Trapani – Disposta dal Ministero della Salute una ispezione sui ritardi dei referti istologici di sospetti malati oncologici dell’ospedale di Castelvetrano di competenza dell’Asp di Trapani. L’atto è stato già disposto, ora si attendono gli ispettori.
Sulla vicenda anche la Regione Siciliana, su input del presidente Renato Schifani, ha inviato a Trapani gli ispettori dell’assessorato alla Salute. Mentre la Procura di Marsala sulla vicenda ha aperto una indagine.
Intanto grazie al piano straordinario messo in atto dall’assessorato regionale alla Salute, tutti gli esami in sospeso sono stati finalmente completati. Lo ha comunicato l’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni, sottolineando il successo dell’operazione che ha coinvolto le aziende del Servizio sanitario regionale.
«Il piano straordinario per azzerare i tempi di attesa nella refertazione dei campioni di anatomia patologica all’Asp di Trapani ha funzionato. Il lavoro assegnato alle aziende del Servizio sanitario regionale, coinvolte per esaminare gli oltre tremila campioni istologici, è stato concluso nei tempi prestabiliti», ha dichiarato l’assessore Faraoni.
«L’azzeramento dell’arretrato – aggiunge Faraoni – è frutto dell’atto di indirizzo fortissimo voluto dal presidente della Regione Renato Schifani e della collaborazione tra tutte le strutture sanitarie coinvolte. Questo dimostra che la nostra Regione è in grado di rispondere rapidamente al bisogno del cittadino di sapere, e tutto è avvenuto in tempi record, prima ancora dell’annunciata ispezione ministeriale. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato».
Quanti ne rimangono
Restano ancora venti referti, relativi ai mesi di gennaio e febbraio 2025, che richiedono ulteriori approfondimenti a causa della loro particolare tipologia. Per accelerare la comunicazione ai pazienti, è stato consigliato al direttore sanitario dell’Asp di istituire una task-force.
La vicenda dei ritardi nei referti dell’Asp di Trapani è emersa in seguito al caso dell’insegnante di Mazara del Vallo, Maria Cristina Gallo, 56 anni, che ha dovuto attendere 8 mesi l’esito dell’esame istologico disposto dopo l’asportazione di una neoformazione all’utero. La donna aveva presentato un esposto. Il referto, sollecitato più volte anche per vie legali e arrivato con incredibile ritardo, ha diagnosticato alla donna un tumore al quarto stadio che, nel frattempo, ha prodotto metastasi. A poco a poco però è venuta fuori una situazione davvero assurda e paradossale con migliaia di referti ancora da esaminare. Complessivamente, gli esami da completare sarebbero 3.300 di cui 1.405 campioni del 2024 e 1.908 del 2025.
Il futuro dell’Asp di Trapani
Sul futuro del manager dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce, il presidente Schifani non ha ancora preso decisioni. Tutto è stato rinviato alla consegna, prevista per oggi, da parte del dipartimento Osservatorio epidemiologico della relazione finale degli ispettori sul caso dei referti giacenti da mesi.
In molti pensano che qualche poltrona possa saltare tanto che Fratelli d’Italia ha già alzato un muro a difesa del manager Ferdinando Croce facendo trapelare retroscena finora inediti che allargano il campo delle responsabilità agli alleati.
Situazione delicatissima dal punto di vista politico. Perché all’Asp di Trapani c’è uno dei manager più vicini a Fratelli d’Italia, quello per cui il partito stava quasi facendo saltare il tavolo un anno fa, al momento delle nomine. Ferdinando Croce è stato capo di gabinetto di Ruggero Razza ai tempi in cui l’attuale europarlamentare guidava l’assessorato alla Sanità.
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Metadescrizione (120 caratteri): Ispezione sui ritardi dei referti oncologici all’ospedale di Castelvetrano. Regione e Ministero intervengono.