Palermo – Su quanto avvenuto ieri nel messinese a causa di un nubifragio abbattutosi su tutta la zona intervengono il segretario generale della Cisl Sicilia, Leonardo La Piana e il segretario generale della Fai Cisl Sicilia, Adolfo Scotti.
“I gravi danni causati dal nubifragio abbattutosi nel messinese sono purtroppo parte di un processo da tempo partito, cronaca di fatti già annunciati. Sono ormai una realtà evidente gli effetti dei cambiamenti climatici nell’isola, con ovvie ripercussioni sul dissesto idrogeologico del territorio. Eppure nonostante l’evidenza, si preferisce gestire l’emergenza invece di investire nell’unico strumento utile, ovvero la prevenzione”. Gli stesso poi aggiungono: “Da tempo ribadiamo quanto siano indispensabili gli interventi preventivi per tutelare l’ambiente. Vanno irregimentate le acque, va effettuata con costanza e periodicità la pulizia dei boschi, vanno messi in sicurezza i terreni incolti, vanno controllati e ripuliti i torrenti, in generale occorre un piano generale che parta dalla valorizzazione della forza lavoro indispensabile per realizzarlo, ovvero i forestali”. Oggi pomeriggio i sindacati di categoria incontreranno gli assessori regionali all’Agricoltura e al Territorio e Ambiente, Salvatore Barbagallo e Giusi Savarino. “Auspichiamo che ci sia una seria inversione di tendenza rispetto al passato – dichiarano La Piana e Scotti – e che il governo regionale batta un colpo, varando la riforma del settore forestale che è fondamentale per intervenire subito nella prevenzione dagli incendi e dal dissesto idrogeologico. Non si può continuare a contare i danni degli eventi calamitosi, serve programmare, dando dignità a un comparto che svolge un servizio indispensabile per l’isola”.
Intanto la Soris – Sala operativa regionale ieri sera alle 20,30 aveva monitorato 62 eventi emergenziali provocati principalmente dalle esondazioni di fiumi e torrenti, da frane, smottamenti e crolli di muri e costoni, criticità che hanno provocato interruzioni stradali e allagamenti di edifici, case e centri commerciali e danneggiato autovetture. Decine sono le persone evacuate anche temporaneamente.
– 32 Centri Operativi Comunali (COC) sono stati attivati nel messinese per coordinare gli interventi e i soccorsi. Questi centri coordinati dai Sindaci, si occupano anche di censire i danni, pianificare l’uso dei mezzi e gestire la comunicazione durante le emergenze.
– 50 Organizzazioni di Volontariato (OOdV) sono attive sul territorio per supportare la popolazione , i Sindaci e collaborare con diverse operazioni di soccorso dei Vigili del Fuoco. Volontari operativi con pompe idrovore, pale e pick up.
In particolare, oltre a Messina e le città menzionate nel comunicato precedente, colpito il Comune di Monforte con frane e smottamenti che hanno interessato le frazioni di Pellegrino, Monforte Centro e Monforte Marina. L’esondazione del torrente Niceto ha allagato diverse abitazioni e attività ai piani inferiori. La statale 113 è stata invasa da fango e detriti, mentre la provinciale SP 60 presenta frane che rendono pericoloso il transito.
Almeno 5 abitazioni sono state evacuate a causa di crolli parziali e frane, e molte strade comunali secondarie risultano interrotte. Una frana ha causato la morte di alcuni capi di bestiame in un allevamento.
Altre Aree Colpite sono
– Novara di Sicilia: La S.P. 96 è gravemente danneggiata, con criticità sul ponte sul torrente Novara.
– Milazzo: È stato attivato il COC, con chiusura del Castello e di Piazza Nastasi, e molte zone risultano allagate.
Segnalate altre criticità diffuse e monitorate dalla protezione civile regionale, a:
– Antillo
– Oliveri
– Rometta
– Rocca Fiorita
– Villa Franca Tirrena
– Scaletta Zanclea
– Castroreale
– Mandanici
– Mingiuffi Melia
– Monforte San Giorgio
– Pace del Mela
– Nizza di Sicilia
– Rodi Milici
– Riposto (Catania)
– San Giovanni La Punta (Catania)
Questi sono ulteriori comuni che da un primo monitoraggio risultano essere stati i più colpiti dal maltempo e stanno fronteggiando situazioni critiche.