Trapani
Il presepe vivente nel villaggio di Ummari, raccontato da una studentessa dell’Istituto Pertini
Riuscire a far avvicinare i giovani al mondo del giornalismo e dell’informazione vuole anche essere la nostra mission
Redazione10 Gennaio 2025 - Attualità
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    Ummari (Trapani ) –  Il racconto di una studentessa dell’Eugenio Pertini di Trapani sull’esperienza vissuta del “presepe vivente” realizzato all’interno del restaurando borgo Livio Bassi nella frazione trapanese di Ummari. Una esperienza che Annamaria Fazio ha voluto descrivere in un articolo mandato alla nostra redazione e che ben volentieri pubblichiamo. Sperando che anche per altri argomenti, altri studenti si facciano avanti. Riuscire a far avvicinare i giovani al mondo del giornalismo e dell’informazione vuole anche essere la nostra mission.

    “Il presepe vivente nel villaggio di Ummari” – di Annamaria Fazio  – Sabato 21 e domenica 22 dicembre 2024, e visto il grandissimo successo è andata in replica anche nei successivi venerdì 27 e sabato 28, si è svolta la prima edizione del Presepe vivente nel villaggio presso il borgo Livio Bassi a Ummari, organizzato dalle comunità parrocchiali di Fulgatore e Ummari, insieme alle associazioni patrocinate dal comune di Trapani e con la straordinaria collaborazione degli studenti del plesso di Fulgatore dell’I.C. “Eugenio Pertini”. Dopo l’introduzione da parte dell’organizzatrice e la benedizione del parroco delle comunità, è avvenuta l’inaugurazione del presepe, presentato da un’alunna attraverso una riflessione sull’evento che da lì a poco avrebbe preso vita paragonato a Il sabato del villaggio di Giacomo Leopardi e conclusa con il canto a cappella Tu scendi dalle stelle, seguiti da canti e balli natalizi. Nelle prime due serate è stato possibile assistere alle esibizioni di scuole di ballo, mentre quelle seguenti sono state allietate da zampogne e fisarmonica. I visitatori che entravano nel borgo si immergevano in un’atmosfera suggestiva. Incontravano una mostra di presepi e i mercatini di Natale, in cui erano venduti prodotti naturali, biscotti, oggetti in legno e in corallo. Anche bambini e ragazzi insieme ai docenti hanno partecipato realizzando manufatti.

    Al centro della piazza si ergeva un enorme albero di Natale ricco di luci e addobbi e all’entrata un arco fiorito e illuminato indicava la direzione da seguire per entrare nel presepe vivente. Quindi si trovava la casa delle massaie intente alle faccende domestiche e aiutate dalle alunne. Proseguendo con il percorso si trovava la postazione delle vasaie, dove donne e bambine modellavano la creta. Si incontravano poi il calzolaio, il falegname che piallava il legno aiutato dai bambini, il marmuraro e più avanti il fabbro che insegnava agli apprendisti l’arte del ferro. Accanto all’aia dei cavalli e al recinto delle pecore, un pastore faceva la ricotta con il latte che bolliva sul fuoco alimentato dalla legna procurata dal taglialegna e dal suo piccolo aiutante. Al centro tra l’aia e un carretto siciliano, c’era il crivo usato dal mugnaio per mondare il grano. Sulle scale della chiesa il gladiatore e i centurioni stavano a protezione del borgo. Di seguito le lavandaie, dopo aver attinto l’acqua al pozzo, lavavano e stendevano i panni aiutate dalle bambine; una donna stirava con il ferro a carbone. Proseguendo con il giro si arrivava alla stalla dove tra un bue e un asinello si scorgevano le figure di Maria, Giuseppe e Gesù appena nato. La capraia e tre pastorelli sedevano accanto alla stalla con una capretta e un agnellino. Si incontravano poi la casa della tessitrice di tappeti, l’osteria, il barbiere, il venditore di miele, i verdurai e il bottaio. Due pescatori districavano le reti e insieme a loro due salinai spalavano il sale. Alla fine del percorso, a tutti i visitatori era offerto il thè caldo. Sono state serate fantastiche, ricche di emozioni, di condivisione e di grande unione, frutto del lavoro e dell’impegno di tutta la comunità. Istituto Eugenio Pertini III F




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