Meteo – Sole a picco, afa pesante e termometro impazzito: il Sud Italia affronta in queste ore uno degli episodi di caldo più intensi dell’anno. Un’ondata africana, arrivata puntuale come un ospite indesiderato, ha già trasformato le giornate in un lungo pomeriggio rovente, e le notti in un lento stillicidio tropicale.
Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Campania: non si salva nessuno. Venerdì 13 si preannuncia infuocato in tutto il Mezzogiorno, con l’anticiclone subtropicale incollato al cielo del Sud come una coperta umida. Le temperature? Oltre i 35 gradi un po’ ovunque, ma con picchi che potranno toccare i 39–40°C nell’entroterra sardo, nelle zone interne siciliane e sulla fascia ionica calabrese.
E se di giorno il caldo è un martello, di notte diventa un fardello. Le minime non scenderanno sotto i 26–27 gradi nelle città costiere, con tassi di umidità che rendono l’aria pesante, quasi immobile. È il fenomeno delle “notti tropicali”, che impedisce al corpo di recuperare e trasforma il sonno in una lotta contro il sudore.
I venti? Deboli, quasi inutili. Un po’ di Maestrale sulla Puglia e qualche respiro salmastro lungo le coste, ma nulla che possa davvero cambiare la situazione.
«Siamo nel pieno della fase acuta dell’ondata africana» spiegano da Meteo.it. «L’anticiclone subtropicale manterrà condizioni di stabilità e temperature sopra la media almeno fino a sabato». Un quadro confermato anche da 3Bmeteo e IlMeteo.it, che parlano apertamente di “disagi fisici diffusi” per anziani, bambini e persone con patologie croniche.
All’orizzonte si intravede una svolta, ma sarà lenta. Domenica 15 una perturbazione atlantica raggiungerà il Nord Italia, portando temporali anche violenti. Solo tra lunedì e martedì, il fronte potrebbe estendersi al Centro e sfiorare le regioni adriatiche del Sud. In parole povere: per il Mezzogiorno il caldo mollerà la presa solo a metà della prossima settimana, e anche allora non si tratterà di una vera tregua.
Nel frattempo, scatta l’allerta caldo in numerose città meridionali. Le autorità invitano alla prudenza: evitare di uscire nelle ore centrali (11-17), bere spesso anche senza sete, privilegiare ambienti freschi e ventilati, ridurre l’attività fisica. Soprattutto, controllare che anziani e soggetti fragili non restino isolati. Piccoli gesti che, in giorni come questi, fanno la differenza.