Trapani – In questa calda primavera del 2025 tiene banco oltre che con il fiato sospeso la vicenda che coinvolge Massimo Cellino, Presidente del Brescia Calcio, vicenda che lega quella città, alla città Trapani. Ma andiamo per ordine.
Dalle notizie di questi giorni il club lombardo si era rivolto al Gruppo Alfieri SPV per regolarizzare i versamenti fiscali di febbraio tramite compravendita di crediti d’imposta. Gli stipendi dei giocatori sono stati effettivamente pagati, ma qualcosa – nei numeri o nei meccanismi – non ha funzionato. L’errore si è ripetuto ad aprile. Il Brescia Calcio, aveva interpellato il Gruppo Alfieri Spv, per il versamento di contributi attraverso la compravendita di crediti di imposta per essere in regola con i pagamenti Inps e Irpef del 17 febbraio. Grazie a questa pratica (legale) gli stipendi del Brescia sono stati pagati sia a febbraio sia ad aprile (dove sarebbe commesso lo stesso errore, con una penalizzazione valida per il prossimo anno). A completare il quadro l’addio del direttore generale Luigi Micheli, ora in causa con il presidente Cellino, e le dichiarazioni di quest’ultimo, che punta il dito contro il proprio commercialista. Cellino ora ha querelato l’amministratore Alfieri. Ma da chi è stato indirizzato su questa neonata società?
Il 25enne Gianluca Alfieri, di Atripalda – Avellino, riporta alla mente un altro personaggio di Avellino che al Trapani avrebbe portato solo guai grandi. E qui si dovrebbe fare un salto quanto meno dalla sedia. Chi ha buona memoria ricorda cosa lega di tragico Trapani ad Avellino anche in quel caso si trattava di un rampante imprenditore con molto fiuto per gli affari e molto intuito, anche quello molto giovane.
A raccontare chi è Gianluca Alfieri per prima sono stati i colleghi della testata “corriere del mezzogiorno” – che hanno fatto una disamina puntuale sul giovane imprenditore rampante che ha truffato due club storici italiani. Un lavoro interessante che in parte riportiamo a margine di quanto sta accadendo nei due club e che stanno creando davvero un clima incandescente, in due città la prima Brescia la seconda Trapani. https://salerno.corriere.it
A leggere i molteplici siti che si stanno occupando della vicenda, ma anche il profilo social di questo rampante e geniale imprenditore, Gianluca Alfieri, 25enne irpino finito al centro del caso Brescia e Trapani: amministra due società, ha la terza media e la famiglia vive in un prefabbricato. Padre operaio e mamma casalinga, vivono in un prefabbricato post sisma del 1980 donato dall’Austria a Serino. Controlla il Gruppo Alfieri Spv e la Stellanto (quest’ultima con capitale di 700mila euro ma che risulta inattiva).
Alfieri è nato nel 2000 ad Atripalda (Avellino) lui stesso sostiene di avere solo un diploma di scuola media inferiore. Quindi nessuna esperienza scolastica o universitaria in materie finanziarie. Ma se a Milano in via Montenapoleone 8, indirizzo delle due società, di cui è amministratore unico, non lo hanno mai visto, nel suo paese, Serino, comune in provinciadi Avellino, lo conoscono bene. E’ dotato di fiuto, molto intuitivo e scaltro, non avrebbe però le competenze secondo i suoi concittadini per mettere in piedi un giro d’affari così importante.
Sul suo profilo social, dichiara di essere in possesso solo del diploma di terza media conseguito alla scuola Solimena di Serino, un titolo di studio che stride con la grande competenza finanziaria con cui sarebbe stata messa in atto la presunta truffa ai danni del Brescia calcio ed ora anche del Trapani calcio e basket. Nel suo paese la voce che circola è che sia diventato il prestanome di un sistema molto più grande di lui.
Il Gruppo Alfieri Spv, ha sede nella prestigiosa via Monte Napoleone a Milano, nel palazzo si dice più caro al mondo, che ospita famosi marchi della moda e studi di professionisti: Kering (proprietaria di Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga) un anno fa l’ha rilevato dal fondo Blackstone per 1,3 miliardi, 110 mila euro a metro quadro. Quella del Gruppo Alfieri è una «srl» con soli 25 mila euro di capitale sociale ed operativa solo da 7 mesi. Capite bene solo 7 mesi.
Da una visura della Camera di Commercio di Milano la srl in questione ha come mission la «realizzazione di una o più operazioni di cartolarizzazione dei crediti ai sensi della legge 30 aprile 1999 n. 130, «mediante l’acquisizione a titolo oneroso di crediti pecuniari sia esistenti che futuri». Nell’ambito delle singole operazioni di cartolarizzazione «la società può costituire una o più società veicolo d’appoggio», «avente come compito esclusivo acquisire, gestire e valorizzare i beni mobili e immobili registrati nonché gli altri beni e diritti concessi o costituiti in qualunque forma, a garanzia dei crediti oggetto di cartolarizzazione».
Gianluca Alfieri è amministratore anche della Stellato Srl con sede nello stesso palazzo, operativa solo da metà novembre 2024 e registrata dal notaio Leonardo Baldari ad Avellino. Offre di tutto: servizi di somministrazione lavoro, consulenza informatica (compresa la progettazione di reti internet), servizi di pulizia, trasporto persone e merci, gestione di call center, costruzioni edilizie, consulenza alla pubblica amministrazione e addirittura la redazione di testi scientifici. Ha un capitale sociale di 700mila euro. E risulta inattiva.