Palermo
Rapporto Inail, aumentano i morti sul lavoro in Sicilia
Luisella Lionti (Uil): “Una escalation inquietante, nell’inerzia della politica”
Redazione6 Giugno 2025 - Attualità



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    Palermo – “La Sicilia tra le regioni italiane è seconda soltanto al Veneto, stando al Rapporto Inail, per aumento di incidenti mortali sul lavoro. Sono stati 22 nel primo quadrimestre di quest’anno, mentre erano stati 13 nello stesso periodo del 2024. Una escalation inquietante, nell’inerzia della politica alla quale continuiamo inutilmente a chiedere più ispettori e più controlli, prevenzione seria e formazione vera, oltre all’introduzione del reato di omicidio sul lavoro nel Codice penale”.
    Lo afferma la segretaria generale della Uil Sicilia, Luisella Lionti, commentando i dati della relazione periodica Inail.

    L’esponente sindacale aggiunge: “Di fronte a numeri che fanno paura, servirebbero risposte concrete che non arrivano. A far scattare non soltanto reazioni di facciata, ma soprattutto interventi e misure efficaci dovrebbero essere anche i 6967 casi di infortuni registrati nella nostra regione, poco meno del periodo gennaio-aprile 2024 quando erano stati 7028”.

    “La nostra campagna della vita – conclude Luisella Lionti – si chiama #Zeromortisullavoro e l’ha lanciata la Uil con il suo leader nazionale PierPaolo Bombardieri per rivendicare, nel nome delle vittime di questa strage quotidiana e delle loro famiglie, investimenti sulla sicurezza. E sottolineiamo: investimenti! Non ne possiamo più di vedere lacrime di coccodrillo e sentire frasi di circostanza a ogni tragedia che si verifica nelle fabbriche, nei campi, nei cantieri. Tragedie che avvengono sempre più spesso, come testimonia non solo il dato siciliano ma anche quello nazionale con 286 denunce di infortunio con esito mortale registrate nei primi quattro mesi del 2025. Ben 21 in più rispetto al 2024”.





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