Trapani
Scandalo ritardi referti Asp di Trapani, indagati otto medici. Notificati gli avvisi di garanzia
la Procura ipotizza reati gravi: omicidio colposo e lesioni personali. Il pm chiede l’incidente probatorio e la valutazione medico-legale per dieci pazienti
Redazione22 Giugno 2025 - Cronaca



  • Dimissioni direttore sanitario Trapani Cronaca

    Trapani – Sono otto i medici indagati nello scandalo dei ritardi nella refertazione degli esami istologici all’Asp di Trapani, medici  che avrebbero compromesso la tempestività delle diagnosi tumorali. Il pm chiede l’incidente probatorio e la valutazione medico-legale per dieci pazienti.

    Oltre 3.300 esami sarebbero stati refertati con mesi di ritardo, e in almeno 352 casi si trattava di tumori notificati solo quando la malattia era già in fase avanzata, limitando drasticamente le possibilità di intervento e cura. Venti malati è stato verificato sono in condizioni gravissime per le diagnosi in ritardo.

    Tra le vicende prese in esame dalle Procure, prima quella di Marsala poi di Trapani, quella dei decessi di pazienti che hanno ricevuto in ritardo i referti. A cominciare dai decessi di Marsala e Salemi qui un infermiere  affetto da tumore ha atteso troppo tempo ed è deceduto 10 giorni prima di ricevere il referto, per un infarto.

    L’indagine, inizialmente era stata aperta dalla Procura di Marsala, poi a fine marzo era stata trasferita alla Procura di Trapani per competenza territoriale. Qui viene coordinata dal sostituto procuratore Antonella Trainito, con il supporto dei carabinieri del Nas di Palermo.

    A fare scattare il terremoto nella sonnolenta sanità trapanese era stata la denuncia della professoressa mazarese Maria Cristina Gallo, a cui l’esito di positività ad un cancro le era stato consegnato dopo otto mesi di attesa. Lo scandalo ebbe eco immediato tanto da scuotere Governo regionale e nazionale.

    Gli avvisi di garanzia disposti dalla Procura e notificati dai carabinieri, riguardano medici operanti nelle Anatomie patologiche degli ospedali di Trapani e Castelvetrano. Le accuse, al momento, includono reati particolarmente gravi: omicidio colposo, lesioni personali colpose (artt. 589 e 590 del Codice Penale) e omessa vigilanza.

    Già nelle scorse settimane sono arrivati i primi provvedimenti di natura amministrativa ora riguarderà l’aspetto penale.

    Lo scandalo dei referti in ritardo ha già portato alla sospensione prima e poi alle dimissioni dell’ex manager Ferdinado Croce, che dopo una strenua difesa aveva deciso di rassegnare le dimissioni, rinunciando così a ogni ipotesi di ricorso per non essere espunto dall’elenco degli idonei alla direzione generale delle Asp siciliane. La stessa Asp poi dopo una indagine interna aveva fatto scattare dei provvedimenti di ordine amministrativo. Nel frattempo la Regione ha nominato un direttore facente funzione dell’Asp Danilo Palazzolo.





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