Trapani – I tifosi dello sport trapanese si preparano a vivere una giornata ricca di emozioni con un doppio appuntamento da non perdere. Il 2 marzo il Trapani Calcio scenderà in campo per la 29ª giornata del Girone C di Serie C, mentre in serata i Trapani Shark affronteranno una nuova sfida nella Serie A di basket.
Domenica 2 marzo, ore 15:00 Stadio Domenico Monterisi Cerignola
La formazione allenata da Vincenzo Torrente è pronta a dare battaglia al Cerignola in trasferta. Il match, valido per la 29ª giornata di Serie C, si giocherà domenica 2 marzo alle ore 15:00 presso lo stadio Domenico Monterisi. Una sfida importante per il Trapani, che punta a consolidare la propria posizione in classifica e avvicinarsi ai playoff.
Dove vederla in TV e streaming
La partita sarà trasmessa in diretta su Sky Sport e in streaming su Now TV e Eleven Sports, piattaforme ufficiali della Serie C.
Domenica 2 marzo Ore 20.00 Palashark Trapani
In serata, l’attenzione si sposterà sul parquet del PalaShark, dove i Trapani Shark affronteranno l’Openjobmetis Varese nella 20ª giornata di Serie A. Il match inizierà alle 20:00, e rappresenta un test cruciale per la squadra siciliana, che cerca punti preziosi per il proprio cammino nel massimo campionato di basket italiano.
Dove vederla in TV e streaming
La partita sarà trasmessa su DAZN e Eurosport 2, oltre che in streaming su Discovery+, permettendo ai tifosi di seguire l’evento ovunque.
Con due match di alto livello, i tifosi trapanesi avranno un pomeriggio e una serata all’insegna dello sport e delle emozioni. Il Trapani Calcio e i Trapani Shark scenderanno in campo con l’obiettivo di regalare gioie ai propri sostenitori e conquistare punti fondamentali per i rispettivi campionati. Non resta che sintonizzarsi e tifare granata!
La Quaresima rappresenta per la comunità cristiana un periodo di profonda riflessione e penitenza, culminante nel Venerdì Santo con la Passione e Morte di Gesù, seguito dalla celebrazione della sua Resurrezione nella domenica di Pasqua. A Trapani, questa stagione sacra è scandita da antichi riti che fondono tradizione e spiritualità, con le celebri Scinnute dei Sacri Gruppi dei Misteri a fare da preludio alla solenne Processione dei Misteri.
Il termine Scinnuta deriva dal verbo “scendere” e richiama un’usanza storica che si svolgeva nella chiesa di San Michele, dove i gruppi sacri erano custoditi in nicchie rialzate e ogni venerdì di Quaresima venivano portati in basso per permettere ai fedeli di venerarli. A seguito della distruzione della chiesa di San Michele durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, la nuova sede dei Misteri è diventata la Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio. Sebbene l’atto fisico della discesa non sia più praticabile, il rito conserva ancora oggi il suo profondo valore simbolico e religioso.
Rispetto al passato, la celebrazione delle Scinnute ha subito diverse trasformazioni. Se un tempo la cerimonia era caratterizzata da solenni processioni interne, oggi si svolge con momenti di preghiera e con l’accompagnamento musicale delle bande cittadine in piazza. Nonostante questi cambiamenti, la devozione popolare rimane immutata e l’evento continua ad attrarre fedeli, turisti e appassionati di tradizioni sacre da tutta Italia.
Le Scinnute rappresentano un percorso spirituale che si snoda lungo tutta la Quaresima, con appuntamenti settimanali che culminano nella grande Processione dei Misteri del Venerdì Santo. Ecco il calendario degli eventi per il 2025:
Le Scinnute e la Processione dei Misteri rappresentano un evento di straordinaria importanza per la comunità trapanese, unendo religiosità e folklore. Ogni anno, la città si riempie di visitatori che giungono per ammirare le spettacolari rappresentazioni della Passione di Cristo, vivendo un’esperienza unica di spiritualità e tradizione.
Per chi desidera immergersi nella storia e nella cultura di Trapani, questo periodo è l’occasione perfetta per scoprire il cuore pulsante della devozione siciliana, tra processioni, arte sacra e momenti di intensa preghiera. Un appuntamento imperdibile per chi vuole vivere da vicino la fede e la tradizione di una delle più suggestive celebrazioni religiose d’Italia.
Domenica a Trapani: Cibo, Passione e Pallacanestro!
Era una normale domenica a Trapani, e come ogni domenica che si rispetti, il pranzo era una cosa seria. Attorno al grande tavolo della casa di famiglia erano seduti tutti: il papà, il nonno, la mamma che aveva appena finito di impiattare, la vicina di casa, amica da sempre, e naturalmente Peppino, il più piccolo della famiglia, che dal fondo della tavolata alzò la voce con la sua solita curiosità:
“Stasera cosa si mangia? E soprattutto, dove vediamo la partita?”
Era una domanda retorica, quasi un rito. A Trapani, il cibo non è solo nutrimento: è cultura, è identità, è passione. Non si cucina per necessità, ma per amore, e ogni piatto racconta una storia lunga secoli. E se c’è qualcosa che può competere con la cucina trapanese, è solo la pallacanestro. Perché questa sera c’è Trento-Trapani, e non si può perdere.
Il nonno sorrise e posò la forchetta. “Picciutteddu mio, a Trapani si mangia sempre bene, ma oggi tua madre ha fatto la pasta cu l’agghia e u maccu. Non è solo un primo piatto, è un manifesto d’intenti! E se la squadra gioca con la stessa determinazione con cui tua madre cucina, allora c’è l’ha giochiamo, sicuro!“
La vicina ridacchiò. “E guai a dire che il pesto trapanese non è il migliore al mondo! Se lo fai, rischi di essere bandito dalla città per direttissima! E guai pure a dire che il Trapani Basket non ha cuore, perché noi si lotta sempre!”
Peppino, con gli occhi spalancati, affondò la forchetta nella pasta e il profumo del basilico, delle mandorle e dell’aglio gli riempì le narici. “Mamma mia, sembra un’opera d’arte!”
La mamma sorrise soddisfatta. “E questo è solo l’inizio! Dopo ci sono le sarde a beccafico e le busiate con il ragù di tonno. E per chi ha ancora spazio, un po’ di cassatelle di ricotta.”
Il papà si schiarì la voce. “E per chi ha ancora fame di vittorie, alle 18 e 15 tutti incollati alla TV!”
Peppino si portò la mano al cuore. “Qui a Trapani non si mangia per sopravvivere, si mangia per vivere davvero! E si tifa sempre col cuore!”
Il nonno annuì solenne. “E ricordati, picciutteddu: il cibo a Trapani non è solo roba da mangiare. Qui, a tavola, si parla, si ride, si discute, si raccontano le storie di famiglia. Il cibo è la nostra memoria e il nostro futuro. E il basket? È la nostra passione.”
Fu allora che la vicina, con un gesto teatrale, alzò il bicchiere. “E ora, buon appetito a tutti, professionisti della forchetta e del tifo!”
E così, tra una risata, un boccone e l’attesa della partita, la domenica trapanese scorreva come sempre: lenta, gustosa e piena di emozioni, proprio come una partita punto a punto. Forza Trapani!