CronacaCatania – Finisce in manette Grazia Santapaola indagata per il reato di associazione di tipo mafioso. L’ordinanza cautelare emessa dal Gip di Catania su richiesta della Dda etnea è stata eseguita dai carabinieri del Ros.
Dal compendio degli elementi probatori raccolti dalla Sezione anticrimine di Catania nel corso di molteplici indagini emergerebbe il ruolo dell’indagata, cugina del vertice storico della famiglia catanese di cosa nostra Benedetto Santapaola e moglie di Salvatore Amato, all’interno della famiglia mafiosa dei Santapaola-Ercolano. Le indagini fornirebbero per la prima volta la prova della piena operatività mafiosa della donna, la quale non avrebbe agito semplicemente come moglie e parente di vertici del sodalizio, ma allo stato avrebbe volutamente rivestito il ruolo di associata, esercitando il potere mafioso derivante dalla sua appartenenza alla «famiglia di sangue».
Molteplici gli episodi che la vedrebbero protagonista nel gestire direttamente gli affari illeciti del gruppo mafioso il cui storico vertice resta il marito Turi Amato, al fine di garantire il sostentamento del sodalizio e delle famiglie dei detenuti.
In diverse circostanze sarebbe stata Grazia Santapaola la figura autorevole, riconosciuta anche da altri sodalizi e gruppi mafiosi, che si è occupata della gestione di affari illeciti condotti nel centro storico della città o della risoluzione di svariate criticità.
Tra gli episodi ricostruiti da chi indaga anche la contrapposizione con Christian Paternò, già responsabile del gruppo mafioso San Giovanni Galermo, tratto in arresto recentemente con l’operazione «Ombra», responsabile secondo l’indagata di averle mancato di rispetto.
Le condotte raccolte nell’ordinanza di custodia cautelare notificata questa mattina a Grazia Santapaola testimonierebbero come, per la prima volta, l’indagata avrebbe travalicato il ruolo di secondo piano in passato esercitato all’interno della famiglia di cosa nostra, per diventare in prima persona portatrice degli interessi dell’associazione e in particolare del suo gruppo, denominato Ottantapalmi.

