Trapani
Gli “Allustrabalate” di Trapani: sai cosa sono?
Corso Vittorio Emanuele, il cuore pulsante della città tra storia, tradizione e curiosità
Eros Santoni2 Febbraio 2025 - Turismo
  • Turismo

    A Trapani, camminare non è mai stato solo un gesto quotidiano, ma un rito che affonda le radici nella storia. I protagonisti di questa tradizione erano gli “allustrabalate”, i passeggiatori instancabili che, con il loro incedere elegante e cadenzato, lucidavano naturalmente le lastre di pietra che pavimentavano il centro storico. Ogni passo lasciava un’impronta nel tempo, trasformando le strade in specchi di storia e vita cittadina.

    Tutti alla loggia a passeggiare!

    Il luogo simbolo di questa consuetudine era Corso Vittorio Emanuele, la via del passeggio per eccellenza, conosciuta affettuosamente dai trapanesi come “la Loggia”. Sotto le sue volte maestose, tra le luci soffuse e le ombre fresche dei portici, si svolgeva la vita sociale ed economica della città. Qui, mercanti e armatori si incontravano per stringere accordi, mentre nobili e cittadini si concedevano il rito della passeggiata, scambiando sguardi, parole e affari.

    La storia di felice serisso

    Anche la storia di Felice Serisso è una delle vicende più curiose e discusse della Trapani antica, una storia di onore ferito, vendetta e memoria incisa nelle pietre della città.

    Felice Serisso era un capitano di mare, un uomo d’onore, rispettato dai suoi concittadini e conosciuto per il suo carattere fiero e deciso. La sua vita scorreva tra viaggi per mare e rientri a Trapani, dove lo attendeva la moglie. Ma proprio il suo continuo partire e tornare segnò il destino della sua esistenza.

    Si racconta che, durante una delle sue lunghe assenze, la moglie lo tradì. La notizia si diffuse rapidamente tra le strade della città, diventando chiacchiera e scandalo. Quando Felice tornò a casa e scoprì l’infedeltà, il colpo fu tanto forte da ferire il suo orgoglio in modo irreparabile. Per lui, un uomo d’onore e di mare, non si trattava solo di una questione privata, ma di un’onta che lo disonorava agli occhi di tutti.

    Ma Felice non si limitò a serbare rancore nel silenzio. Decise di reagire con un gesto clamoroso e plateale, che sarebbe rimasto nella storia di Trapani. Si dice che scrisse e affisse pubblicamente un documento, in cui raccontava dettagliatamente il tradimento subito e il nome di chi aveva osato disonorarlo. Un atto di denuncia pubblica che, per l’epoca, era qualcosa di inaudito, un colpo di scena che trasformò la sua vicenda personale in una leggenda cittadina.

    Da quel momento, il suo nome rimase impresso per sempre nella memoria della città. In seguito, una delle strade centrali di Trapani venne intitolata proprio a lui: via Serisso, testimone silenziosa di un’epoca in cui l’onore e la reputazione valevano più della stessa vita.

    Ancora oggi, passeggiando per via Serisso, ci si può chiedere quanti passi abbiano calpestato quelle pietre, quante storie siano state sussurrate tra quelle mura. Ma una cosa è certa: il nome di Felice Serisso continua a vivere, ricordandoci che la storia di una città non è fatta solo di monumenti, ma anche di passioni, tradimenti e destini intrecciati nel tempo.

    Passeggiare alla Loggia IERI e ancora OGGI è uno  lo “sport preferito dai trapanesi

    Ancora oggi, passeggiare lungo il Corso Vittorio Emanuele significa immergersi in un’atmosfera senza tempo, dove ogni pietra racconta storie di un passato glorioso. Un viaggio tra tradizione, curiosità e fascino, che rende la Loggia non solo una via, ma il vero cuore pulsante della città.

    E voi, ricordate le lunghe passeggiate alla Loggia? Avete aneddoti, ricordi o storie legate a questa meravigliosa tradizione trapanese? Condivideteli con noi nei commenti!




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