Cronaca
Siracusa – Vendevano attraverso dirette sui social network e un sito internet prodotti contraffatti (borse, capi di abbigliamento, portafogli e orologi). I tre indagati, due di Siracusa e uno di Catania, sono stati denunciati dalla guardia di finanza di Siracusa per ricettazione e vendita di prodotti contraffatti.
Due di loro , avevano anche indebitamente percepito il reddito di cittadinanza: un contrasto evidente con il tenore di vita riscontrato dagli investigatori, confermato dal sequestro di una Lamborghini Urus del valore di circa 270.000 euro, nella disponibilità di uno di essi. I tre avevano trasformato la villa con piscina di uno di loro in uno showroom clandestino allestito come una boutique.
Sequestrati migliaia di articoli falsi, beni mobili e denaro per circa 300 mila euro, tra cui la fuoriserie. Dalla villa gli indagati trasmettevano in streaming, sulle piattaforme TikTok e Instagram, dirette seguite da centinaia di clienti, durante le quali esibivano la merce.
I tre avevano creato anche un sito internet, con provider statunitense, curato nei minimi dettagli, con gli articoli catalogati per categoria e marchio, accompagnati da fotografie in alta definizione, dall’indicazione del relativo prezzo di vendita e da descrizioni studiate per valorizzarne la qualità. In particolare compariva la dicitura “importazione parallela – qualità AA+ come l’originale”.
Cronaca
Calatanissetta – Denunciati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Caltanissetta al termine di una indagine in materia di spesa pubblica, 74 persone che hanno indebitamente percepito il “Reddito di Cittadinanza” per circa 400 mila euro.
Il servizio nasce da una mirata attività informativa del Gruppo di Gela che ha individuato una platea di soggetti che hanno omesso di dichiarare situazioni soggettive costituenti cause di esclusione dall’accesso alla particolare misura di sostegno.
Partendo da questo, le Fiamme Gialle hanno avviato mirati controlli sulla posizione di circa 100 nuclei familiari, finalizzati alla verifica dei requisiti richiesti dalla specifica normativa.
Le attività investigative hanno consentito di individuare e denunciare alla Procura 74 persone per i quali vale la presunzione di innocenza, residenti principalmente nei comuni di Gela e Niscemi, che hanno richiesto e indebitamente percepito il reddito di cittadinanza.
I controlli hanno permesso di rilevare diverse irregolarità e falsità attestate nelle richieste rivolte all’INPS. In particolare, tra i soggetti denunciati risultano cittadini extracomunitari privi del requisito di permanenza quinquennale nel territorio nazionale, cittadini proprietari di veicoli di “grossa cilindrata” e soggetti con precedenti penali, anche in materia di criminalità organizzata.
Le indagini, che hanno riguardato il monitoraggio di contributi erogati per circa 900 mila euro, si sono concluse con la quantificazione di somme indebitamente percepite per un totale di circa 400 mila euro e la relativa segnalazione all’Istituto Previdenziale preposto all’erogazione del sussidio, che ha provveduto al blocco di ulteriori importi indebitamente richiesti per circa mezzo milione di euro.
Gli odierni risultati testimoniano il costante impegno della Guardia di Finanza a presidio della corretta destinazione delle risorse pubbliche, affinché vengano realmente destinate ai soggetti aventi diritto e utilmente impiegate per contrastare la povertà.
Economia
Roma – L’Inps ha comunicato il calendario per i pagamenti dell’Assegno di inclusione di agosto 2025.
Dal 15 agosto: accredito per i nuovi beneficiari che hanno presentato domanda e firmato il Patto di attivazione digitale.
Entro il 31 agosto: pagamento per chi già percepisce l’Adi da luglio.
L’Assegno di inclusione, attivo dal 1° gennaio 2024, ha sostituito il Reddito di cittadinanza e si richiede online o tramite CAF e patronati.
Consigliamo di rivolgersi sempre ai CAF o ai patronati per assistenza nella domanda e per informazioni aggiornate sui pagamenti
Cronaca
Palermo – Per quasi 6 anni, avrebbe incassato circa 850 mila euro ma avrebbe omesso di fare le dichiarazioni dei redditi nascondendo i suoi guadagni all’Agenzia delle entrate. I finanzieri del Comando provinciale di Palermo hanno eseguito un sequestro beni di oltre 220 mila euro, tra cui Rolex e gioielli in oro, nei confronti del cantante neomelodico palermitano Daniele De Martino “risultato sconosciuto al Fisco – si legge in una nota – e facente parte di un nucleo familiare percettore del reddito di cittadinanza”.
Dopo gli avvisi orari, gli stop ai concerti per le sue canzoni contro collaboratori di giustizia e 41 bis, e le polemiche social finisce sotto inchiesta per evasione fiscale, le fiamme gialle hanno pure scoperto che De Martino è un evasore totale e per un periodo la sua famiglia ha vissuto grazie al Reddito di cittadinanza. In particolare i finanzieri nel corso di una serie di perquisizioni, eseguite tra le province di Palermo e Napoli, hanno scoperto e sequestrati Rolex, preziosi e denaro contante. Il cantante e’ stato oggetto di una ‘complessa verifica fiscale’ eseguita dai finanzieri del Secondo Nucleo Operativo Metropolitano del Gruppo di Palermo con la quale sono stati ricostruiti i redditi conseguiti dall’artista tra il 2016 e il 2022, periodo durante il quale e’ stato anche destinatario di misure di prevenzione personali come il divieto di accompagnarsi a soggetti socialmente pericolosi e del divieto di esibirsi in pubblico.
L’analisi dei profili social del cantante e’ stata utile per la ricostruzione dei compensi percepiti quantificati in quasi 850mila euro in 6 anni di attivita‘. Inoltre per le annualita’ 2018, 2019 e 2021, stante l’entita’ del giro di affari realizzato, l’artista si sarebbe reso responsabile del reato di omessa dichiarazione dei redditi.
I finanzieri approfondendo la posizione del nucleo familiare dell’uomo, hanno constatato che il padre del cantante aveva percepito il reddito di cittadinanza dal 2019 al 2022 beneficiando di sussidi per quasi 40mila euro e indicando in domanda il figlio quale disoccupato. Anche lui e’ stato segnalato all’Autorita’ Giudiziaria palermitana, la quale ha disposto anche nei suoi confronti il sequestro per equivalente dei sussidi illecitamente percepiti.