eredità un sistema infrastrutturale logoro oltre ogni ragionevole limite.
Per il sindaco Fausto serve che: «L’Assemblea territoriale idrica di Trapani, di cui fanno parte i Comuni, dovrebbe individuare il gestore unico del servizio ma ci troviamo in una fase prolungata di stallo». Così come accade un po’ ovunque, per le continue perdite lungo la vecchia rete idrica colabrodo, il Comune è costretto ad intervenire al posto del gestore che non c’è, riparando i tratti logori senza, però, poterli sostituire. «Anche le continue perdite idriche sono di competenza del gestore unico che, però, non c’è ancora. Il Comune -spiega Fausto – può intervenire solo in via sostitutiva, e a rottura avvenuta, senza avere la potestà̀ di poter sostituire i tratti di rete, vecchia di 50 anni. L’acqua, però, è un bene primario del quale non si può fare a meno e per questo abbiamo disposto la possibilità di nuove attivazioni dandone comunicazione al Comune».
Castellammare del Golfo – «Da un primo riscontro a seguito di sopralluogo dell’ufficio tecnico, l’analisi su un nostro prelievo ha confermato la presenza di coliformi nella campionatura in zona Baia Luce». Lo fa presente il sindaco Giuseppe Fausto che poi prosegue: «In attesa del riscontro dell’Asp, autorità sanitaria deputata al controllo igienico sanitario, stiamo predisponendo la manutenzione sulla vecchia tubatura e ripulitura dalle sterpaglie. Gli interventi potrebbero essere risolutivi del problema ma al momento permane la chiusura della rete idrica di Scopello, zona Baia Luce».
A scopo precauzionale, è stata emessa ordinanza di chiusura della rete idrica delle zone limitrofe a Scopello, dopo la segnalazione di un privato che ha effettuato un suo personale prelievo in località Baia Luce. Intanto si sta predisponendo la manutenzione sulla vecchia tubatura e ripulitura dalle sterpaglie, permane la chiusura della rete idrica di Scopello, zona Baia Luce.
«Ci sostituiamo ancora una volta all’ente gestore che, dopo la liquidazione di Eas, non c’è ancora. Con una ereditata situazione infrastrutturale logora, occorre sopperire alla gestione dell’erogazione idrica anche per prevenire condizioni igienico-sanitarie precarie, per questo dopo i dovuti controlli da parte dei tecnici del nostro ufficio lavori pubblici è stata effettuata una campionatura e le analisi hanno confermato la presenza di coliformi. Intanto occorre individuare il problema, che potrebbe essere legato al proliferare di vegetazione spontanea nell’area o, come indicato dai tecnici del settore comunale lavori pubblici diretto dall’ingegnere Girolamo Busetta, alla tubatura vetusta».
Acqua: lavori di manutenzione sulla rete idrica da lunedì 10 e fino al 17 febbraio
Intanto da domani e fino al 17 febbraio per lavori di manutenzione sulla rete idrica comunale ci saranno disagi per l’erogazione dell’acqua che non sarà regolare. Si tratta di interventi necessari ed è stato programmato un lavoro di ripristino quanto più veloce possibile.
«Invito a continuare ad utilizzare l’acqua con parsimonia, in particolare in questa settimana in cui si verificheranno disagi. Gli interventi saranno dunque ultimati in un tempo stimato in circa otto giorni e nel frattempo il sindaco Fausto invita la cittadinanza ad utilizzare l’acqua con attenzione».