Trapani – Proseguiranno anche oggi gli appuntamenti di Libera in vista della Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia e che vedrà protagonista Trapani, in programma il 21 marzo prossimo. In programma oggi due incontri a Castellammare del Golfo e ad Alcamo, presente ancora don Luigi Ciotti.
Il 21 marzo ci sarà l’abbraccio ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, delle stragi, del terrorismo e del dovere. Tre gli appuntamenti che hanno scandito la giornata di ieri. A Salemi don Ciotti ha incontrato la città. A Trapani all’università, organizzato da Libera, dalla Consulta comunale per la pace e dal Polo universitario l’incontro sul tema della pace e su come costruirla. Poi al seminario vescovile presente don Ciotti e il vescovo Monsignor Pietro Maria Fragnelli.
Ogni anno una città diversa stavolta Trapani, e un lungo elenco di nomi da scandire per mantenere viva la memoria e l’impegno quotidiano. “Quest’anno sono 30 anni di Libera e della Giornata della Memoria e dell’impegno, oggi Legge dello Stato. Trapani, come segno di affetto, di stima, di riconoscenza a questa terra e a quanti per essa si sono impegnati. Ci hanno messo la faccia, la loro passione, la loro energia, il loro sacrificio, nel contrasto alle varie forme di illegalità, di corruzione alle mafie. Poi per ricordare, chi ha speso ed ha sacrificato la propria vita ed è stato spazzato via dalla violenza mafiosa. Giornata della memoria ma anche dell’impegno. Di una memoria viva che deve tradursi tutti i giorni in responsabilità. Non è una cerimonia, un evento. Non possiamo fare questo a quelle centinaia e centinaia di familiari che verranno qua. Quindi la vicinanza ai familiari delle vittime il rispetto per questa terra meravigliosa, ferita dalla forza criminale, ma capace di percorsi di alternativi”.
Lei sta incontrando tanti giovani affascinati dal suo modo di parlare. “Stamane (ieri per chi legge) a Salemi mi ha colpito il loro modo di partecipare, segno che hanno bisogno di cose vere, vive, concrete, e quando incontrano persone adulte coerenti, credibili, loro si infiammano. Non è vero che i nostri ragazzi sono distanti. Vivono in un mondo virtuale, ma hanno bisogno di cose di carne, di vita, di passione. E loro ci sono. Tocca a noi adulti cogliere i loro percorsi inediti, saperli ascoltare. Il 21 marzo arriveranno da ogni parte d’Italia. Non è semplice, non è facile, anche a livello economico. A Napoli stanno raccogliendo i soldi per una nave per vedere le bellezze di questa terra. Un gesto di affetto e vicinanza ai familiari che arriveranno”.
Lei conosce bene Trapani e le sue dinamiche, cosa è cambiato in questi anni. “Frequento questa provincia da tanti anni, ho trovato tanta bella gente, come ho trovato anche quelli che vivono ripiegati su se stessi. Indifferenza, la delega, il pensare che tocca sempre agli altri fare. Questa terribile malattia che si respira in tanti contesti. I neutrali e anche i mormoranti: quelli che arrivano, ascoltano non dicono mai nulla e poi nei vari salotti giudicano, etichettano. Ma ho visto un sacco di gente bella, con tanta voglia di bellezza di impegno, di corresponsabilità. In Italia è da 170 che parliamo di mafia. Non basta tagliare la malerba in superficie, bisogna estirpare il male alla radice”.
Don Ciotti, tanti anniversari quest’anno. Il 30esimo di Libera e della Giornata della Memoria, il 40esimo della Strage di Pizzolungo, il 42esimo dell’omicidio di Ciaccio Montalto. Tanti anniversari e tante vittime anche in questa provincia. “Sono tante le vittime innocenti di questa provincia. Ricordiamo le vittime della strage di Pizzolungo è stata in quell’occasione che abbiamo annunciato che la giornata della memoria si sarebbe svolta a Trapani nel 2025. Ma ricordiamo anche che Giovanni Falcone ebbe la sua prima sede a Trapani, Paolo Borsellino lavorò alla Procura di Marsala, GianGiacomo Ciaccio Montalto in quella di Trapani. Tante, tantissime sono le vittime. Noi le ricorderemo tutte con la stessa forza e dignità. Non dimenticheremo nessuna vittima anche i nomi meno conosciuti. Tutti questi nomi quando li pronunceremo non possono essere solo uditi, ma dobbiamo sentirli di più dentro la nostra vita dentro la nostra coscienza, perchè la memoria deve essere ogni giorno della nostra vita”. (foto di copertina – Joe Pappalardo)
In sintesi, la giornata di domenica 26 Gennaio a Trapani sarà caratterizzata da generali condizioni di cielo poco nuvoloso.
Dettagli orari
– Mattina: Il cielo sarà sereno, offrendo un inizio di giornata luminoso.
– Pomeriggio: Si prevede un cielo poco nuvoloso, con possibili lievi velature.
– Sera: La giornata si concluderà con un cielo poco nuvoloso, mantenendo condizioni generalmente stabili.
SOLE
– Sorge: alle 7:19
– Tramonta: alle 17:22
LUNA:
– Leva: alle 5:04
– Cala: alle 14:02
– Fase lunare: Luna calante
Venerdì 24 Gennaio 2025, sarà una giornata ideale per chi ama il bel tempo. Il cielo sarà prevalentemente sereno o al massimo poco nuvoloso, offrendo una luminosità perfetta per passeggiate, escursioni o attività all’aperto.
Mattina: Qualche lieve nuvola potrebbe affacciarsi all’orizzonte, ma non sarà sufficiente a offuscare il sole, che inizierà la giornata con un sorgere alle 7:20.
Pomeriggio: Il cielo sarà completamente limpido, permettendo una piena esposizione alla luce solare. Le temperature raggiungeranno un gradevole massimo di 15°C, accompagnate da un vento leggero di 16 km/h che renderà l’aria fresca e piacevole.
Sera e notte La giornata si concluderà con un cielo ancora sereno, perfetto per osservare le stelle o approfittare della luna calante, che sarà visibile dalle 3:00 alle 12:28.
Non sono previste precipitazioni né neve. L’umidità resterà intorno all’82%, conferendo all’aria una piacevole freschezza senza risultare eccessiva.
Un clima ideale per godersi le bellezze di Trapani, con panorami nitidi e una visibilità perfetta.
Sarà una giornata caratterizzata da condizioni climatiche stabili e favorevoli, con un mix di vento moderato e temperature miti. È un’opportunità per passeggiate lungo le coste o nel centro storico, approfittando di una pausa dal freddo invernale e godendo delle bellezze che Trapani ha da offrire.
Palermo – L’On. Alessandro De Leo di Forza Italia ha inviato oggi una lettera al Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani per denunciare la commercializzazione di un controverso gioco da tavolo che banalizza la storia della criminalità organizzata in Sicilia. Il gioco ha vinto di recente l’As d’Or nel 2024 come miglior gioco per esperti. Si tratta uno dei maggiori premi per i giochi da tavoli che viene assegnato ogni anno in Francia.
Il gioco “La Famiglia – The Great Mafia War”, prodotto dalla tedesca Boardgame Atelier, simula la guerra di mafia degli anni ’80 in Sicilia. Recentemente tradotto in italiano e distribuito su diverse piattaforme di vendita online, il gioco invita i partecipanti a competere per il “controllo dei mandamenti delle famiglie mafiose siciliane”, usando “strumenti di gioco” come le autobombe, l’uccisione dei “soldati”, la costruzione di laboratori per la droga e le barche per il trasporto della droga e per il contrabbando.
“È inaccettabile che un fenomeno criminale con il suo carico di violenza e sofferenza venga trasformato in un gioco da tavolo”, ha dichiarato l’On. De Leo. “Questo prodotto non solo offende la dignità dei siciliani, ma svilisce anche l’impegno quotidiano di milioni di cittadini che si battono per la legalità e la giustizia nella nostra Regione.”
“Ancora più grave, sotto ogni punto di vista, è la banalizzazione di elementi violenti come l’uso delle autobombe, ridotte a semplici strumenti di gioco”.”Ho chiesto al Presidente Schifani”, prosegue De Leo, “di valutare ogni possibile azione per contrastare la diffusione di questo gioco, seguendo l’esempio di quelle imprese e associazioni che già si sono mobilitate contro la commercializzazione di prodotti che banalizzano il fenomeno mafioso.”
Il gioco in questione, premiato con l’As d’Or 2024 come miglior gioco per esperti, permette a fino a quattro giocatori di assumere il controllo di sei diverse famiglie mafiose, ciascuna dotata di “abilità speciali”, per competere per il dominio della Sicilia. Una meccanica che, secondo il parlamentare, “trasforma in intrattenimento uno dei capitoli più dolorosi della storia siciliana”.
Palermo – La Polizia ferroviaria della prima giornata dedicata all’operazione “Viaggiare Sicuri”, organizzata a livello nazionale dal Servizio Polizia Ferroviaria. L’operazione ha visto: 686 persone controllate, 212 bagagli ispezionati, 1 sanzione elevata, 96 agenti impegnati in 60 scali ferroviari della Sicilia.
L’attività straordinaria è stata finalizzata ad incrementare il livello di sicurezza in ambito ferroviario e contrastare le attività illecite.
Le operazioni sono state coordinate in tutta la regione, dalla Sala Operativa Compartimentale della
Polfer.
A Messina gli agenti della polfer sono stati supportati dalla presenza dell’unità cinofila della guardia di finanza.
Gli agenti Polfer della Sicilia hanno effettuato i controlli straordinari nei maggiori scali ferroviari della regione, sui treni e nel deposito bagagli della stazione di Palermo centrale, utilizzando la strumentazione di ultima generazione come lo smartphone.
Gli agenti della Sezione Polfer di Catania, nell’ambito dei controlli straordinari, hanno riscontrato la presenza irregolare sul territorio nazionale di uno straniero di nazionalità tunisina, cui carico è stato successivamente emesso il provvedimento di espulsione. Inoltre hanno proceduto a sanzionare un individuo, che girovagava in stazione senza averne titolo.
Trapani – A seguito dello stato di “Allarme Arancione” diramato dalla Protezione Civile Siciliana, per forte maltempo nella provincia di Trapani, da stamattina e fino alle ore 20.00 di oggi 17
gennaio, le squadre operative del Comando sono intervenute su tutto il territorio provinciale.
Le città più colpite: Mazara del Vallo, Marsala e Castelvetrano. Per far fronte ai danni causati dalle forti piogge e dal forte vento, complessivamente gli interventi di soccorso sono stati 25, specificatamente per dissesti, grondaie otturate, alberi pericolanti, prosciugamenti e soccorso a persona.
Dalle ore 08.00 alle ore 20.00 di oggi, su disposizione della Direzione regionale VVF Sicilia è stato raddoppiato il dispositivo di soccorso di tutte le sedi di servizio VF della provincia.
Con l’approssimarsi fra pochi mesi della bella stagione e se stai cercando un luogo unico, ricco di arte, colori e fascino, non puoi perderti Borgo Parrini, un piccolo gioiello situato a poco più di 50 Km chilometri da Trapani e pure vicino Palermo. Considerato uno dei borghi più piccoli d’Italia, Borgo Parrini conta appena 20 abitanti, ma custodisce un’atmosfera che cattura il cuore di ogni visitatore.
Borgo Parrini è facilmente raggiungibile da Trapani in circa un’ora d’auto. Basta percorrere l’A29 in direzione Palermo e uscire a Partinico. Da qui, seguendo le indicazioni per Borgo Parrini, ci si trova immersi in un luogo che sembra uscito direttamente da un dipinto.
Questo piccolo borgo è un tributo vivente all’arte e all’estetica di Antoni Gaudì, il celebre architetto spagnolo noto per la Sagrada Família e altre meraviglie di Barcellona. Grazie alla visione di un imprenditore locale appassionato d’arte, Borgo Parrini è stato trasformato in una galleria a cielo aperto: case decorate con ceramiche, mosaici e maioliche dai colori vivaci, murales che raccontano storie e frasi poetiche che adornano i muri.
Le influenze artistiche del borgo non si limitano a Gaudì: qui si incontrano tracce della tradizione araba, greca e portoghese, fuse con il patrimonio culturale siciliano. Non a caso Borgo Parrini è stato soprannominato la “Piccola Barcellona” o la “Barcellona Palermitana”.
Fondato nel Cinquecento dai Gesuiti, il borgo nacque come piccolo villaggio agricolo e religioso, con la vita quotidiana che ruotava attorno alla chiesa di Maria Santissima del Rosario. Dopo un periodo di abbandono, è stato riportato in vita negli anni ‘90 grazie a un restauro accurato che ha trasformato questo luogo dimenticato in un capolavoro d’arte moderna.
Una visita a Borgo Parrini è un’esperienza sensoriale. Le sue stradine sono un invito a perdersi tra i vicoli e a scattare foto spettacolari, da condividere sui social. Tra le attrazioni principali:
La Chiesa di Maria Santissima del Rosario, cuore storico del borgo.
Le case e i murales decorati con mosaici e colori vibranti.
Le maioliche che adornano ogni angolo, regalando una sensazione di essere in una galleria d’arte all’aperto.
Borgo Parrini non è solo arte, è una perla del turismo siciliano. La sua posizione strategica permette di visitare alcune delle mete più amate della Sicilia occidentale. In meno di mezz’ora d’auto si raggiungono anche da Trapani, le splendide spiagge di San Vito Lo Capo e la Riserva Naturale dello Zingaro.
Sicilia – Una nuova ondata di maltempo colpirà l’Isola domani e questo dopo una settimana di vento e pioggia. In questo momento la Sicilia è l’unica regione italiana nella morsa dei temporali, perché l’anticiclone delle Azzorre continua a portare tempo stabile su gran parte dell’Europa. Il ciclone in seguito interesserà nel weekend gran parte dell’Italia. Si prevedono piogge torrenziali, venti impetuosi anche a 100 km/h che rischiano di provocare disagi significativi, soprattutto tra le province di Catania e Messina e mareggiate. In particolare la protezione civile ha diramato Allerta rossa, dunque livello massimo per maltempo in Sicilia Orientale. Scuole chiuse nelle zone interessate. Allerta arancione nella zona occidentale trapanese compreso.
Molti sindaci della Sicilia orientale come Palazzolo, Buccheri, Siracusa hanno già annunciato l’ordinanza di chiusura delle scuole per venerdì. Anche il sindaco di Catania, Enrico Trantino sottolinea che dopo il bollettino meteo di allerta rossa diramato dalla Protezione Civile per domani, stiamo disponendo la chiusura delle scuole e delle aree pubbliche. Non abbiamo ulteriori poteri di intervento. Ci affidiamo al buon senso di tutti i cittadini e al rispetto delle regole di prudenza.
La protezione civile regionale ha diramato una nota. “Nelle more dell’emanazione dell’Avviso ufficiale per la forte perturbazione in arrivo già dalle prossime ore, più severa sulla Sicilia orientale e meridionale, invito i Sindaci e tutti i responsabili di protezione civile a preparare idoneamente la propria struttura secondo i piani e le procedure di protezione civile che dovrebbero essere aggiornati e adattati alle reali e particolari condizioni locali dei vostri siti e i particolare quelli più a rischio ove gli effetti possono essere ancora più gravi. E secondo le ns circolari emanate ogni fine anno.
Prestate attenzione oltre che alla pioggia, allagamenti, sottopassi, versanti in frana e ruscellamneti anche alle mareggiate, al forte vento e al rischio caduta alberi e pali. Comunicare alla popolazione i corretti comportamenti e Invitare a evitare spostamenti in aree a rischio se non per reale necessità Valutare presidi stradali e attivare la reperibilità dei dipendenti e il volontariato. Mantenere contatti con sale operative”.
Palermo: Diventa realtà il piano di incremento di agenti della polizia penitenziaria previsto dal dipartimento di Roma per la Sicilia prospettato dal provveditore regionale delle carceri. Per tutta la Sicilia quindi arriveranno 138 unità. Per Gioacchino Veneziano, segretario regionale della Uilpa:
“Una goccia in un oceano. Non abbiamo approvato la ripartizione perché non compensa nemmeno i pensionati e i cambi di ruolo”. E poi continua: “stiamo parlando di appena 138 unità da distribuire in tutta la regione rispetto ad una carenza di 1.000 unità, rapportato ad un indice di sovraffollamento di detenuti pari al 120%, fermo restando che nell’anno andranno in pensione oltre 80 poliziotti e altri 100 transiteranno in altri ruoli, quindi il dato sarà addirittura in negativo”.
“Bisogna dire con chiarezza che le piante organiche sono da sempre inattendibili – dice il sindacalista della Uil di settore in Sicilia – perché è necessario rideterminali negli istituti dove si è avuto l’aumento di capienza detentiva, tra cui Palermo Pagliarelli, Caltagirone,Trapani, Siracusa, unitamente al dato dei pensionamenti del sovraffollamento e della condizione strutturale, sommato ai molteplici impieghi dei poliziotti penitenziari accresciuti negli anni”. “Comunque anche il Provveditore Regionale – conclude il Segretario Generale UilPa Polizia Penitenziaria in Sicilia Gioacchino Veneziano – ha comunicato al DAP che con tale assegnazione non potranno essere risolte le criticità che si registrano in tutta la regione , ragion per cui come sigla lo invitiamo a prendere atto di questa situazione, salvaguardando la Polizia Penitenziaria sia dagli eventi critici generati da immani carichi di lavoro e stress operativo, che determinano anche procedimenti disciplinari molte volte generati da queste condizioni lavorative”.