L’ultima gara della 19ª giornata di Serie A vede la Trapani Shark affrontare la Vanoli Basket Cremona al PalaRadi. Dopo la sconfitta di Trento, i granata cercano riscatto prima della sosta per la Coppa Italia e le qualificazioni FIBA.
Non basta il cuore alla Trapani Shark, che esce a testa alta dal PalaRadi dopo una battaglia intensa contro la Vanoli Cremona. I granata partono bene, tengono testa agli avversari per gran parte del match, ma nell’ultimo quarto subiscono il break decisivo. Ora testa alla sosta, con la voglia di ripartire più forti.
Cremona parte con il piede sull’acceleratore, ma Trapani non si fa sorprendere. Dopo il 5-0 iniziale, Alibegovic e Petrucelli guidano la rimonta granata, che mette la testa avanti con Pleiss e Robinson. La difesa regge bene, e il contropiede di Yeboah regala il massimo vantaggio (19-25). Nel finale, due liberi di Zampini chiudono il primo quarto con i nostri avanti di quattro.
Trapani rientra con il piede giusto: break di 5-0 con Horton e Petrucelli per il +9 (21-30). La Vanoli, però, non molla e trova punti preziosi con Nikolic e Lacey, impattando sul 34-34. La partita si accende, con continui botta e risposta. Nel finale, Davis e Jones firmano il sorpasso per Cremona, ma Galloway, glaciale dalla lunetta, accorcia le distanze. All’intervallo, Vanoli avanti di 4.
Dopo un avvio a rilento, i granata riprendono ritmo con Galloway e Petrucelli. La difesa alza l’intensità e costringe Cremona a errori pesanti. Davis prova a rispondere con una tripla, ma Horton e Zampini firmano il controsorpasso (57-58). Nel finale, Trapani piazza un altro mini-break e chiude avanti di tre (59-62).
L’ultimo periodo inizia con Horton che stoppa Jones e vola in contropiede, ma dalla lunetta non concretizza. Dreznjak punisce con una tripla del pareggio. Poi Willis e Owens lanciano la fuga di Cremona (69-64). Timeout Repesa. La Shark prova a rientrare con Galloway, ma Davis è una sentenza da tre (74-68). Nel finale, Trapani torna a -5 con un mini-break di 5-0, ma Willis spegne le speranze granata con una bomba pesantissima. Cremona chiude 85-80, nonostante la grande prova della Shark
Vanoli Cremona – Trapani Shark 85-80
Cremona: De Martin ne, Willis 17, Jones 4, Davis 15, Conti ne, Zampini 11, Nikolic 7, Poser 4, Lacey 5, Burns 4, Dreznjak 7, Owens 11. All. Brotto
Trapani: Eboua ne, Notae 4, Horton 12, Robinson 6, Rossato 2, Alibegovic 14, Galloway 13, Petrucelli 16, Yeboah 6, Mollura, Pleiss 5, Gentile 2. All. Repesa
Arbitri: Mark Bartoli di Trieste, Daniele Valleriani di Ferentino, Gianluca Capotorto di Roma
Note: 3000 spettatori. Parziali: 21-25; 27-19; 11-18; 26-18
Cremona – Ultima partita prima della sosta per la Coppa Italia e gli impegni delle Nazionali: la Trapani Shark si prepara a scendere in campo per il posticipo della 19ª giornata di Serie A contro la Vanoli Basket Cremona. L’appuntamento è fissato per stasera, domenica 9 febbraio 2025, alle ore 20:00 al PalaRadi di Cremona.
Per chi non potrà essere sugli spalti, la partita sarà trasmessa in diretta streaming su DAZN ed Eurosport 1.
Il precedente stagionale tra le due squadre sorride alla Shark, che l’1 dicembre 2024, nel corso della 9ª giornata, ha portato a casa una vittoria fondamentale con il punteggio di 79-73 dopo un tempo supplementare. Decisivi furono i canestri di Galloway (17 punti), le prestazioni di Alibegovic (17 punti e 11 rimbalzi) e di Robinson (16 punti e 6 assist), che hanno permesso ai granata di conquistare il successo contro la squadra lombarda.
Dopo la sconfitta contro Trento, la Shark cerca riscatto per mantenere alta la competitività e affrontare con maggiore fiducia il resto della stagione. Una vittoria a Cremona sarebbe un segnale importante per il gruppo e per i tifosi trapanesi, che stanno sostenendo con passione questa nuova avventura nella massima serie.
Trapani, ci siamo: pronti a tifare Shark e spingere la squadra verso un altro grande risultato! al coro di….
Il 2024 è stato indubbiamente l’anno del Trapani e del presidente Valerio Antonini. La squadra siciliana ha infatti raggiunto una storica promozione in Serie A, vincendo la finale contro la Fortitudo Bologna, un risultato che ha acceso l’entusiasmo dei tifosi e sottolineato la determinazione della dirigenza. Successivamente, il Trapani ha confermato il proprio valore con un’ottima prima parte di stagione nella massima serie, grazie anche a una campagna acquisti che ha significativamente rafforzato la compagine siciliana.
Attualmente, il Trapani occupa il secondo posto in classifica, a pari merito con Virtus Bologna e Brescia, ma davanti a queste grazie a una differenza punti superiore (+178). La squadra è dietro soltanto a Trento e davanti a squadre ben più accreditate come l’Olimpia Milano. Il Trapani vanta il miglior attacco della competizione, con una media di 94,6 punti a partita e un offensive rating di 122,4 punti ogni 100 possessi. Inoltre, mantiene un ritmo di gioco elevato (quarto nella lega con una media di 76,6 possessi a partita) e si distingue per la fluidità del gioco offensivo (secondo per assist a partita, con una media di 20,6).
La scelta di affidare la panchina a Jasmin Repeša si sta rivelando vincente. Il tecnico croato è riuscito a creare un’ottima chimica di squadra e, nonostante alcune limitazioni strutturali, il Trapani si conferma una delle neopromosse più forti nella recente storia del basket italiano. Durante l’estate, il club aveva deciso di non confermare Andrea Diana come capo allenatore, nonostante avesse guidato la squadra alla promozione, mantenendolo invece come assistente di Repeša. Una scelta rischiosa, ma finora di successo.
Il presidente Antonini si conferma una figura carismatica e spesso impulsiva, un uomo che ama far parlare di sé. Le sue dichiarazioni post-partita sono ormai una tradizione per il club siciliano. L’apertura del suo profilo X (ex Twitter) ha ulteriormente amplificato la sua presenza pubblica, con critiche agli arbitraggi – come nel caso della partita contro Milano, dove ha richiesto l’introduzione di un VAR a chiamata sul modello del football americano – e commenti su temi di ogni tipo, dagli endorsement politici per Trump ai suoi investimenti economici.
Nonostante le controversie, Antonini ha mantenuto le sue promesse. Ha investito risorse significative nella ristrutturazione del palazzetto dello sport, costruito una squadra di alto livello in Serie A2 e si è presentato all’inizio di questa stagione con ambizioni molto elevate.
Le operazioni di mercato estive, nella maggior parte dei casi, si sono rivelate azzeccate. Justin Robinson si sta affermando come uno dei migliori playmaker della lega, Yeboah è una preziosa pedina difensiva, e John Petrucelli si conferma uno dei migliori italiani della massima serie. L’unico acquisto che finora non ha inciso particolarmente è Tibor Pleiss, il giocatore più esperto arrivato durante l’ultima off-season. Tuttavia, il fatto che una neopromossa sia riuscita a ingaggiare un due volte campione di Eurolega dimostra la validità del progetto dei Sharks.
Guardando al futuro del 2025, il primo obiettivo del Trapani è sicuramente la Coppa Italia di Torino. Il presidente Antonini non ha mai nascosto il desiderio di portare a casa il trofeo e, in una competizione che spesso riserva sorprese – come quella rappresentata dal Napoli nella scorsa stagione – il Trapani si candida a essere un avversario ostico per tutti.
Inoltre, il club punta a ulteriormente rafforzare il roster con un colpo di mercato di grande impatto. Lo stesso Antonini, attraverso i social, ha smentito di aver fatto un’offerta ufficiale a Danilo Gallinari, ma ha confermato contatti esplorativi tra le parti. Tuttavia, il giocatore sembra non essere intenzionato a considerare un ritorno in Italia, sia a Milano che altrove. La possibile partenza di Pleiss, già ipotizzata nelle scorse settimane, potrebbe spingere la dirigenza a intervenire sul reparto lunghi, dove è già arrivato Paul Eboua.
Il vero sogno resta però raggiungere la finale Scudetto, un traguardo che rappresenterebbe un risultato storico per un club siciliano. Con un personaggio come Antonini al timone, ci si può aspettare davvero di tutto. Per il momento, però, il bilancio della sua gestione non può che essere positivo, considerando il punto di partenza del progetto e i progressi fatti in così poco tempo.
Trapani Sharks è una realtà che sta riscrivendo la storia del basket italiano, e il futuro sembra riservare ancora tante emozioni per i tifosi siciliani.
Il successo del Trapani in questa stagione rende la squadra un’interessante opzione per gli appassionati di scommesse sportive. Per chi desidera scommettere sul basket, è importante analizzare i dati statistici delle squadre, come il ritmo di gioco, i punti segnati e la differenza canestri. Il Trapani, con il suo miglior attacco e una solida posizione in classifica, è spesso una scelta vincente nelle partite equilibrate. I casino con pagamento immediato, come indicato su Gamerbrain, rappresentano una soluzione ideale per chi cerca di piazzare e riscuotere velocemente le vincite. Ricorda di considerare i consigli degli esperti e di scommettere sempre in modo responsabile.
Pasquale Marino, allenatore ed ex calciatore di fama nazionale, è una delle figure più rispettate nel panorama calcistico italiano. Originario di Marsala, in provincia di Trapani, Marino è un esempio di come la passione per il calcio e le radici siciliane possano spingere a raggiungere traguardi importanti sia come calciatore che come tecnico. Scopriamo la sua carriera e il legame con la sua terra natale, Marsala, che ha contribuito alla sua crescita professionale.
Pasquale Marino nasce a Marsala, una città ricca di storia e tradizione situata nella splendida provincia di Trapani. È qui che ha mosso i primi passi nel mondo del calcio, coltivando una passione che lo ha portato a diventare uno dei protagonisti del calcio italiano. Sin da giovane, Marino ha mostrato talento, giocando nelle squadre giovanili locali prima di fare il suo debutto professionale in Serie A.
La carriera calcistica di Pasquale Marino ha avuto inizio nella Sampdoria, dove ha fatto il suo ingresso nel calcio professionistico. La sua abilità come centrocampista e la sua visione di gioco lo hanno reso un giocatore importante in squadre di alto livello come Juventus, Napoli, Fiorentina, Sampdoria e Reggiana. Marino ha avuto anche l’onore di vestire la maglia della Nazionale Under-21 Italiana, dove ha mostrato il suo valore anche a livello internazionale.
Il suo percorso da calciatore lo ha visto protagonista in Serie A, dove ha contribuito con prestazioni significative in campionati prestigiosi, diventando un punto di riferimento per le squadre con cui ha giocato.
Dopo il ritiro dal calcio giocato, Pasquale Marino ha intrapreso una brillante carriera da allenatore. Ha guidato diverse squadre di Serie A e Serie B, lasciando un segno indelebile nei club che ha allenato. Le sue esperienze più significative includono le panchine di Catania, Udinese, Parma, Cesena e Siena, dove ha portato avanti il suo stile di gioco offensivo e dinamico.
Uno dei momenti più alti della sua carriera da allenatore è stato alla guida dell’Udinese, dove ha ottenuto ottimi risultati, portando la squadra a competere per le posizioni europee. La sua filosofia di gioco basata sull’attacco e sulla costruzione di una squadra compatta lo ha reso un allenatore apprezzato e riconosciuto a livello nazionale.
Oggi, Pasquale Marino continua a essere un riferimento nel mondo del calcio, ma la sua Sicilia rimane il cuore pulsante della sua carriera. La sua città natale, Marsala, ha contribuito alla formazione di un allenatore che ha saputo trasmettere la passione per il calcio a tutte le squadre che ha guidato. Marino è un esempio di come la determinazione, la cultura e la passione siciliana possano portare a risultati straordinari nel calcio.
Pasquale Marino, da Marsala a Serie A, è la dimostrazione che con impegno e passione si possono raggiungere traguardi importanti. Il suo legame con la sua terra, la Sicilia, è un elemento fondamentale nella sua carriera, che continua ad ispirare giovani talenti in tutta l’isola e non solo. Pasquale Marino è un simbolo del successo siciliano nel calcio italiano, e la sua storia è un esempio per tutti coloro che sognano in grande.
Trapani – Il pivot della Trapani Shark racconta il legame con coach Repesa, l’energia della squadra e il suo amore per la città e i tifosi.
Dopo aver letto l’articolo 5 domande a… Chris Horton: “Amo Trapani e l’atmosfera che si vive qui, ci fidiamo l’uno dell’altro” sul sito ufficiale di legabasket. vi proponiamo sinteticamente quanto ha dichiarato il nostro fantastico pivot:
Dopo una grande prestazione contro Estra Pistoia, Chris Horton ha parlato del segreto del successo della Trapani Shark: fiducia reciproca, gioco di squadra e un attacco ben organizzato che valorizza tutti. Il legame con coach Repesa è solido, con una comunicazione costante che permette alla squadra di esprimersi al meglio.
Horton ha ricordato con orgoglio la promozione in Serie A, sottolineando l’importanza del progetto del presidente Antonini e l’energia speciale di quel gruppo. Oggi, con una maggiore consapevolezza del gioco e una mentalità matura, si sente un leader dentro e fuori dal campo.
Fuori dal parquet, ama il buon cibo, la musica e il relax, godendosi la città e il suo clima straordinario. “A Trapani sto benissimo“, ha concluso, ribadendo il suo entusiasmo per la squadra e la stagione in corso
PALERMO – I sogni dei tifosi rosanero stanno per prendere forma. Joel Pohjanpalo, il “Doge” di Venezia, è a un passo dal vestire la maglia del Palermo. L’attaccante finlandese, protagonista assoluto della promozione in Serie A del club lagunare nella scorsa stagione, ha salutato con le lacrime agli occhi il pubblico dello stadio “Penzo” dopo il derby contro il Verona, terminato 1-1. Un momento carico di emozioni, che ha segnato quello che sembra essere il capitolo finale della sua avventura con l’arancioneroverde.
Pohjanpalo, classe 1994 e originario di Helsinki, è stato un vero trascinatore durante la sua esperienza veneziana. Arrivato in Laguna nel 2022 dal Bayer Leverkusen, ha collezionato 96 presenze e 48 gol tra Serie A e Serie B, dimostrandosi un attaccante completo e determinante. Numeri che non sono passati inosservati al Palermo, deciso a riportare la città ai fasti della massima serie dopo otto anni di assenza.
Il pressing del club rosanero, sostenuto dal City Group, ha convinto il Venezia: l’offerta, che si aggira sui 4 milioni di euro tra parte fissa e bonus, è ormai in fase di definizione. L’ufficialità dell’accordo è attesa a breve, non appena i veneti avranno trovato il sostituto del loro bomber.
L’arrivo di Pohjanpalo potrebbe rappresentare una svolta per la stagione del Palermo, già proiettato verso un futuro ambizioso. I tifosi si preparano ad accogliere a braccia aperte un campione dal cuore grande, pronto a mettere le sue qualità al servizio della maglia rosanero.
Il “Doge” è pronto a cambiare corte: Venezia saluta con gratitudine, Palermo si prepara a scrivere un nuovo capitolo di gloria.
C’era una volta il calcio delle partite alle 15:00, un tempo in cui le emozioni correvano veloci come onde radio su quella magica frequenza, 88.4 FM. Si ascoltavano le partite con l’orecchio incollato alla radiolina o al vecchio stereo di casa, in un silenzio quasi religioso, interrotto solo dai guizzi di gioia o dalle imprecazioni per un gol mancato. Era un rito, semplice e perfetto, che ci faceva sentire parte di qualcosa di più grande, anche se eravamo chiusi in una stanza o seduti in macchina, magari con i vetri appannati dal freddo pungente delle domeniche d’inverno.
Negli anni ’80 e ’90, quelle voci alla radio erano il nostro ponte con i campi di Serie A, raccontati come fossero battaglie epiche. I cronisti, con i loro timbri inconfondibili, ci regalavano immagini nitide anche senza uno schermo. Era come se il pallone rotolasse davvero davanti a noi, tra il fruscio della radiolina e i racconti che si facevano poesia.
E poi, alle 19:00, l’attesa finiva con l’arrivo di “90° Minuto”, una vera istituzione. Conduceva lui, il grande “Bisteccone” Giampiero Galeazzi, con la sua presenza calorosa e rassicurante. Era come ritrovare un amico di famiglia che ci accompagnava attraverso i campi d’Italia, con i suoi racconti vibranti e la sua inimitabile ironia. Bastava un suo sorriso, un suo commento colorito, per farci sentire che eravamo tutti lì, sugli spalti di San Siro, del San Paolo, o del Delle Alpi, condividendo le stesse emozioni.
Porca miseria, ma quanto era bello! Non c’erano streaming, né highlight on demand: c’erano l’attesa, la sorpresa, e quel senso di comunità che il calcio sapeva creare. Quando il fischio finale sanciva la fine della giornata sportiva, ci si sentiva un po’ più vicini, legati da quel filo invisibile fatto di gol, rimonte, e speranze.
E oggi? Oggi il calcio è cambiato, frammentato tra mille orari, mille schermi, e mille distrazioni. Ma chi ha vissuto quegli anni lo sa: le domeniche alle 15:00 non erano solo partite, erano la celebrazione di un modo di vivere il calcio che forse non tornerà più, ma che resterà per sempre nei nostri cuori.
Dusan Vlahovic vive un momento di crisi con la Juventus, finendo ai margini del progetto di Thiago Motta. Il serbo, principale asset della squadra e il giocatore con lo stipendio più alto della Serie A, ha visto ridursi drasticamente il minutaggio nelle ultime partite, con appena 29 minuti giocati contro Milan, Bruges e Napoli. Nonostante i problemi fisici dichiarati, il tecnico sembra preferire altre soluzioni, come l’impiego di Kolo Muani, titolare della nazionale francese, che potrebbe definitivamente relegare Vlahovic in secondo piano.
L’assenza di rinnovo contrattuale e le difficoltà nel recuperare la fiducia del club complicano ulteriormente la situazione, con il rischio di un muro contro muro che potrebbe portare a una cessione svantaggiosa. La Juventus, però, fatica a rinunciare a un centravanti come Vlahovic, la cui presenza in campo migliora notevolmente la media gol della squadra. Tuttavia, il clima interno resta teso, e il futuro del serbo appare sempre più incerto.
Trapani – Niente da fare per il club granata che puntava sull’attaccante perugino Diego Falcinelli. Il giocatore ha infatti detto no al Trapani e rimane allo Spezia, almeno fino a fine stagione. Ad annunciarlo è Valerio Antonini, che aveva cercato di portare l’attaccante a Trapani.
“Falcinelli ha preferito rimanere in Serie B, ero convinto si fosse deciso a venire ma non si può convincere solo con denaro e progetto un ragazzo che vuole giustamente puntare alla serie A con lo Spezia. Peccato”, così ha scritto Antonini sul social X.
A prescindere dagli accordi già presi con lo Spezia, la volontà dell’attaccante è quella di rimanere fino a fine stagione, con il club di Via Melara.
Trapani – “Il procuratore di Sarr che non voglio neanche più nominare ha detto che si è fatto una risata a leggere il mio tweet – si legge sull’account @ValerioAntoPres – Che la mia reazione è sconcertante e che lui aveva valutato solamente la nostra proposta; ebbene pubblico in esclusiva le chat whatsapp in cui questo signore ci aveva anche fatto cercare per prenotare i biglietti aerei da Barcellona a Trapani per il ragazzo nonché fissare le visite mediche a Trapani per martedì, cosa anche ripetuta a me telefonicamente; oltre ad averci fatto spendere di giorni a preparare i contratti. E si permette anche di irridere il Presidente di una squadra. Vergogna assoluta”.
Quindi Dame Sarr resta in blaugrana l’affare va a monte. L’approdo del giovane del Barcellona nella squadra granata, che ha chiuso il girone d’andata del campionato di serie A, al secondo posto, non si fa più. Ma sappiamo che il patron della Trapani Shark Valerio Antonini non se ne starà fermo. Un colpo di mercato che viene solo rinviato.