Palermo
Sequestrate 2 tonnellate di novellame di sarda, dai finanzieri di Bagheria
Eelvate sanzioni per 75 mila euro. Immesso sul mercato avrebbe fruttato 60 mila euro
Redazione2 Aprile 2025 - Cronaca



  • sequestro neonata sarda BagheriaCronaca

    Bagheria – Le Fiamme Gialle della Stazione Navale di Palermo, congiuntamente al personale della Compagnia di Bagheria, hanno intercettato un furgone sospettato di trasportare un quantitativo cospicuo di prodotto ittico non tracciato. Nel corso dei controlli sono state rinvenute circa 2 tonnellate di novellame di sarda (Sardina Pilchardus, cosiddetta “neonata”), successivamente sottoposte a sequestro.

    La sanzione

    Comminate sanzioni amministrative fino a 75.000 euro nei confronti del conducente, per la detenzione e il trasporto di specie ittiche di taglia inferiore alla taglia minima di riferimento per la conservazione, in violazione della normativa in materia di pesca.

    L’operazione

    L’operazione è stata eseguita a seguito di un’oculata attività informativa, che mirava ad individuare i soggetti, e i rispettivi veicoli, coinvolti nella commercializzazione abusiva di questa specie ittica nella città di Palermo e si pone in continuità con i controlli operati dieci giorni prima, da cui era scaturito il
    sequestro di ulteriori 3 tonnellate di “neonata”.

    La cronaca

    Anche questa volta, infatti, i militari della Stazione Navale di Palermo, avvalendosi del dispositivo “117” della Compagnia di Bagheria, allertato hanno fermato il furgone sull’autostrada A19 direzione Palermo, con tre soggetti a bordo. Il carico, suddiviso in 248 cassette (1984 kg), privo di qualsivoglia attestazione d’origine, era destinato ai mercati di Palermo e la successiva commercializzazione avrebbe generato un guadagno illecito per un importo pari a circa 60.000 euro.

    I responsabili

    I tre soggetti responsabili sono stati accompagnati presso gli Uffici della Guardia di Finanza per
    la contestazione dell’illecito e il sequestro del prodotto. Il tempestivo intervento dei militari ha consentito  al veterinario dell’ASP di Palermo accertare che il pescato fosse idoneo al consumo e di devolvere il prodotto ittico ad enti che si occupano di sostenere persone in difficoltà attraverso la distribuzione di beni di prima necessità. La cosiddetta “neonata” è alla base della catena alimentare dei mari, pertanto la pesca illegale di questa specie ittica rappresenta un vero e proprio danno ambientale che mette a rischio l’intero ecosistema marino. Inoltre, commercializzare prodotti alimentari non conformi alle norme di sicurezza e trasparenza costituisce un serio rischio per la salute pubblica.




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