Roma – “La musica mi ha dato tanto, ma si è anche presa tanto.” Con queste parole, Patrizia Conte, 61 anni, cantante jazz di Taranto, ha raccontato il suo viaggio artistico e personale fino alla vittoria della nuova edizione di The Voice Senior 2025. L’artista, che ha dedicato la vita al canto e insegna al Conservatorio, ha emozionato il pubblico di Rai Uno conquistando il primo posto con il 35,44% delle preferenze al televoto.
Il programma condotto da Antonella Clerici ha tenuto incollati allo schermo 3.271.000 spettatori, per uno share del 21,9%, consacrando la serata finale tra gli eventi televisivi più seguiti del mese.
Patrizia Conte non è un volto nuovo nel mondo della musica: per anni ha calcato i palchi più prestigiosi come cantante jazz, senza mai perdere il contatto con la dimensione più intima della musica. Insegna canto con passione al Conservatorio, ma ha deciso di mettersi nuovamente in gioco proprio per superare una paura profonda: quella di apparire e di essere dimenticata.
Durante il programma, ha interpretato brani intensi come Amoreunicoamore di Mina e Oggi sono io di Alex Britti, toccando il cuore degli spettatori con la sua voce piena, consapevole e autentica.
Antonella Clerici l’ha presentata al pubblico con queste parole: “Patrizia detesta le smancerie. È venuta qui nel programma senza amici né parenti perché è sposata con la musica.”
Un sentimento che risale al suo primo concerto, tenuto a 23 anni nella Cattedrale di San Cataldo a Taranto. “Quel giorno ho sposato la musica, e non ci siamo mai lasciati”, ha raccontato con emozione.
Un legame che ha richiesto rinunce e sacrifici, ma che oggi le restituisce una gioia immensa: quella di essere riconosciuta, finalmente, per la sua voce e la sua autenticità.
Partecipare al talent non è stato solo un gioco per lei, ma un vero atto di liberazione. “Mi sono detta: Patrizia, rischia, vai e divertiti! E così ho fatto”, ha dichiarato. Il pubblico ha percepito la sua verità e l’ha premiata.
“Vincere ‘The Voice’ vuol dire aver lasciato un segno. Per me è un modo per dire che ci sono stata, che la mia voce ha raccontato qualcosa di vero.”
Con il sostegno di Gigi D’Alessio, suo coach e grande estimatore del suo talento, Patrizia Conte ha chiuso il cerchio della sua carriera con una vittoria che è anche un nuovo inizio.
Il campionato di Serie C rischia di essere profondamente influenzato dalle possibili esclusioni di Turris e Taranto. Una situazione che potrebbe stravolgere la classifica del Girone C, con ripercussioni anche per il Trapani Calcio, che punta a consolidare la sua posizione e continuare la corsa ai playoff.
Il presidente dell’Avellino, Angelo Antonio D’Agostino, ha espresso con fermezza la sua opinione sulla vicenda: “Se una società non ha i requisiti per iscriversi al campionato, non deve essere ammessa. Il principio di equità sportiva andrebbe rispettato”. Una presa di posizione che riflette un problema strutturale del calcio italiano, dove ogni anno emergono criticità legate alla sostenibilità finanziaria delle squadre.
Se le esclusioni di Turris e Taranto dovessero concretizzarsi, le squadre del Girone C vedrebbero modificati i propri punteggi. Per il Trapani, attualmente in lotta per un posto nei playoff, potrebbe significare un’occasione per scalare posizioni e ottenere un vantaggio sugli avversari.
In un campionato così incerto, il Trapani deve rimanere concentrato sulle proprie prestazioni, senza distrazioni legate alle vicende extracalcistiche. Il tecnico e la dirigenza sanno che ogni partita sarà fondamentale per conquistare un posto nei playoff, e la possibilità di avere meno concorrenti potrebbe essere un’opportunità da sfruttare al meglio.
Il presidente dell’Avellino, Angelo Antonio D’Agostino, ha acceso il dibattito sulla possibile esclusione di Turris e Taranto, sollevando interrogativi sulla regolarità del campionato. Secondo il numero uno biancoverde, la competizione è già falsata, visto che alcune squadre stanno affrontando il campionato con rose ridotte all’osso.
Se le esclusioni di Turris e Taranto dovessero diventare ufficiali, l’Avellino potrebbe trarre vantaggio nella corsa alla promozione. Attualmente in piena lotta per le prime posizioni, la squadra campana potrebbe ottenere punti preziosi e consolidare il proprio piazzamento in zona playoff.
D’Agostino ha poi commentato l’entusiasmo dei tifosi dopo la vittoria sul Crotone: “Speriamo di mantenere questa spinta fino alla fine del campionato. Oggi parlerò con la squadra per motivarla, vogliamo continuare a lottare”. In un torneo ricco di imprevisti, l’Avellino dovrà mantenere alta la concentrazione per sfruttare al massimo ogni opportunità.
Anche il Potenza Calcio potrebbe subire le conseguenze delle possibili esclusioni di Turris e Taranto dal Girone C di Serie C. Il presidente Donato Macchia ha espresso preoccupazione per le ripercussioni sulla classifica, sottolineando come questa situazione incida pesantemente sull’equità del torneo.
“Se due squadre vengono escluse per problemi finanziari, il campionato diventa inevitabilmente falsato. Bisogna riformare la Serie C e stabilire parametri più rigidi per l’iscrizione” ha dichiarato Macchia. Il presidente del Potenza evidenzia come anche altre società siano a rischio penalizzazioni, alimentando ulteriori incertezze.
In caso di esclusioni, la classifica del Potenza potrebbe subire variazioni:
Una situazione che potrebbe penalizzare il Potenza più di altre squadre. La dirigenza lucana chiede chiarezza e un intervento tempestivo per evitare che il campionato perda credibilità.
Nonostante le incertezze, il Potenza dovrà rimanere concentrato sul campo. La squadra è chiamata a dare il massimo per centrare l’obiettivo playoff e mantenere viva la speranza di una promozione. In un torneo che rischia di cambiare volto da un momento all’altro, ogni punto sarà cruciale per la stagione del club rossoblù.
Le possibili esclusioni di Turris e Taranto rappresentano una variabile determinante per il Girone C della Serie C. Trapani, Avellino e Potenza, tra le squadre più coinvolte nei cambiamenti di classifica, dovranno essere pronte a gestire una situazione imprevedibile e cercare di sfruttare al meglio ogni opportunità per centrare i rispettivi obiettivi stagionali.
Roma – Trapani osserva con attenzione le dinamiche del Girone C: ecco gli sviluppi su tre squadre in bilico. La Serie C sta vivendo un periodo di grande incertezza, specialmente nel Girone C, dove diverse squadre sono coinvolte in situazioni critiche dal punto di vista finanziario e regolamentare. Tra le più colpite c’è la Turris, che sembra ormai destinata all’esclusione dal campionato. La Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) dovrà seguire i passaggi formali prima di rendere ufficiale la decisione: verifica dei pagamenti, possibile deferimento e, infine, il verdetto del Tribunale Federale. Nel frattempo, la squadra potrebbe continuare a disputare le prossime partite, anche se con il destino già segnato.
Se la Turris sembra ormai condannata, il Taranto ha invece evitato l’esclusione. Il nuovo proprietario, Zerbo, ha smentito le indiscrezioni circolate nelle scorse ore, confermando che la società ha rispettato gli adempimenti necessari per rimanere nel campionato.
Una buona notizia per la squadra pugliese e per i tifosi, che possono tirare un sospiro di sollievo. Tuttavia, la stagione resta complicata, con una classifica corta e un girone che continua a riservare colpi di scena.
Un’altra situazione delicata riguarda il Messina, che potrebbe subire una penalizzazione da 1 a 4 punti. Se confermata, questa sanzione inciderebbe pesantemente sulla lotta per la salvezza, mettendo ulteriormente in difficoltà i siciliani.
La decisione ufficiale verrà presa nei prossimi giorni, ma il club e i tifosi restano in apprensione, consapevoli che anche pochi punti di penalità potrebbero compromettere il cammino stagionale.
Ancora una volta, la Serie C si trova di fronte a una scadenza cruciale per alcuni club in difficoltà. Taranto e Turris rischiano l’esclusione dal campionato a causa di gravi problemi finanziari e della mancata regolarizzazione dei pagamenti nei confronti dei propri tesserati.
Secondo il regolamento federale, le società di Serie C hanno tempo fino al 16 febbraio (termine prorogato al 17 febbraio poiché la scadenza cade di domenica) per dimostrare l’avvenuto pagamento di tutti gli emolumenti, comprese le ritenute Irpef, i contributi Enpals e il Fondo Fine Carriera relativi al trimestre 1° novembre – 31 gennaio 2025. Per Taranto e Turris, già penalizzate rispettivamente di 19 e 11 punti per precedenti inadempienze, il rischio di ulteriori sanzioni o addirittura di esclusione è molto concreto.
Per il Trapani Calcio, questa eventualità potrebbe rivelarsi determinante. Se il club granata avesse raccolto punti negli scontri diretti con Taranto e Turris, si troverebbe con un bottino ridotto. Al contrario, le squadre che avevano perso contro di loro ne trarrebbero vantaggio, vedendo azzerata la propria sconfitta.
In ottica playoff e salvezza, l’esclusione di queste due squadre potrebbe alterare radicalmente gli equilibri del Girone C, rimescolando le carte nella corsa ai piazzamenti migliori. Una situazione da monitorare attentamente nei prossimi giorni, in attesa degli sviluppi che potrebbero riscrivere la classifica e le ambizioni del Trapani.
Trapani – All’indomani della vittoria del Trapani sul Taranto per 3-0, rimane l’amarezza per quella contestazione della tifoseria tarantina messa in atto al Provinciale, che badate bene non è solo un atto di rabbia, ma una dichiarazione di principio della tifoseria rossoblu nei confronti di una società quella del Taranto, che nella realtà non esiste.
Il messaggio dei tifosi di Taranto è stato chiaro: questo non è il loro Taranto. Lo striscione “Capuano come Schettino”, portato sugli spalti del Provinciale, i cori di protesta e i fumogeni lanciati in campo a inizio partita, sono solo l’espressione di un malessere che riguarda il totale scollamento tra il Taranto e la piazza.
Quanto è accaduto ieri al Provinciale rispecchia in qualche modo la situazione di un calcio che ha davvero tanti problemi. Ma il calcio deve rimanere solo agonismo, divertimento.
Per chi conosce la storia calcistica trapanese degli ultimi anni, è sembrato quasi di essere ritornati a quelle ultime gare di un Trapani ormai in totale abbandono, per via dei vari Petroni e Pellino. La situazione vissuta dai tifosi del Taranto e dai giocatori è quella di un calcio a cui serve una “cura”, immediata. Un calcio che deve essere dato in mano a imprenditori di “provata fiducia” e non a improvvisatori dell’ultimo minuto.
E da tempo i tifosi rossoblù chiedono solo che si facciano avanti imprenditori seri e facce nuove che abbiano a cuore le sorti della società.
Per il Taranto così come fu per quel Trapani targato dalla coppia Petroni/Pellino, è solo l’ultimo capitolo di una stagione priva di senso. Con una squadra che scende in campo per dovere, ma senza una identità, né ambizioni. E dall’altra parte troviamo una tifoseria delusa. Perchè sa di avere davanti purtroppo una squadra senza un progetto sportivo.
Perchè andare avanti, basta! Intervenga la Lega. In questi casi necessitano scelte coraggiose, perché tutto questo farà solo aggravare una frattura che ormai è insanabile e soprattutto mortifica chi in qualche modo resiste e scende in campo malgrado tutto.
Trapani – Fuori programma nei primi minuti di gioco al Provinciale nella sfida tra Trapani e Taranto. A farla da padroni sono stati senza dubbio i 50 tifosi tarantini al seguito della squadra. I tifosi ospiti infatti hanno lanciato dei fumogeni in campo creando una situazione di pericolo. In particolare questi sono stati lanciati dietro la porta del portiere granata Ujkaj, che ha lasciato immediatamente i suoi pali per evitare problemi. Il direttore di gara allora ha sospeso la gare per 5′. La terna arbitrale e le forze dell’ordine a quel punto sono intervenuti per ristabilire la sicurezza. Anche i giocatori del Taranto sono intervenuti, avvicinandosi al settore ospiti per cercare di calmare i propri tifosi e invitarli a smettere la contestazione, cercando di riportare la situazione sotto controllo.
Il tecnico Capuano decide di mandare in campo dal primo minuto Daka e anche Ciuferri. Nella formazione ospite tanti giovani e tra i più anziani solo Giovinco.
La gara riparte al 7′. Al 9′ subito i granata in avanti e a un passo dal gol. Caputo però è presente e Lescano manda a lato la palla. L’attaccante granata però ci riprova e al 12′ arriva l’1 a 0 per il Trapani. Sull’angolo di Benedetti, l’attaccante granata salta in area indisturbato portando in vantaggio i suoi. Prima rete del 2025 per Lescano. Il Trapani non demorde e al 28’ arriva il colpo di testa in area di Lescano suggerito dalle retrovie, Caputo però salva in angolo. 30’ sempre il Trapani. Il portiere del Taranto dice no prima a un colpo di testa di Sabatino, poi salva sulla linea una conclusione ravvicinata di Daka. Al 43’ sull’angolo di Benedetti, Ciuferri stacca di testa in area di rigore, ma non inquadra la porta peccato. Il Taranto ribatte ci prova Sacco, ma non trova la porta. Si va negli spogliatoi sull’1 a 0 per il Trapani che solo per la capacità di Caputo e qualche imprecisione non hanno potuto ottenere un bottino più grosso.
Nella ripresa Capuano, lascia Daka e Carraro negli spogliatoi, al loro posto debuttano in granata Anatriello e Verna. Al 49′ doppietta di Lescano su assist proprio di Anatriello dalla sinistra, Lescano, raddoppia beffando Caputo in scivolata. Al 54′ i rossoblu sfiorano il gol, cross dalla sinistra di Vaughn, Ujkaj lascia scorrere, Mastromonaco colpisce ma per fortuna è debole il suo tiro. Al ’63 il Trapani ci prova con Benedetti, ma Caputo para. Il tecnico Capuano continua con le sostituzioni, il neo arrivato Liotti al posto di Benedetti. Ci prova anche Verna ma Caputo fa buona guardia. Al 77’ ancora il Trapani in rete con Ciotti, cross dalla sinistra di Liotti, Ciotti agguanta e batte Caputo per il 3 a 0 per i granata.
La gara si chiude con la vittoria del Trapani per 3 a 0.
Trapani: Ujkaj, Sabatino (Silvestri 82’), Celiento, Gelli, Daka (Anatriello 46’), Hraiech, Lescano, Carraro (Verna 46’), Ciuferri, Benedetti (Liotti 70’), Ciotti. In panchina: D’Aniello, Seculin, Sciortino, Toscano. All. Capuano
Taranto: Caputo, Fiorani (Magrì 91’), Papazov, Sacco (Pastore 77’), Schirru, Speranza, Giovinco, Vaughn, Mastromonaco, Zerbo (Locanto 91’), Fiorentino (Marong 46’). In panchina: Randino, Zingarelli, Blanc, Lenti. All. Murgia
Arbitro: Domenico Castellone di Napoli; assistenti: Gianluca Scardovi di Imola e Luca Bernasso di Milano. IV ufficiale: Alessandro Colelli di Ostia Lido
Reti: Lescano 12’ e 49’, Ciotti 77’
Note: Ammoniti Hraiech
Calci d’angolo: 8-2
Recuperi: 5’ pt; 2’ st
Spettatori: 3.914