Trapani – In relazione all’articolo pubblicato ieri , a firma di Rino Giacalone, dal titolo “Gli affari di Bonanno e la mafia di prossimità”, cronaca dell’ultima udienza del processo scaturito dall’operazione “Scialandro”, tramite l’avvocato Giacomo Esposito abbiamo ricevuto una nota dal sig. Benito Spada, indicato dal maggiore Vito Cito, teste nel dibattimento, a proposito di suoi due incontri con il sig. Pietro Armando Bonanno, conclamato mafioso e oggi imputato nel processo.
“Il Sig. Benito Spada ha conosciuto il Sig. Bonanno Pietro come cliente dell’attività Spada s.r.l., che vende abbigliamento di qualità in Trapani alla Via Fardella n. 356.
È accaduto nell’anno 2023 che il Sig. Bonanno Pietro acquistasse un abito da sposo presso l’attività del mio cliente: per inciso, l’attività in questione come anche il Lido “ Nais” sono riconducibili ai familiari del Sig. Benito Spada che non ne è quindi l’effettivo titolare.
Accadeva nell’anno 2023 che alcuni pregiudicati si presentavano presso il Lido “Nais”, ed uno di questi pretendeva di entrare gratuitamente, nonostante in quel frangente si stesse svolgendo una festa privata.
Visto il comportamento dei suddetti individui, i titolari del “Nais” chiedevano l’intervento dei Carabinieri che sopraggiungevano sui luoghi con due pattuglie. Di lì a qualche giorno, il Sig. Benito Spada incontrava il Bonanno all’interno della sua macelleria non già – per come è dato leggere al fine di chiedere aiuto – ma semmai per regolare i rapporti di dare e avere per l’acquisto del vestiario. In quell’occasione il Sig. Bonanno sua sponte domandava al mio cliente se fosse vero che aveva avuto dei problemi nel locale con tale Vito “cucciolo”; sentito ciò, il mio cliente rispondeva che in effetti il suddetto individuo aveva creato problemi ma che la cosa era finita lì. Per quanto precede, è di tutta evidenza che il mio cliente mai ha chiesto aiuto al citato Bonanno e che così sia avvenuto lo dimostra concludentemente la chiamata al 112: dunque è da escludere che il Sig. Spada si sia rivolto ad un pregiudicato piuttosto che alle forze dell’ordine.
Se poi il Sig. Bonanno, di sua iniziativa, contattò un parente del suddetto individuo ciò non è da ricondursi ad una richiesta del Sig. Spada”.
Trapani – Il nome è “pesante”, è quello di Pietro Armando Bonanno, classe 1959. Negli anni ’80 faceva parte della manovalanza a disposizione dei capi dell’epoca, negli anni recenti lui aspirava ad essere il nuovo capo mafia, dopo l’arresto dei predecessori. Faceva parte di quella vecchia mafia, la cosca dei Minore, che negli anni ’80 venne “posata” per ordine dei corleonesi, ma lui trovò presto spazio, mettendosi a disposizione del boss voluto da Riina, Vincenzo Virga. In carcere ci finì negli anni ’90 anche per una condanna all’ergastolo legata all’omicidio avvenuto a Trapani del partannese Pietro Ingoglia. Contro di lui anche altre condanne per la partecipazione all’associazione mafiosa.
Le condanne non valgono per tutti. In carcere i mafiosi si comportano bene, e anche per Pietro Armando Bonanno, alla pari nel tempo di altri condannati per mafia, scattarono premessi e premi, così da permettergli, sebbene ergastolano, di poter lasciare il carcere. Agevolazione per il reinserimento in società. Ma Pietro Armando Bonanno al reinserimento nel contesto civile preferì in ritornare in un’altra società, quella cosiddetta onorata. Un mandamento senza più capi, arrestati Virga e poi dopo di lui Ciccio Pace, a seguire anche i figli di Virga, Pietro e Franco, blasonati per il posto al vertice della locale piramide mafiosa locale, Bonanno si sentiva pronto. E a sostenerlo trovò l’anziano Nino Buzzitta, “consigliori” storico del mandamento da Minore a Virga, e anche Mariano Minore, figlio di Caliddo, Calogero Minore, che Cosa nostra trapanese l’aveva guidata con suo fratello Totò, fatto ammazzare e sciolto nell’acido da Riina, nel novemnre 1982, durante una delle cene horror con le quali i corleonesi scalarono la scala del potere dentro Cosa nostra.
Ieri in Tribunale il maggiore dei Carabinieri Vito Cito, davanti al collegio presieduto dal giudice Daniela Troja, a latere i giudici Marroccoli e Cantone, rispondendo alle domande del pm Giacomo Brandini (Procura distrettuale antimafia di Palermo) ha concluso l’esposizione essenziale delle risultanze dell’indagine antimafia denominata “Scialandro”, condotta anche da Polizia e Dia. Tra gli imputati anche Pietro Armando Bonanno, Mariano Minore, Buzzitta e altri. Cito (in pensione da qualche mese, dopo essere stato uno degli investigatori di punta del Reparto Operativo dell’Arma) in un paio di udienze ha riassunto il contenuto dell’inchiesta che ha riguardato anche Custonaci, Valderice, Paceco ed Erice. I punti cardinali della mafia trapanese.
Nell’udienza di ieri si è soffermato ancora su Pietro Armando Bonanno. Il suo “ufficio” per sbrigare le faccende di mafia, dal controllo del territorio alla riscossione dei guadagni, dal recupero crediti per conto terzi all’intestazione fittizia di beni, era la macelleria di via Agostino Pepoli, a due passi dal Borgo dove Cosa nostra è stata sempre presente. Uomini d’onore con il “colletto bianco”, veri e propri “professionisti”, con il pallino del fare impresa e commercio, capaci ad intrecciare relazioni importanti fin dentro le istituzioni, grazie anche ad agganci in certe logge della massoneria, vecchia e nuova, pronti però, certuni, all’occorrenza, ad usare le maniere forti. Il resoconto investigativo non è datato nel tempo, ma è collocato in un ambito temporale recente, recentissimo. A dispetto di chi dice che la mafia non esiste, ieri la si negava davanti ai corpi straziati degli uccisi, seguendo quella cultura delle negazione imposta proprio dai mafiosi, oggi si sostiene sia stata sconfitta da arresti e condanne, ecco che l’informativa “Scialandro” dei Carabinieri dimostra tutt’altro e che nell’arco temporale dell’inchiesta, tra il 2021 e il 2023, Cosa nostra trapanese, grazie anche a Pietro Armando Bonanno, era parecchio attiva. Intanto dall’occuparsi a far trovare una occupazione e una casa proprio a lui, l’indispensabile che gli serviva per ottenere i permessi di uscita dal carcere.
Ad ascoltare la testimonianza del maggiore Cito è stato impossibile non ricordare quello che dissero a Cinisi gli amici di Peppino Impastato dopo il suo orrendo delitto, il 9 maggio 1978, dai microfoni di Radio Aut, protestando contro quella città che alle persone perbene aveva scelto di stare dalla parte dei mafiosi: “noi la mafia la vogliamo, non perché ci fa paura ma perché ci dà sicurezza…perché ci piace”.
Non è un ricordo calato così per sorprendere, ma per scrivere una volta e per tutte nella pietra, nel marmo, perché resti presente scolpita nella conoscenza collettiva, che qui a Trapani abbiamo una “mafia di prossimità”. Ufficialmente i mafiosi non li conosciamo, non sappiamo chi sono, ma se per caso qualcuno si ritrova un grave problema da risolvere, ecco che invece di andare a bussare alle porte degli uffici giudiziari, si va a cercare il mafioso. Come Pietro Armando Bonanno. Il maggiore Cito ha riferito di quando un noto imprenditore e commerciante trapanese, Benito Spada nel marzo 2023 andò a trovare Bonanno, dopo che un delinquentello , tale Vito Messina, soprannominato “Cucciolo” nell’ambiente criminale del rione popolare di San Giuliano, era andato a dargli fastidio. Spada, titolare di un negozio di abbigliamento e di un’attività ricettiva sulla spiaggia di San Giuliano, il Nais, si era ritrovato a che fare con “Cucciolo” che messo alla porta del locale, dove pretendeva anche di entrare senza pagare, si vendicava quasi ogni giorno con danneggiamenti di vario genere anche a danno degli avventori. Spada pare dopo aver chiesto in giro (non certo rivolgendosi alle forze dell’ordine) ebbe indicato Bonanno e andò a trovarlo nella macelleria “ufficio” del boss.
Le intercettazioni ambientali hanno svelato la discussione tra i due, con Bonanno rassicurante pronto a dirgli che la questione di sarebbe risolta: “senza sparare risolviamo questa situazione”. Bonanno poi ne parlò con Vito Culcasi, “Cucciolo” era imparentato con questi: “u vulia stuccari, ma unnu fici picchì è to parente”. “Ma si c’è da stuccari si stocca”. Dove stuccari sta per far male. Con le “buone” Messina ha desistito con le sue azioni, pare convinto da Culcasi. Ma il boss non fa niente per niente. E Spada secondo il racconto del maggiore Cito, ha dovuto pagare dapprima 2 mila euro e poi altri mille, e forse, ha dovuto regalare anche a Bonanno il vestito buono per il suo matrimonio. In tal senso non ci sono prove, ma sono rimasti solo sospetti. Il processo adesso proseguirà nelle prossime settimane con le domande dei difensori degli imputati.
Marettimo (Favignana) – Intervento congiunto del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano e dell’82° Centro SAR (Search & Rescue) del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare per il recupero di un turista padovano rimasto ferito sull’isola di Marettimo.
L’incidente è avvenuto nella zona nord dell’isola, nei pressi di Monte Falcone. Un uomo di 63 anni, in vacanza alle Egadi con la moglie, è scivolato mentre percorreva un tratto di sentiero particolarmente impervio, riportando un importante trauma a un arto inferiore. Impossibilitato a proseguire, la moglie ha allertato il Numero Unico di Emergenza 112. Ricevuta la segnalazione, la centrale operativa del 118 ha richiesto l’intervento del Soccorso Alpino e, per garantire un recupero tempestivo in un’area difficilmente accessibile, è stato attivato anche l’intervento dell’Aeronautica Militare, con la quale il CNSAS intrattiene un consolidato rapporto di collaborazione.
Dall’aeroporto di Trapani Birgi è decollato un elicottero HH-139B dell’82° Centro SAR del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare, che ha imbarcato un tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino per poi trasportarlo sul luogo dell’incidente. Il tecnico del CNSAS e l’elisoccorritore dell’Aeronautica hanno raggiunto l’infortunato, gli hanno immobilizzato l’arto e lo hanno recuperato a bordo dell’elicottero, insieme alla moglie, mediante verricello.
Entrambi sono stati trasportati e sbarcati presso la piazzola dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani.
Catania – Quello di Trapani sembrava un caso isolato, cioè la chiusura senza un perchè della Visodent, di corso PierSanti Mattarella, ma in realtà il caso delle cliniche dentistiche Visodent, riguarda altri centri della Sicilia e per questo la Procura di Catania dopo le tante denunce, vuole vederci chiaro ed ha aperto una inchiesta: ipotizzano il reato di truffa.
A sollevare il caso a Trapani nei giorni scorsi era stato un nostro lettore. In buona sostanza segnalava “la grave inadempienza medica, deontologica, morale e contrattuale della Visodent di Trapani (C.so P.Mattarella) che ha inopinatamente chiuso i battenti da un giorno all’altro, senza avvisare e senza valide spiegazioni (solo uno striminzito bigliettino sulla vetrina), abbandonando i pazienti a metà di (costose e anticipate) cure dentarie. Non si riesce a contattare un fantomatico Direttore Sanitario nè un responsabile, sia telefonicamente che per e-mail. Mi risulta personalmente che sono parecchi i pazienti con interventi lasciati a metà, come il sottoscritto, che mantiene un impianto “provvisorio” da un mese e mezzo, senza possibilità di inserimento di impianto definitivo, proprio per latitanza dell’Azienda medesima. Gli interventi sanitari lasciati a metà, inoltre, sono stati abbondantemente pagati in anticipo, per “politica aziendale”.
Fin qui la lettera giunta alla nostra redazione. Ma il problema riguarda tutta la Sicilia, insomma senza contattare i pazienti le cliniche hanno chiuso i battenti, lasciando decine di pazienti senza cure e soprattutto con i debiti da onorare con le banche a cui avevano chiesto dei prestiti per finanziare gli interventi.
Negli esposti le persone che hanno fatto ricorso a una delle varie cliniche dentistiche in Sicilia hanno segnalato di avere pagato per impianti e interventi dentali che non sono mai stati eseguiti. In molti hanno trovato le cliniche chiuse nonostante avessero già pagato per l’intervento del dentista della Visodent. Il fascicolo è stato aperto dal procuratore aggiunto Fabio Scavone.
«Siamo stati letteralmente sommersi dalle segnalazioni provenienti da ogni parte dell’isola – afferma l’avvocato Manfredi Zammataro, segretario regionale di Codici Sicilia -, decine di cittadini ci stanno contattando dopo essersi ritrovati all’improvviso senza cure, senza documentazione clinica, senza alcuna comunicazione ufficiale da parte della struttura e, cosa ancor più grave, con finanziamenti ancora attivi per prestazioni mai completate o nemmeno iniziate».
Il Codacons ieri ha depositato un esposto alla Procura Palermo e ha avviato una class action per ottenere la sospensione dei pagamenti e il recupero delle somme già versate. L’associazione chiede inoltre il blocco immediato di tutti i finanziamenti attivati dai pazienti al centro Visodent di Palermo, «al fine di evitare ulteriori danni economici».
Trapani – Paura nella notte in città. Attorno 02.50 circa, due squadre del Comando dei vigili del fuoco e il funzionario reperibile sono intervenuti via dei Mille angolo via G.B. Fardella, per il crollo dei solai di un immobile di civile abitazione a due elevazioni di cui il primo piano era disabitato ed il piano terra adibito ad attività commerciale con insegna “and camìce”.
Sul posto è stato constatato che il solaio di copertura dell’appartamento del 1° piano, costituito da un incannucciato ricoperto da una soletta di gesso alleggerito, di superficie di circa 25 metri quadrat è interamente crollato, provocando contestualmente a causa del peso, il crollo del solaio sottostante dell’attività commerciale di piano terra, senza arrecare alcun danno alle persone.
“A causa del crollo, le pareti attestate su via dei Mille e via G.B. Fardella sono rimaste libere degli ammorsamenti alle murature laterali. La probabile causa del crollo è da attribuirsi all’ammaloramento e all’infradiciamento delle travi in legno del solaio di copertura, tant’è che le stesse si sono tranciate nettamente nel punto di fissaggio ai muri” – fanno sapere dal comando dei vigili del fuoco.
A scopo precauzionale ed a salvaguardia della pubblica e privata incolumità, e fino a quando non vengono ripristinate normali condizioni di sicurezza, è stato disposto l’inibizione del transito veicolare in via dei Mille nel tratto tra via Livio Bassi con l’incrocio di via G.B. Fardella, e il restringimento del traffico veicolare su metà carreggiata nel tratto di via G.B. Fardella dall’altezza dell’attività commerciale con insegna “Marina Rinaldi” all’incrocio con via dei Mille;
Trapani – Ha navigato a circa un miglio dall’isola di Levanzo, praticamente sotto costa, per tale motivo il comandante di una nave da crociera proveniente da Malta e arrivata al porto di Trapani, è stato denunciato.
La nave da crociera da quanto accertato dalla capitaneria di porto del capoluogo, durante la navigazione, ha navigato a circa 1 miglio ad ovest dell’Isola di Levanzo violando in questo modo quanto stabilito dall’ordinanza n. 05 emanata in data 29 marzo 2012 dalla Capitaneria di porto di Trapani in applicazione del Decreto Ministeriale “Clini-Passera” – provvedimento che stabilisce regole stringenti per la navigazione in piena sicurezza e nel rispetto della protezione ambientale in zone di mare particolarmente sensibili come quelle delle aree marine protette.
In base agli accertamenti eseguiti dal personale della Capitaneria di porto di Trapani attraverso i sofisticati sistemi informatici di controllo in dotazione presso la sala operativa, è stato accertato che la nave si è avvicinata ad una distanza inferiore al miglio nautico ad ovest dall’Isola di Levanzo laddove, invece, la navigazione è consentita ad una distanza non inferiore alle 2 miglia con esclusione della fascia di mare compresa tra Punta Scario e Punta Marsala dell’Isola di Favignana e quella compresa tra Punta del Ferro dell’Isola di Favignana e Punta dei Sorci dell’Isola di Levanzo.
Immediato, a quel punto, il deferimento del Comandante della nave alla Procura di Trapani oltre all’avvio di ulteriori visite occasionali Port State Control a bordo della nave al fine di verificare il pieno rispetto della normativa in materia di sicurezza della navigazione e protezione dell’ambiente marino.
Trapani – L’anticiclone africano non aspetta l’estate astronomica: la provincia di Trapani sarà tra le prime a essere travolta dal grande caldo in arrivo dal Sahara. A partire da mercoledì 28 maggio, masse d’aria roventi cominceranno a far salire i termometri ben oltre i 30 gradi, con punte previste fino a 34-35°C tra venerdì 30 e domenica 2 giugno.
A confermarlo sono i bollettini aggiornati dell’Aeronautica Militare, di ilMeteo.it e 3B Meteo, che indicano proprio la Sicilia occidentale come uno degli epicentri del primo assaggio d’estate.
Le temperature più elevate si registreranno nelle aree interne e costiere comprese tra Marsala, Mazara del Vallo, Salemi e Alcamo, ma anche lungo l’arco compreso tra Erice, Trapani e Castellammare del Golfo. In queste zone, il cielo sarà limpido, l’umidità moderata e il vento debole o assente: le condizioni ideali per l’accumulo di calore durante le ore centrali della giornata.
Mattia Gussoni, meteorologo de ilMeteo.it, ha dichiarato in un’intervista rilasciata il 26 maggio che “giugno partirà con temperature superiori alla media di almeno 3°C. Uno scenario che ricorda molto da vicino l’estate del 2003: calda, duratura, e potenzialmente pericolosa”.
Gussoni ha inoltre evidenziato il rischio di fenomeni meteo estremi nelle zone montuose, tra cui Monte Inici e la fascia collinare tra Vita e Salemi, dove l’interazione tra caldo e orografia potrebbe innescare temporali improvvisi, grandinate o raffiche di vento.
Sulle spiagge di San Vito Lo Capo, Marausa, Tre Fontane e Cornino il ponte del 2 giugno si preannuncia affollato: cieli sereni, acque già miti e temperature ideali per i primi bagni della stagione.
Ma il quadro non è tutto rose e fiori. Il Sistema di Allerta della Protezione Civile Regionale ha già segnalato un elevato rischio incendi, soprattutto nell’entroterra. La combinazione di caldo secco, erba alta e venti di scirocco potrebbe rendere critiche aree come Segesta, Buseto Palizzolo e Monte Sparagio.
Se il caldo è manna per il turismo costiero, lo è molto meno per l’agricoltura. In particolare, le colture della fascia di Campobello, Petrosino e Paceco rischiano di entrare in sofferenza. A preoccupare è anche la siccità crescente, come sottolineato nei bollettini di ARPA Sicilia, che segnalano un’assenza di precipitazioni significative nelle ultime settimane.
Secondo le previsioni di 3B Meteo, il weekend lungo sarà caratterizzato da tempo stabile e soleggiato su tutta la provincia. Un’occasione per residenti e visitatori di approfittare delle giornate più lunghe tra spiaggia, escursioni e sagre locali. Ma gli esperti raccomandano prudenza: evitare l’esposizione nelle ore più calde, idratarsi costantemente e proteggersi dai raggi UV, soprattutto anziani e bambini.
Fonti:
Martedì soleggiato su Trapani con qualche velatura sparsa al mattino, ma prevalenza di cielo sereno per il resto della giornata. Temperature gradevoli: minime intorno ai 18°C e massime fino ai 27°C. Vento debole di maestrale, umidità moderata, mare poco mosso. A San Vito Lo Capo giornata ideale per la spiaggia, mentre a Erice la brezza sarà più fresca: perfetta per una passeggiata panoramica.
♈ Ariete – Giornata di piccoli aggiustamenti
Oggi l’umore è in recupero ma serve pazienza con chi ti circonda. Sfrutta la giornata per mettere ordine, senza rincorrere tutto. Una telefonata può sorprenderti.
♉ Toro – Concretezza vincente
Le decisioni di oggi vanno prese senza tentennamenti. Hai tutto sotto controllo, ma evita di strafare. Serata piacevole, specie in buona compagnia.
♊ Gemelli – Parole che contano
Hai il dono della sintesi oggi: usalo bene. Dialoghi intensi, anche con chi non sentivi da tempo. Creatività attiva, ideale per chi lavora con le idee.
♋ Cancro – Cuore vigile, passo lento
Non sei dell’umore migliore ma sai come gestire le emozioni. Se qualcosa non ti torna, ascolta l’intuito e rimanda le decisioni non urgenti.
♌ Leone – Meglio tenere un profilo basso
La voglia di emergere è forte, ma oggi il cielo consiglia prudenza. Evita confronti diretti e ritagliati tempo per riflettere sulle prossime mosse.
♍ Vergine – Routine da ricalibrare
Attività quotidiane da riorganizzare: non tutto funziona come vorresti. Un piccolo disguido può farti perdere tempo, ma la tua lucidità risolverà.
♎ Bilancia – Equilibrio in costruzione
Stai cercando una stabilità nuova: bene così, ma non affrettare i tempi. Ottimo momento per chiarire una questione familiare lasciata in sospeso.
♏ Scorpione – Testa fredda, cuore caldo
Oggi puoi trovare una soluzione creativa a un problema che ti assilla da giorni. Evita provocazioni, specie sul lavoro. Dialogo positivo con un parente.
♐ Sagittario – Energia in salita
Ti svegli con la voglia di fare, ma rischi di disperderla. Dai priorità alle cose che contano. Ottimo momento per iniziare qualcosa di nuovo.
♑ Capricorno – Serve più elasticità
Giornata tranquilla ma con qualche imprevisto. Non intestardirti se le cose cambiano all’ultimo. Un piccolo gesto può migliorare un rapporto.
♒ Acquario – Sguardo oltre l’orizzonte
Giornata di idee brillanti, ma attenzione a non trascurare chi ti è vicino. Oggi più che mai serve equilibrio tra sogni e responsabilità.
♓ Pesci – Piccoli passi verso la chiarezza
Un’intuizione ti aiuta a capire cosa vuoi davvero. Evita di fare troppe cose insieme. Bene i contatti con chi vive lontano.
⭐ Segni favoriti del giorno: Gemelli, Toro, Pesci
⚠️ Segni da osservare con cautela: Vergine, Leone
🎶 Canzone italiana del giorno: “Ci vorrebbe il mare” – Marco Masini
Buseto Palizzolo – Cosa succede quando metti insieme 600 ragazzi, decine di strumenti musicali e un palcoscenico immerso nella natura? Succede che il Villaggio Badia si trasforma, per due giorni, in una vera e propria cittadella della musica. Succede che applausi, emozione e talento riempiono l’aria. Succede l’VIII Concorso Internazionale di Esecuzione Musicale “Salvatore Capizzi & Antonino Maiorana”.
Martedì 20 e mercoledì 21 maggio, Trapani ha ospitato la chiusura delle sezioni SMIM (le Scuole Medie a Indirizzo Musicale) di questo prestigioso concorso. In scena, 42 solisti, 26 gruppi, 10 orchestre. Ma soprattutto: ragazzi arrivati da tutta l’isola, da Palermo a Ciminna, da Trapani fino a Santo Stefano Quisquina. Ragazzi che hanno portato con sé entusiasmo, preparazione e la voglia di suonare… insieme.
Le note si sono rincorse tra le aule, i cortili, gli spazi allestiti del Villaggio Badia. Ogni angolo ha vibrato di passione. Ogni pausa è stata un’occasione per conoscersi, confrontarsi, condividere emozioni. Non solo musica, ma vita che pulsa.
Premio Solisti SMIM: Samuele Peri (chitarra) – ICS “Don Rizzo” di Ciminna
Premio Gruppi SMIM: Ensemble ICS “Montegrappa Sanzio” – Palermo
Premio Orchestre SMIM: Orchestra IC De Amicis-Da Vinci – Palermo
Premio Speciale “Salvatore La Rocca” – Orchestra IC “A. Manzoni” di Santo Stefano Quisquina (borsa di studio Rotary Club Trapani-Erice)
Buono Music Center Trapani: Sophya Maria Sardo – IC Eugenio Pertini di Trapani
A premiarli, una giuria competente e attenta, ma soprattutto tante mani alzate per applaudire, sorrisi che parlavano da soli e qualche lacrima (di gioia) che non è passata inosservata.
Un plauso anche alla tecnologia. Grazie alla diretta streaming curata da Tiltup, centinaia di familiari e amici hanno potuto seguire le esibizioni da casa, dal lavoro, perfino da altri comuni. Uno streaming che ha unito platee diverse in un unico grande applauso virtuale.
Dietro le quinte, l’ingranaggio ha girato alla perfezione. Merito di chi ha coordinato trasporti, strumenti, ospitalità. Di chi ha sistemato sedie e spartiti. Di chi ha offerto tempo, energia e competenza per far sì che tutto funzionasse. Insegnanti, dirigenti, volontari, tecnici: un’orchestra invisibile ma fondamentale, che ha suonato in perfetta armonia.
«Vederli suonare così, dopo mesi di prove, è stato emozionante» – confida una docente.
«Mia figlia ha imparato più in due giorni qui che in settimane in aula» – dice un papà, commosso.
«L’anno prossimo ci saremo di nuovo» – promettono in coro tanti partecipanti.
E così, tra sorrisi stanchi ma felici, si è chiuso il sipario su questa ottava edizione. Ma chi ha avuto la fortuna di esserci, sa che la musica continuerà a suonare, almeno dentro. E forse è proprio questo il premio più grande.
Si tratta di scuole secondarie di primo grado (cioè scuole medie) che offrono, oltre al normale piano di studi, un percorso formativo specifico in ambito musicale. Gli studenti possono studiare uno strumento, fare pratica di musica d’insieme e seguire lezioni teoriche con docenti specializzati.
Trapani – Blitz nel Cuore del centro storico. Tanti gli interventi, uno fra tutti per le bancarelle ambulanti che esponevano i propri oggetti sul prospetto di Palazzo Cavarretta, quasi restringendo l’entrata al portone d’ingresso. La vasta operazione di controllo contro il commercio abusivo è stata effettuata dalla polizia locale nel capoluogo. Le zone interessate: Via Torrearsa, Corso Vittorio Emanuele e nei pressi di Palazzo Cavarretta e via Ammiraglio Staiti. Arterie queste dove si trovano a stazionare numerosi ambulanti.
Sequestrati oltre 300 articoli venduti illegalmente, sei i verbali comminati per occupazione abusiva del suolo pubblico e quattro sequestri effettuati sul posto. Contestate due violazioni all’ordinanza comunale sul decoro urbano e quattro infrazioni al Codice del Consumo, con sanzioni complessive che sfiorano i 10.000 euro.
Obiettivo del blitz le bancarelle abusive, che esponevano prodotti diversi: giocattoli, accessori per cellulari.
Baciòe ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti, sottolineando come l’attività rappresenti un chiaro segnale di attenzione verso la legalità e la vivibilità urbana. “Nessuno intende arretrare né abbassare la guardia nel contrasto a ogni forma di illecito,” ha dichiarato Bacile, evidenziando la collaborazione con l’Amministrazione comunale per mantenere ordine e decoro in città.
“Il contrasto al commercio abusivo e il rispetto delle norme sul decoro urbano sono obiettivi prioritari di questa amministrazione. Queste azioni rispondono alle richieste della prefettura e ai cittadini, in particolare al comitato del centro storico, che rappresenta un patrimonio storico e culturale di grande valore. Esprimo grande soddisfazione per il lavoro della Polizia Locale e auspico che questa sia la prima di molte iniziative volte a ridare fiducia alla comunità, anche grazie al potenziamento organico del corpo.”