Trapani
A Trapani il progetto AGROPEF per un’agricoltura più verde
Al Polo Universitario si discute di impronta ambientale e PMI sostenibili
Redazione9 Maggio 2025 - Attualità



  • "Mano di agricoltore che raccoglie una zucchina in un campo coltivato, con trattore rosso sullo sfondo tra filari di vite. Giornata di lavoro nelle campagne siciliane."Attualità

    Trapani – Nel cuore del Polo Universitario di Trapani, oggi – venerdì 9 maggio – si è aperto un dialogo sul futuro del comparto agroalimentare siciliano. Dalle 8:30, studiosi, imprenditori e rappresentanti delle istituzioni si sono confrontati nell’ambito dell’incontro “Impronta Ambientale, Piccole e Medie Imprese e Settore Agroalimentare: il Progetto AGROPEF”, promosso dal Centro di Sostenibilità e Transizione Ecologica (CSTE) dell’Università degli Studi di Palermo.

    L’obiettivo: ridurre l’impatto ambientale del cibo

    Il progetto AGROPEF, sostenuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) grazie al Fondo per i Poli Universitari tecnico-scientifici del Sud, punta a rafforzare la transizione ecologica delle imprese agroalimentari, in particolare delle piccole e medie aziende del Mezzogiorno.

    Al centro del lavoro del CSTE vi è la metodologia PEF (Product Environmental Footprint), un approccio scientifico che consente di misurare con precisione l’impatto ambientale dei prodotti, individuando le criticità e promuovendo strategie di miglioramento su tutta la filiera.

    “Una realtà imprenditoriale orientata alla sostenibilità è la chiave per lo sviluppo duraturo del Sud”, ha dichiarato Massimo Midiri, rettore dell’Università di Palermo.

    Esperienze sul campo: vino e pasta con un’impronta più leggera

    Durante l’incontro sono stati presentati anche i casi studio sviluppati con due aziende siciliane: una realtà vitivinicola e un pastificio artigianale, che hanno sperimentato in concreto l’adozione della metodologia PEF. Esperienze che, come sottolineato dal direttore del CSTE Maurizio Cellura, “dimostrano che innovare si può, e che l’adozione di buone pratiche è replicabile in tutto il comparto”.

    Politiche alimentari e formazione green

    Tra gli ospiti anche il Dott. Francesco Cagnola, Project Officer del Milan Urban Food Policy Pact, che ha portato una riflessione sul rapporto tra politiche alimentari urbane e sostenibilità. Uno spunto utile anche per territori come quello trapanese, sempre più attenti alla valorizzazione delle proprie risorse agricole e produttive.

    Nel corso dell’appuntamento sono state inoltre illustrate le caratteristiche del Dottorato in Transizione Ecologica, un percorso di alta formazione nato per rafforzare il legame tra ricerca, imprese e territorio, formando una nuova generazione di professionisti capaci di guidare la svolta green.

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