Palermo
Blitz antimafia a Palermo per la Uilpa:“Imbarazzante il silenzio della politica e dell’amministrazione penitenziaria”
Il segretario regionale della Uilpa Gioacchino Veneziano ci va duro e chiede attenzione per chi lavora nelle carceri
Redazione12 Febbraio 2025 - Cronaca
  • blitz antimafia carceri Palermo Cronaca

    Palermo – Il giorno dopo il maxi blitz antimafia di Palermo che ha portato all’arresto 180 affiliati alle cosche mafiose del palermitano, Gioacchino Veneziano, Segretario generale UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia ci va duro e alza la voce “sulla fragilità del sistema carcerario e sulla mancanza di risposte da parte delle istituzioni”.

    Veneziano, sottolinea come ormai da anni il sindacato denunci le falle del sistema penitenziario, in particolare nei reparti di Alta Sicurezza, senza ricevere risposte adeguate da Politica e Amministrazione carceraria e porta un esempio pratico non solo delle incombenze a cui sono sottoposti gli agenti che prestano servizio nelle carceri, ma soprattutto della sproporzione di operatori rispetto a quelli messi in campo per arrestare i 180 affiliati.

    “La sproporzione tra le forze impiegate nelle operazioni di arresto e quelle destinate alla gestione dei detenuti è impressionante”, afferma Veneziano. E poi prosegue: “Mentre i Carabinieri hanno impiegato oltre 1.000 unità per effettuare i blitz, la Polizia Penitenziaria, con appena 100 agenti, deve sorvegliare oltre 1.200 detenuti in regime di alta sicurezza nelle carceri di Agrigento, Augusta, Caltanissetta, Bicocca Catania, Messina, Pagliarelli Palermo, Siracusa e Trapani. Un divario che, secondo il sindacato, mette a rischio la sicurezza delle strutture e del personale e che evidenzia la mancanza di un’adeguata strategia di gestione del fenomeno mafioso dietro le sbarre”.

    Secondo la UILPA, urge rafforzare le strutture carcerarie con investimenti strutturali e tecnologici, aumentare in modo straordinario gli organici della Polizia Penitenziaria e ripensare la geografia detentiva per evitare falle nel sistema.

    “La lotta alla mafia non può fermarsi solo agli arresti – dice  Veneziano – dopo l’azione della magistratura e delle forze dell’ordine, la battaglia deve continuare anche dentro le carceri. Eppure, il silenzio della politica e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria è sotto gli occhi di tutti”.




  • Palermo
    Catturato detenuto evaso da Villa Sofia
    Gioacchino Veneziano e Domenico Ballotta commentano la cattura
    Redazione30 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Operazione “ Viaggiare Sicuri ” 2025 Cronaca

    Palermo – “Una caccia all’evaso che ha visto un grande gioco di squadra, con l’impegno di polizia penitenziaria, polizia di Stato, carabinieri e anche aiuto delle guardie giurate che vigilano le stazioni”.

    Lo scrivono Gioacchino Veneziano e Domenico Ballotta, rispettivamente segretari generali in Sicilia di Uilpa polizia penitenziaria e Federazione nazionale sicurezza Cisl commentando la cattura dell’evaso dall’ospedale Villa Sofia di Palermo.

    Il giovane detenuto, scrivono, “è stato catturato alle prime luci dell’alba, nei pressi della stazione di San Lorenzo e ora è già rinchiuso nel carcere minorile di via Cilea a Palermo”. E poi continuano: “Bisogna che l’amministrazione penitenziaria a tutti i livelli di responsabilità, coinvolgendo le organizzazioni sindacali di categoria, prenda contatti con le autorità politiche regionali della sanità – aggiungono i sindacalisti – affinché in tutti gli ospedali possano essere dotati di locali idonei per consentire alla polizia penitenziaria di operare in sicurezza, visto che le insidie maggiori avvengono quando si trasportano detenuti negli ospedali, abbassando al massimo i livelli di sicurezza aumentando il rischio di evasioni”.




  • Trapani
    Carcere di Trapani, rinvenuti dalla polizia due smartphone
    Il ritrovamento nel corso di controlli approfonditi nel reparto "Ionio"
    Laura Spanò19 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Carcere di Trapani, rinvenuti dalla polizia due smartphone Cronaca

    Trapani – Controlli serrati sono stati effettuati questa settimana all’interno del carcere Pietro Cerulli di Trapani. Nel corso di una perqusizione effettuata dal personale di polizia in servizio presso la casa circondariale, sono stati rinvenuti e sequestrati due apparati smartphone nell’illecita disponibilità di detenuti che si trovano ristretti nella sezione del circuito ad alta sicurezza “Ionio”. A darne notizia è il segretario provinciale del Sinappe Rocco Parrinello. “Il ritrovamento – dice Parrinello – mette in risalto ancora una volta le straordinarie capacità d’intelligence e d’intervento operativo della polizia penitenziaria, che operano quotidianamente in condizioni rese molto difficili, oltre per la carenza di personale rispetto l’organico previsto, anche per il grave sovraffollamento e le anomalie strutturali”.

    Servono 120 nuove unità:

    Per quanto riguarda la carenza di personale sicuramente nulla potrà cambiare l’arrivo previsto di 9 unità a Trapani, 2 a Favignana e 1 a Castelvetrano. In realtà servono oltre 120 unità di cui sicuramente 80 a Trapani; 30 a Favignana, 10 a Castelvetrano.

    Un controllo sempre più accurato:

    “La professionalità e l’arguzia degli agenti in servizio – dice ancora Parrinello – aiuta certamente a mettere una toppa sulle molteplici falle del sistema, ma rimane il fatto che telefonini, smartphone, sostanze stupefacenti, e più in generale, oggetti non consentiti penetrano ancora oggi all’interno delle carcere. Ciò dimostra ancora una volta come sia sempre più urgente schermare gli istituti penitenziari, per evitare traffici illeciti e problemi di sicurezza legati all’utilizzo illegali dei telefoni”.

    I sindacati:

    Da anni i sindacati chiedono agli uffici competenti di schermare le carceri e di dotare tutti i reparti del corpo di polizia penitenziaria di opportuni sistemi per rendere inattivi l’uso illecito di telefoni cellulari in cella e il sorvolo di droni con materiale vietato e pericoloso. Lo stesso sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove nel corso di un convegno a Palazzo San Macuto a Roma aveva anticipato: «Stiamo valutando la possibilità di schermare gli istituti penitenziari d’Italia, creando delle apposite white list riservate ad esempio ai soli cellulari degli agenti della polizia penitenziaria. È inaccettabile che persino in istituti minorili ci siano delinquenti che raccontano la loro vita carceraria sui cellulari come se fossero dei rapper. Inoltre allo studio del governo c’è una proposta per negare benefici a chi aggredisce uomini della penitenziaria in carcere». La dichiarazione è del febbraio 2024, siamo a gennaio 2025 ma ancora non è stato fatto nulla e all’interno delle carcere continuano ad arrivare di tutto in barba al lavoro quotidiano degli agenti di polizia.




  • Palermo
    Carceri, arrivano 138 unità per la Sicilia
    Per il segretario regionale della Uilpa Veneziano "Una goccia in un oceano"
    Redazione16 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Carcere di Trapani, rinvenuti dalla polizia due smartphone Cronaca

    Palermo:  Diventa realtà il piano di incremento di agenti della polizia penitenziaria previsto dal dipartimento di Roma per la Sicilia prospettato dal provveditore regionale delle carceri. Per tutta la Sicilia quindi arriveranno 138 unità. Per Gioacchino Veneziano, segretario regionale della Uilpa:

    “Una goccia in un oceano”

    “Una goccia in un oceano. Non abbiamo approvato la ripartizione perché non compensa nemmeno i pensionati e i cambi di ruolo”. E poi continua: “stiamo parlando di appena 138 unità da distribuire in tutta la regione rispetto ad una carenza di 1.000 unità, rapportato ad un indice di sovraffollamento di detenuti pari al 120%, fermo restando che nell’anno andranno in pensione oltre 80 poliziotti e altri 100 transiteranno in altri ruoli, quindi il dato sarà addirittura in negativo”.

    L’intervento di Gioacchino Veneziano segretario regionale Uilpa

    “Bisogna dire con chiarezza che le piante organiche sono da sempre inattendibili – dice il sindacalista della Uil di settore in Sicilia – perché è necessario rideterminali negli istituti dove si è avuto l’aumento di capienza detentiva, tra cui Palermo Pagliarelli, Caltagirone,Trapani, Siracusa, unitamente al dato dei pensionamenti del sovraffollamento e della condizione strutturale, sommato ai molteplici impieghi dei poliziotti penitenziari accresciuti negli anni”. “Comunque anche il Provveditore Regionale – conclude il Segretario Generale UilPa Polizia Penitenziaria in Sicilia Gioacchino Veneziano – ha comunicato al DAP che con tale assegnazione non potranno essere risolte le criticità che si registrano in tutta la regione , ragion per cui come sigla lo invitiamo a prendere atto di questa situazione, salvaguardando la Polizia Penitenziaria sia dagli eventi critici generati da immani carichi di lavoro e stress operativo, che determinano anche procedimenti disciplinari molte volte generati da queste condizioni lavorative”.




  • Altre Notizie
  • Altre Notizie di Cronaca
    Trapani sicurezza pubblica controlli.
    Redazione
    Castelvetrano tentato omicidio fermo.
    Redazione
    auto su folla a monaco di baviera - Foto AGI
    Redazione
    Papania e Perricone
    Redazione
    Redazione
    "Incidente lavoro Francis Paulet"
    Redazione
    Redazione
    Redazione
    Laura Spanò
    questore
    Redazione
    Redazione
    Redazione