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Trapani Pride 2025: Cresce l’attesa e la partecipazione
Un’intera città si mobilita per il primo Pride: inclusione, attivismo e resistenza agli attacchi
Redazione31 Marzo 2025 - Attualità



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    Trapani pronta ad accogliere il suo primo PrideTrapani

    Trapani – Il primo Pride Trapani 2025, in programma il 26 luglio, sta già trasformando la città in un laboratorio di inclusione e partecipazione. Dopo l’annuncio ufficiale, sempre più persone – inizialmente timorose di esporsi – stanno trovando il coraggio di unirsi, sentendosi accolte in una comunità che abbraccia ogni identità. La costruzione condivisa del programma è essa stessa un atto di liberazione e riconoscimento sociale.

    Un percorso collettivo verso i diritti

    La marcia del Pride non si limita alla sola giornata del 26 luglio. È un percorso partecipato fatto di incontri, idee, contributi. Ogni gesto, ogni messaggio di sostegno conta. Per questo, l’organizzazione invita tuttə a seguire i canali social dedicati e a contribuire concretamente attraverso la campagna attiva su GoFundMe per sostenere le spese dell’evento.

    Social e solidarietà: l’anima digitale del Pride

    I social media giocano un ruolo cruciale in questa mobilitazione, permettendo di diffondere aggiornamenti, storie e informazioni utili. Tuttavia, non mancano le difficoltà: l’account Instagram ufficiale dell’associazione Shorùq, tra i principali promotori, è stato vittima di un attacco hacker. Un gesto grave, simbolico, che ha cancellato mesi di contenuti e impegno.

    Un attacco alla visibilità, una risposta collettiva

    Nonostante l’attacco digitale, la reazione è stata immediata: solidarietà, condivisione e volontà di ricostruire ciò che è stato perso. “Aiutateci a ricostruire questo patrimonio di contatti, contenuti, proposte, partecipazione – è l’appello degli organizzatori – sarà la risposta più forte a chi, all’inclusione, preferisce l’odio”.

    Una città che cambia, un territorio che si apre

    Il primo Pride Trapani 2025 è destinato a segnare una svolta culturale per la città e il territorio. Non solo un evento, ma un processo di consapevolezza collettiva, di lotta ai pregiudizi, di affermazione dei diritti di tuttə. La partecipazione cresce giorno dopo giorno, segno che il desiderio di una società più giusta è più forte di ogni tentativo di intimidazione.




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