Favignana – I disordini verificatesi lo scorso 18 febbraio nel carcere di Favignana, ha evidenziato gravi falle nella gestione degli interventi di emergenza. Per questo motivo il Sindacato SAPPe ha lanciato un allarme sulla situazione operativa della polizia penitenziaria nel trapanese, chiedendo con urgenza il ripristino della base navale del corpo a Favignana o, in alternativa, la dislocazione permanente di una motovedetta nel porto di Trapani.
L’appello è stato rivolto dal segretario generale del SAPPe Donato Capece, al sottosegretario di Stato alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, e alla Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Lina Di Domenico.
Dopo i disordini verificatesi all’interno del carcere dell’isola era stato chiesto l’intervento di un contingente della squadra antisommossa della penitenziaria di Trapani. Gli agenti però si sono trovati nell’assurda condizione di dover raggiungere l’isola con mezzi di linea, affrontando difficoltà con la compagnia di navigazione, che ha contestato la presenza di agenti armati e in tenuta antisommossa a bordo di un traghetto con passeggeri civili. Ai poliziotti è stato poi chiesto di pagare il biglietto di viaggio, sottolineando ulteriormente il paradosso logistico che la polizia penitenziaria si trova ad affrontare a causa della mancanza di mezzi autonomi.
“È impensabile che un’istituzione come la polizia penitenziaria sia vincolata da problematiche logistiche che ne limitano l’efficacia operativa”, denuncia Capece ribadendo con preoccupazione “come una forza di polizia dello Stato non possa dipendere da servizi di trasporto privati per svolgere i propri compiti istituzionali”. Questa situazione, secondo il sindacato, “ha implicazioni gravi in termini di sicurezza, organizzazione e tempestività d’intervento, mettendo a rischio l’efficacia dell’operato dei poliziotti. Il personale in servizio a Favignana si trova già in condizioni di forte difficoltà a causa dell’isolamento dell’istituto penitenziario, che richiederebbe una dotazione logistica adeguata per garantire la sicurezza e la continuità operativa”.