Gibellina
Belice 57 anni. “Una ferita aperta, dolorosissima, a cui lo Stato non è riuscito a dare risposte” [VIDEO]
Ma esistono anche realtà come Gibellina rasa al suolo che oggi diventa punto di riferimento per l'arte e la cultura
Laura Spanò15 Gennaio 2025 - Attualità
  • Tanino Bonifacio, video intervista Attualità

    Valle del Belice (Trapani/Palermo/Agrigento) – La distruzione nella Valle del Belice arrivò la notte tra il 14 e il 15 gennaio ’68, ma già la domenica del 14 da mezzogiorno in poi le scosse si susseguirono una dopo l’altra preallarmando tutta la popolazione.

    Alle 2,30 di notte la tremenda scossa

    Poi attorno alle 2,30 di notte la scossa micidiale quella che colpì 15 dei comuni della Valle, che uccise 370 persone ne ferì oltre mille e cacciò via dalle case 70 mila persone. La macchina dei soccorsi però fu lentissima così come lenta in questi 57 anni è stata la ricostruzione anche in termini di sviluppo economico di tutta la Valle.

    I primi soccorsi nel deserto di macerie

    I primi a giungere in quel deserto di macerie si trovarono di fronte la gente che vagava alla ricerca di un familiare, di affetti che prima erano custoditi tra quelle mura. Oggi ancora molto si deve fare per questa Valle ormai spopolata dalla migliore gioventò che da tempo l’ha abbandonata. Restano le case vuote e resta anche uno sviluppo economico tanto pubblicizzato ad ogni anniversario e mai concretizzatosi. Ci sono zone dove ancora non esiste  una urbanizzazione primaria.

    La nuova realtà di gibellina raccontata  in questo video

    Ma esiste anche la realtà di Gibellina come ci racconta in questa video intervista il critico d’arte già assessore dei comuni di Gibellina e Santa Margherita Belice, Tanino Bonifacio …





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