Palermo – Minorenne ma con un curriculum di rispetto. Questa mattina è stata eseguita una ordinanza di custodia cautelare in carcere per un 17enne G.A. , residente nella provincia di Palermo. La misura cautelare su richiesta della Procura della Repubblica per i Minorenni di Palermo diretta da Claudia Caramanna è stata effettuata da agenti della Digos stamattina.
Nel corso di indagini estremamente articolate, sviluppate anche sul web con moderne tecnologie per il contrasto del cybercrime, sono state raccolte una pluralità di fonti di prova che hanno consentito alla Procura di formulare le gravissime imputazioni provvisorie per i reati di atti sessuali con minorenni, detenzione e porto di armi in concorso, minacce e produzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso delle indagini è emerso che il minore avrebbe compiuto atti sessuali con una ragazza infra quattordicenne, nei confronti della quale ha mostrato successivamente un forte risentimento a causa della frequentazione della giovane con un altro ragazzo. Per questo motivo l’indagato pianificava un’aggressione con l’acido ai danni della predetta, con il fine dichiarato di sfregiarle il volto in modo permanente. Le intenzioni del giovane, peraltro, non arretravano neanche di fronte ad una telefonata della madre della ragazza che tentava di convincerlo ad interrompere la frequentazione con la figlia.
È stata accertata anche la responsabilità del minore quale autore dei vasti incendi che hanno colpito ampie aree boschive alle porte di Palermo nel luglio del 2023 e nel settembre dell’anno scorso, quando le fiamme giunsero alle porte della città, danneggiando abitazioni ed aziende proprio nel territorio di residenza dell’arrestato. Nella circostanza furono evacuate oltre mille persone e perse la vita un operaio addetto al servizio antincendio del Corpo Forestale Regionale. Le indagini hanno fatto emergere anche la volontà del giovane di reiterare i roghi durante l’attuale periodo estivo, quando le condizioni atmosferiche fossero favorevoli al propagarsi delle fiamme.
Nel corso delle perquisizioni effettuate in fase di esecuzione della misura cautelare, sono state rinvenuti due carabine, alcuni pugnali, un machete, cartucce per armi di grosso calibro, alcune pistole soft air repliche di quelle originali, diverse bottiglie di liquido infiammabile, un barattolo di vetro contenente un composto di benzina e polistirolo utilizzato come accelerante incendiario e diverse piante di cannabis indica.
La nota della Questura – “Giova precisare che la responsabilità penale delle condotte elencate sarà definita solo dopo l’emissione di un’eventuale sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza”.