HandballERICE – Buona la prima per la Handball Erice, che supera con autorità le lussemburghesi della Kaerjeng nella gara d’andata del terzo turno di EFH European Cup, imponendosi 36-13 al termine di una prova solida e brillante.
Le Arpie, oggi in maglia rosa, hanno imposto fin dall’inizio un ritmo alto e una difesa aggressiva, trovando continuità nel contropiede e nella costruzione offensiva. Dopo il vantaggio iniziale firmato da Gandulfo e Pessoa, la formazione allenata da Bruno Tronelli ha progressivamente allungato fino al +9 con cui si è chiuso il primo tempo (19-10).
Nella ripresa Erice ha dilagato grazie alle reti di Sablic, Tarbuch e Manojlovic, mentre la Kaerjeng non è riuscita a trovare contromisure efficaci. Il risultato finale, 36-13, fotografa un dominio netto e una crescita evidente del gruppo siciliano, che domenica (ore 18.00, PalaCardella) affronterà la gara di ritorno con fiducia e concentrazione.
Nel dopopartita, Gabriela Pessoa ha sottolineato l’importanza del lavoro difensivo e della solidità del gruppo:
“Stiamo lavorando molto bene, soprattutto in difesa, dove siamo diventate più solide e reattive. Anche il contropiede sta funzionando meglio, ed è una delle nostre armi principali. […] La partita di domenica sarà decisiva e dobbiamo entrare in campo con la giusta concentrazione”.
Per le neroverdi, un successo che vale entusiasmo e convinzione nel percorso europeo.
HandballErice, le Arpie volano ancora: travolto Leno 37-20
Erice – È un sabato di festa per l’AC Life Style Handball Erice, che davanti al proprio pubblico gioca una partita perfetta e travolge l’Handball Leno con un eloquente 37-20. Le ragazze di Cristina Cabeza Gutiérrez mostrano tutta la loro forza e maturità: concentrazione altissima, ritmo costante e una coralità che incanta.
Le Arpie partono fortissimo. Dopo pochi minuti, Alexandra Severin prende in mano la gara: tiri potenti, movimenti rapidi, carisma da leader. Dietro di lei, Cabral Barbosa e Zizzo si inseriscono con precisione, firmando un primo break che costringe il tecnico ospite Britos a chiedere time-out. Ma Erice è già in fuga.
Ogni pallone recuperato diventa un contropiede, ogni azione un’occasione per colpire. Le padrone di casa giocano con intelligenza e pazienza, costruendo con ordine fino al 19-10 che chiude il primo tempo tra gli applausi del PalaCardella.
Nella ripresa, la squadra non si limita a gestire: accelera ancora. Il parziale di 3-0 apre la seconda metà e mette subito la partita in cassaforte. Manojlovic, Losio, Dalle Crode e ancora Severin alimentano un gioco corale che entusiasma. Anche quando Ateba prova a scuotere Leno, Erice risponde colpo su colpo, fino al sigillo finale di Alessia Zizzo, che con una tripletta chiude i conti sul 37-20.
«Abbiamo iniziato con la giusta energia e si è visto – racconta Alessia Zizzo, raggiante a fine gara –. Questa intensità ci ha permesso di fare la differenza. Oggi abbiamo espresso una coesione profonda, ognuna di noi ha dato tutto per la squadra. Sono orgogliosa di far parte di questo gruppo».
Poi un pensiero speciale per la compagna Chiara Priolo, ferma per infortunio: «Le mando un grande in bocca al lupo. Sappiamo che tornerà presto e più forte di prima».
L’Erice di oggi è molto più di una squadra vincente: è un gruppo che sa divertirsi, sostenersi e crescere insieme. La mano di coach Cabeza Gutiérrez si nota in ogni dettaglio — dai movimenti difensivi alla costruzione del gioco, fino alla gestione dei ritmi. Una squadra solida e lucida, che ha imparato a non abbassare mai la guardia.
Le Arpie si godono il momento ma guardano già avanti: sabato 25 ottobre le aspetta la trasferta più difficile, quella contro Salerno, valida per la sesta giornata di campionato. Una sfida che dirà molto sulle ambizioni stagionali di un gruppo che, ormai, non sorprende più: convince.
HandballErice – Le “Arpie” tornano a far vibrare il PalaCardella. L’AC Life Style Handball Erice firma un’altra vittoria importante, battendo il Mestrino 24 a 15 e confermandosi tra le squadre più in forma del campionato. Una partita cominciata in salita, ma chiusa con la grinta e la lucidità che ormai contraddistinguono le ragazze di Cristina Cabeza Gutiérrez.
L’avvio è equilibrato. Erice parte bene (4-2), ma il Mestrino rallenta il gioco e trova il modo di ribaltare il punteggio sul 4-5. Le avversarie, pazienti e ordinate, sembrano riuscire a tenere le Arpie a bada. Ma la risposta di coach Cabeza è immediata: un cambio totale di sestetto che trasforma l’inerzia del match. In pochi minuti Erice si ritrova, accelera, e chiude il primo tempo avanti 13-10, spinta da una scatenata Martinez Bizzotto e dai colpi di Sablic.
Nel secondo tempo le Arpie si accendono davvero. Alexandra Severin piazza tre reti di potenza, Pessoa realizza un rigore con freddezza e la difesa diventa un muro. Il PalaCardella esplode sul 20-12, e la sensazione è quella di una squadra finalmente libera di esprimersi. Manojlovic firma il +8 finale che chiude la gara e fa partire l’applauso del pubblico.
Nel dopo partita, Alexandra Severin – una delle protagoniste del match – ha raccontato il suo punto di vista con sincerità:
“Siamo felici per la vittoria, ma possiamo fare di più. Abbiamo tanti schemi da migliorare, e questa settimana, così intensa, richiede concentrazione massima. Dobbiamo difendere meglio e sfruttare ogni contropiede. Siamo sulla strada giusta, ma vogliamo crescere ancora.”
La sensazione è che Erice abbia trovato una nuova consapevolezza. La squadra ha imparato a soffrire, a reagire, a cambiare pelle durante la partita. Una compattezza che parte dalla panchina e arriva fino agli spalti, dove il tifo delle “Arpie” non si spegne mai.
Con questa vittoria, le Arpie salgono a 8 punti, in vetta insieme a Jomi Salerno e Brixen Südtirol. Un risultato che conferma la solidità del gruppo e la bontà del lavoro di Cristina Cabeza Gutiérrez.
Sabato 11 ottobre alle ore 18, al PalaCardella, arriverà Leno per la quinta giornata di campionato. Un’altra sfida da vivere col cuore, in casa, dove le Arpie si sentono davvero invincibili.
HandballERICE, 7 ottobre 2025 — Le Arpie tornano a casa. Domani pomeriggio, alle ore 18, il PalaCardella riaprirà le porte per accogliere la AC Life Style Handball Erice, impegnata nel recupero della terza giornata di Serie A1 contro la Ali Best Espresso Mestrino. Un appuntamento importante, che arriva nel cuore di una settimana intensa per la formazione di Cristina Cabeza Gutiérrez, attesa da tre partite in appena sette giorni.
Le ragazze ericine hanno iniziato il mini tour de force con una bella vittoria in trasferta, che ha riportato entusiasmo e fiducia. Ora, davanti al pubblico di casa, vogliono dare continuità al buon momento.
«È una settimana molto impegnativa — ha raccontato l’assistant coach Bruno Tronelli — ma anche stimolante. La prima gara l’abbiamo vinta fuori casa e questo ci dà fiducia. Contro Mestrino, squadra neopromossa, ci aspetta un match da affrontare con concentrazione e intensità. Poi penseremo a Leno, che sta crescendo e sarà un’altra sfida importante. Ho piena fiducia nel gruppo e nel lavoro che stiamo portando avanti con la coach Cabeza Gutiérrez. Sono certo che sarà una grande settimana».
La classifica parla chiaro: Jomi Salerno e Brixen Sudtirol sono in testa con 8 punti, ma Erice, con una gara in meno, può avvicinarsi alla vetta. Il gruppo, solido e affiatato, si presenta al completo.
Convocate: Dagui Assana, Bernabei, Cozzi, Dalle Crode, De Marinis, Di Prisco, Do Nascimento, Fanton, Gandulfo, Iacovello, Losio, Manojlovic, Martinez Bizzotto, Nilsen, Pessoa, Severin, Tarbuch, Trayan, Zizzo.
Dirigeranno l’incontro gli arbitri Nunzio Bertino e Sergio Bozzanga, mentre il commissario sarà Giuseppe Cosenza.
Il pubblico di Erice si prepara a sostenere la squadra come nelle grandi occasioni. L’atmosfera del Pino Cardella, già elettrica nelle prime uscite stagionali, sarà come sempre un valore aggiunto.
Per chi non potrà esserci, la partita sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube Pallamano TV (a partire dalle 17.50) e seguita in tempo reale sulla pagina Facebook ufficiale Handball Erice.
Appena il tempo di rifiatare, e sabato 11 ottobre, ancora alle ore 18, le Arpie ospiteranno Leno per la quinta giornata di campionato. Un altro test di carattere, con l’obiettivo di restare nel gruppo di testa e confermare il valore di una squadra che sogna in grande.
Handballdi Redazione
Erice – Una serata da incorniciare al PalaCardella. La AC Life Style Handball Erice ha bagnato il suo debutto stagionale in Europe Cup con una vittoria roboante: 46-25 contro le serbe dello ŽRK Železničar Indija. Un risultato che parla chiaro e che riempie di entusiasmo il pubblico, accorso a spingere le neroverdi (stavolta in maglia nerogranata) verso il primo passo europeo.
Le Arpie sono partite con il piede giusto: intensità, difesa aggressiva e tanta concretezza in attacco. Dalle Crode e Do Nascimento hanno acceso la miccia, Zizzo ha preso per mano la squadra e il primo tempo si è chiuso già sul 21-14.
Nella ripresa non c’è stata storia: ritmo alto, contropiedi fulminanti e gol distribuiti in tutto il roster. Zizzo (9 reti) e Do Nascimento (7) le migliori marcatrici, ma la vera notizia è che tutte le giocatrici sono andate a segno, segno di un gruppo coeso e in crescita. Il tabellone finale, 46-25, ha fatto esplodere la festa sugli spalti.
A fine partita l’allenatrice Cristina Cabeza Gutiérrez ha sorriso:
«È stata una gara veloce e intensa. Sono contenta perché stiamo crescendo, passo dopo passo, e ho potuto dare spazio a tutte. Domenica ci aspetta un’altra battaglia: servirà rispetto per l’avversario e la stessa concentrazione di oggi».
Il prossimo appuntamento è già fissato: domenica 28 settembre, sempre al PalaCardella, alle 18.30. Erice parte da un vantaggio rassicurante, ma la voglia è quella di confermare la propria forza e continuare il cammino europeo.
HandballLe Arpie non si fermano: sabato inizia il campionato al PalaCardella
Dopo la gioia della Supercoppa, Erice torna a colorarsi di verde: alle 18 arriva la neopromossa Nuoro.
Erice – C’è ancora negli occhi l’immagine della coppa alzata al cielo, del PalaCardella pieno, delle ragazze che hanno lottato su ogni pallone. Ma in casa AC Life Style Handball Erice non c’è tempo di fermarsi: sabato 6 settembre inizia il campionato e le Arpie saranno di nuovo in campo, davanti al proprio pubblico, contro la Germancar Nuoro. Fischio d’inizio alle 18.
La festa è durata poco: già da stamattina le ragazze sono tornate in palestra. Cristina Cabeza Gutiérrez ha preparato un programma intenso, tra doppie sedute e lavoro fisico, perché il debutto in A1 non si può sbagliare. A Erice l’aria è quella delle grandi occasioni: la Supercoppa ha dato fiducia, ma adesso comincia la vera battaglia.
«È stata una vittoria del gruppo – ha detto il coach – e adesso dobbiamo continuare su questa strada. Sabato non sarà una partita facile, servirà massima concentrazione per tutti i 60 minuti. Ringrazio i tifosi che ci hanno sostenuto: questa vittoria è per loro. Adesso chiediamo di starci vicino per tutta la stagione».
La Serie A1 quest’anno cambia volto: 12 squadre, playoff allargati a otto formazioni, retrocessioni e playout da brividi. Per le Arpie sarà una lunga cavalcata, da settembre a maggio, con sfide che già scaldano i cuori: Salerno, Brixen, Ferrara… nomi che a Erice ormai non fanno paura, ma danno solo voglia di combattere.
Il ritorno scatterà il 13 dicembre da Nuoro e si chiuderà il 4 aprile al PalaCardella contro Ferrara.
Sabato si riparte, e lo si fa da casa nostra, dal PalaCardella, dove il verde non è solo un colore ma un sentimento. In tribuna non ci saranno solo gli ericini: a sostenere le ragazze ci saranno i trapanesi e tanti appassionati arrivati da tutta la Sicilia. Perché le Arpie sono diventate un orgoglio collettivo, capace di far battere il cuore a chi ama lo sport vero, quello fatto di sacrificio, passione e identità.
HandballAl PalaCardella il primo trofeo della stagione: attesa per il ritorno di Marianela Tarbuch
ERICE (TRAPANI) – Adesso si fa sul serio. Dopo settimane di allenamenti, viaggi e tornei, le Arpie guardano negli occhi il loro primo grande traguardo: la Supercoppa italiana. Sabato 30 agosto, alle 18, il PalaCardella si trasformerà in una bolgia per la finale contro la Jomi Salerno, rivale storica e avversaria di mille battaglie.
La squadra arriva a questo appuntamento con il morale alto. In Francia hanno affrontato tre test impegnativi, poi è arrivato il successo nel torneo di Nuoro, che ha restituito fiducia e confermato il valore del gruppo. A premiare il lavoro non sono mancate le soddisfazioni individuali: Sara Sabic eletta miglior terzino sinistro, Alexandrina Cabral Barbosa miglior terzino destro, Valentina Bizzotto miglior pivot e Maryia Trayan miglior portiere. Segnali chiari che le Arpie ci sono, pronte a graffiare.
La notizia che ha acceso ulteriormente l’entusiasmo è il ritorno in campo di Marianela Tarbuch. Il pivot argentino, dopo una pausa, ha deciso di riabbracciare i colori granata. Le sue parole raccontano tutta la voglia di ricominciare:
“Sono felicissima di tornare. Ho ricevuto tantissimi messaggi dai tifosi e dalle compagne, e sento che questo affetto mi darà ancora più forza sabato. Sarà una partita durissima, ma anche la nostra prima rivincita. Credo tanto in questa squadra e nella sua resilienza”.
Il programma settimanale è scandito da sedute fisiche e tecniche, ma il pensiero di tutte vola già a sabato. Al PalaCardella ci sarà il calore di Erice, con i tifosi pronti a colorare le tribune e a spingere le Arpie verso il sogno di alzare al cielo il primo trofeo del 2025/2026.
HandballErice – Se il buongiorno si vede dal mattino, l’AC Life Style Handball Erice ha appena messo a segno un colpo che sa di visione. Patricio Ansaldi, ex ala destra della Nazionale cilena e autentico pioniere della pallamano sudamericana in Europa, è il nuovo team manager della squadra. Un nome che basta a raccontare una storia. Anzi, più di una.
Chi lo conosce bene, lo chiama ancora “Pato Martinez”. Ma da oggi, per tutti a Erice, sarà semplicemente il nuovo volto dirigenziale di un progetto che punta in alto.
Classe 1979, nato a Viña del Mar, Ansaldi è stato il primo giocatore cileno a spingersi nei campionati europei di club. Correva l’anno 1999: mentre il mondo scopriva Napster e si preparava al Millennium Bug, lui volava in Spagna, poi in Austria e Romania, portando con sé una fame di gioco e di riscatto rara.
Ha indossato casacche importanti: Balonmano Huesca, Cangas, Spigo Westwien a Vienna (dove fu premiato come miglior straniero e miglior ala destra della lega), e infine il CS Minaur Baia Mare, dove chiuse la carriera alzando la coppa di campione di Romania. Non male, come ultimo giro di pista.
Ma Ansaldi è stato anche qualcosa di più: il simbolo di un Cile che sognava in grande, autore del primo gol nella storia della nazionale ai Mondiali, contro la Svezia nel 2011. Due bronzi ai Panamericani (2010 e 2011), e una voglia di mettersi in gioco che, a quanto pare, non si è mai spenta.
Il suo ingresso arriva mentre la squadra è nel pieno della preparazione estiva, al PalaCardella. Terza settimana di lavoro, doppie sedute, fatica e sorrisi. La guida tecnica è temporaneamente nelle mani dell’assistant coach Bruno Tronelli e del preparatore Narkis Arrondo, in attesa del rientro dell’allenatrice Cristina Cabeza Gutiérrez, attualmente impegnata con la Nazionale Under 19 femminile spagnola.
Il clima è di quelli che si respirano solo nelle squadre che vogliono davvero diventare qualcosa di più. Lo conferma anche Alexandrina Cabral Barbosa, centrale portoghese dal carisma naturale:
“La preparazione sta andando molto bene. Dopo due settimane intense, il gruppo risponde con voglia e disciplina. Ci stiamo lavorando dentro, giorno per giorno. E il clima nello spogliatoio è quello giusto: sereno, ma affamato.”
Il ruolo di team manager, per uno come Ansaldi, non è solo logistica o organizzazione. È cura del dettaglio, è visione a lungo termine, è saper leggere tra le righe. Il campo lo conosce centimetro per centimetro, e adesso tocca a lui trasmettere quell’esperienza a chi ne ha più bisogno: il gruppo, le ragazze, lo staff.
Dall’altra parte del mondo al cuore di Erice. Dalla maglia sudata di un’ala destra a quella, invisibile ma pesante, di dirigente.
Benvenuto, Pato. La Sicilia ti guarda.
HandballErice – Un pareggio che lascia tutto aperto e che, forse, scontenta tutti. Nella bolgia del PalaCardella, gremito e incandescente come raramente accade, le Arpie dell’AC Life Style Handball Erice e le campionesse della Jomi Salerno danno vita a una battaglia sportiva da ricordare. Finisce 28-28, dopo 60 minuti vissuti col fiato sospeso e il cuore in apnea. Adesso, per sapere chi salirà sul trono d’Italia, bisognerà aspettare Gara 2. E stavolta si giocherà in casa delle campane.

Salerno arriva in Sicilia poche ore prima del match, giusto il tempo per scaldare i muscoli e gettarsi nella mischia. E lo fa subito a testa alta: 0-1, 1-3, con la difesa alta e un attacco ficcante. Ma Erice non ci sta. A prendersi la scena è Laeticia Ateba, che segna e trascina come una veterana: suo il 3-3, suoi tanti dei gol che tengono in vita le Arpie. Si lotta su ogni pallone, si segna e si sbaglia, si soffre e si esulta. Il primo tempo va via così, tra botta e risposta continui, fino al sorpasso ospite: 14-15 all’intervallo.
Nel secondo tempo la partita si accende ancor di più. Salerno prova a fuggire sul +3 (24-27), sfruttando anche un rigore sbagliato da Rossomando che avrebbe potuto tagliare le gambe alle padrone di casa. Ma Erice non molla. Ateba è una furia, Cabral Barbosa inventa una giocata da applausi e a 36 secondi dalla fine arriva il rigore che può cambiare tutto: ancora Ateba, ancora gol. È 28-28. Il PalaCardella esplode. Ma il verdetto, stavolta, non arriva.

Una vera sfida nella sfida tra due regine del gol. Da una parte Laeticia Ateba, 14 centri e una leadership che contagia tutta la squadra. Dall’altra una glaciale Petra Woller, che ne infila 8 e guida Salerno con esperienza. Ottima anche la prestazione di Rossomando (7 reti) e Cabral Barbosa (4), mentre per le Arpie si fanno notare Eghianruwa e la portiera Pinto Pereira, autrice di interventi chiave nei momenti più delicati.
Adesso la serie si sposta a Salerno. Sabato 24 maggio, alle ore 19, si gioca Gara 2. Chi vince sarà campione d’Italia. Solo un altro pareggio porterà le squadre a giocarsi tutto nella “bella”, fissata per mercoledì 28 maggio di nuovo a Erice. Dopo lo spettacolo di oggi, una cosa è certa: sarà ancora battaglia vera. E nessuno potrà sentirsi al sicuro.
Handball🏆 Finale Scudetto A1 – Gara 1 in corso!
📍 Erice – PalaCardella
🔴 LIVE: AC Life Style Handball Erice vs Jomi Salerno
📺 Diretta su RaiSport +HD
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Le Arpie inseguono il sogno tricolore davanti a un palazzetto gremito. Tifo alle stelle e partita combattutissima. Segui l’emozione in diretta!
