Trapani
Morte sul lavoro a Castellammare del Golfo, Pm chiede due condanne ed una assoluzione
Il fratello della vittima coinvolto nello stesso incidente rimase paralizzato
Redazione29 Gennaio 2025 - Cronaca
  • "Incidente lavoro Francis Paulet" Cronaca

    Trapani – Per la morte di Francis Paulet, operaio di 36 anni deceduto in un incidente sul lavoro nell’estate del 2018 a Castellammare del Golfo, il Pm ha chiesto due condanne e un’assoluzione per i tre imputati. Si tratta di Giovanni Renda e Pietro Agnello operai. Il pm ha chiesto invece l’assoluzione per Giovanni Safina, committente dei lavori, e proprietario della villa dove avvenne l’incidente.

    Il decesso e la causa

    Paulet morì sul colpo, dopo essere stato colpito da un braccio meccanico che si staccò da un’autopompa, mentre lavorava in contrada Costalarga a Castellammare del Golfo. L’incidente causò la morte Francis Paulet e lasciò il fratello Daniel gravemente ferito. Dopo un lungo periodo di ospedalizzazione, Daniel oggi è costretto a vivere su una sedia a rotelle.

    Al termine della sua requisitoria, il pm ha sollecitato la riapertura delle indagini sulla ditta che eseguì i lavori di riparazione sul braccio meccanico della betoniera, ritenuta responsabile del distacco che causò la tragedia. I familiari delle vittime si sono costituiti parti civili nel processo, assistiti dall’avvocato Damiano Ciacio. La prossima udienza è fissata per il 20 marzo, quando i giudici del tribunale di Trapani decideranno sulle richieste del pm e sul destino degli imputati.

    Trapani nel 2024 è prima in Sicilia e 11° in Italia per morti sul lavoro

    Per quanto concerne la Provincia di Trapani, è all’11° posto con 7 casi di morti sul lavoro con un’incidenza tra gli occupati del 57,1% su 122.574 occupati e prima tra le province siciliane. In Sicilia dopo Trapani si contano Agrigento con 6 casi, Caltanissetta con 3, Palermo con 16, ma più bassa rispetto alle altre città siciliane per via del maggiore numero di occupati, Siracusa con 5, Messina con 8 casi. In fondo alla classifica Ragusa con 3 morti sul lavoro ed Enna a quota 0.




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    Malasanità. Oggi il processo al medico pediatra accusato di omicidio colposo
    Il bambino di cinque anni morì nel giugno del 2023
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    Trapani – Approda oggi innanzi il tribunale di Trapani, il processo a carico di un medico pediatra di libera scelta, accusato di omicidio colposo in relazione alla tragica morte di Giorgio, un bambino di cinque anni deceduto nel giugno 2023 all’ospedale “Di Cristina” di Palermo. Si tratta di un processo per un presunto caso di malasanità a Trapani.

    Il rinvio a giudizio era stato disposto a ottobre dal Gup di Trapani, dopo un’udienza preliminare in cui si è costituita parte civile anche l’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani, individuata come responsabile civile.

    La cronaca

    La vicenda giudiziaria scatta dopo la denuncia presentata dai genitori di Giorgio, di cinque anni, deceduto, nel giugno del 2023, al “Di Cristina”di Palermo dov’era ricoverato. Il rinvio a giudizio è stato disposto dal Gup a conclusione dell’udienza preliminare. Si sono costituiti parte civile i genitori del piccolo, rappresentati dall’avvocato Massimiliano Fabio e l’Asp di Trapani. Nel capo d’imputazione per omicidio colposo o lesioni personali in ambito sanitario vengono contestati al pediatra: l’omissione di cautela, scrupolo, attenzione e diligenza nelle cure prestate al minore, dopo che i genitori richiedevano allarmati l’intervento dello specialista, mostrando un atteggiamento di insofferenza nei confronti dei timori manifestati dagli stessi, non interpretando correttamente la sintomatologia e senza sottoporre il piccolo ad ulteriori ed approfonditi accertamenti. Era stata la mamma a chiedere la visita del pediatra di fiducia preoccupata dai sintomi accusati dal figlio, ma solo dopo ripetute sollecitazioni ed un colloquio telefonico nel quale aveva consigliato la somministrazione di un integratore in gocce e a fronte dell’insistenza della madre, lo specialista sottopose il bambino ad una fugace visita ambulatoriale che, nonostante le condizioni di astenia, scarsa vigilanza e stato soporoso del piccolo, si concluse con la diagnosi di una comune gastroenterite. A circa 24 ore dalla visita però Giorgio si aggrava ed i genitori lo portano al pronto soccorso dell’ospedale di Trapani dove viene operato d’urgenza con diagnosi di “Appendicite acuta con peritonite”,da qui viene trasferito in rianimazione al “Di Cristina”, con diagnosi post-operatoria di “Occlusione Intestinale da appendicite acuta perforata”, Giorgio morirà il 29 giugno. Agli atti anche il responso della perizia affidata ad un collegio di medici esperti dal PM Antonio D’Antona della Procura di Trapani, che escluse censure sull’operato dei sanitari delle strutture ospedaliere.

    «Ci rimettiamo con piena fiducia alle valutazioni degli organi di giustizia – aveva scritto l’avvocato Massimiliano Fabio – sulla scorta anche della scrupolosa attività di indagine compiuta e della consulenza tecnica del collegio di esperti già agli atti, affinché sia accertato qualunque eventuale profilo di responsabilità, consapevoli che nulla riuscirà mai a lenire il dolore dei genitori per l’immane tragedia che hanno subito».




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