Palermo
Sciopero magistrati. La Fnsi al fianco dell’Associazione nazionale magistrati
La segretaria generale della Fnsi, Alessandra Costante presente alla manifestazione organizzata a Palermo dai magistrati del capoluogo siciliano
Redazione26 Febbraio 2025 - Cronaca
  • sciopero magistrati Cronaca

    Palermo – «La Fnsi sarà al fianco dell’Associazione nazionale magistrati esattamente come l’Anm è stata al fianco del sindacato dei giornalisti nel corso delle proteste contro le leggi varate dal parlamento per imbavagliare la stampa».
    La segretaria generale della Fnsi, Alessandra Costante, parteciperà domani 27 febbraio 2025 alla manifestazione organizzata a Palermo dai magistrati del capoluogo siciliano in occasione dello sciopero nazionale indetto dall’Anm in tutta Italia. La manifestazione, che ha come titolo ‘No al controllo politico sulla magistratura’, si terrà dalle 12 in piazza della Memoria, nei pressi del Palazzo di Giustizia.

    «È evidente che alcuni politici hanno individuato nella magistratura e nel giornalismo nemici invece che parti integranti di una funzione di controllo e di trasparenza affidata dalla Costituzione. La Fnsi sarà al fianco dell’Associazione nazionale magistrati esattamente come l’Anm è stata al fianco del sindacato dei giornalisti nel corso delle proteste contro le leggi varate dal parlamento per imbavagliare la stampa», rileva la segretaria generale Costante.

    L’Anm di Palermo

    «Il sistema di valori e diritti disegnato dalla Costituzione – scrive la sezione distrettuale dell’Anm Palermo – prevede un giudice e un pubblico ministero, soggetti solo alla legge, imparziali, indipendenti e appartenenti allo stesso ordine giudiziario. Solo così possono assicurare l’attuazione del principio di uguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge. Il pubblico ministero inserito nella giurisdizione è il primo giudice che il cittadino incontra e solo finché appartiene all’ordine giudiziario rimane aperto al dubbio sull’innocenza dell’imputato. Separato dalla giurisdizione sarà attratto nella sfera di un altro potere e condizionato dalle direttive dell’esecutivo. I primi a rimetterci saranno i cittadini, per i quali non sarà pienamente attuato il principio di uguaglianza, perché l’organo che cura le indagini sarà inevitabilmente condizionato dalle scelte politiche della maggioranza di turno. La riforma costituzionale ci conduce su questa strada».

    Le motivazione dello sciopero di domani

    Il 27 febbraio i magistrati scenderanno in piazza in tutta Italia. Sarà l’occasione «per leggere quegli articoli della Costituzione che rappresentano i pilastri fondamentali del nostro vivere civile e per spiegare, a tutti coloro che vorranno ascoltarci, perché ci siamo mobilitati in difesa della Costituzione e dei diritti di tutti», anticipa Anm Palermo.

    Il presidente della Fnsi Vittorio di Trapani

    Alla manifestazione organizzata a Roma parteciperà il presidente della Fnsi Vittorio di Trapani. «Ritengo doveroso andare ad esprimere vicinanza e solidarietà a chi ha deciso legittimamente di protestare per difendere non un interesse corporativo ma valori costituzionali a garanzia di tutti i cittadini – annuncia – Il governo mostra una crescente insofferenza nei confronti di tutti gli organi e i poteri di controllo. Lo fa nei confronti della magistratura. Lo fa nei confronti dell’informazione. L’obiettivo è lo stesso: stravolgere la Costituzione, sottoporre le procure al controllo del governo, stringere il bavaglio alla libertà di stampa. Torno a ribadire che serve l’intervento dell’Europa per mettere in sicurezza i diritti e libertà in uno dei Paesi fondatori dell’Unione. Eravamo il Paese di Altiero Spinelli, siamo diventati il Paese degli amici di Steve Bannon, Elon Musk e Viktor Orban».

    Sciopero in Toscana

    Giornalisti invitati a partecipare anche alla manifestazione di Firenze che si terrà alle 11 all’interno del Palazzo di Giustizia (al piano terra) e alla quale l’Associazione Stampa Toscana interverrà con il presidente Sandro Bennucci. «Vista la particolare situazione di difformità che si registra in Toscana da parte di alcune procure nell’interpretare le norme sulla diffusione delle notizie alla stampa, e che creano situazioni difficili ai cronisti di nera e giudiziaria, sarà proposta la ricerca di una linea comune, magari riassumibile, se necessario, in un protocollo condiviso», osserva l’Ast.




  • Trapani
    Assostampa: i consiglieri comunali di Trapani, informino invece di attaccare i giornalisti
    La vicenda riguarda l'attacco da parte di un consigliere comunale nei confronti della giornalista Chiara Conticello
    Laura Spanò28 Gennaio 2025 - Attualità
  • rapani consiglio comunale polemica Attualità

    Trapani – Verrebbe da dire “il Potere non si critica” soprattutto quando fai un servizio pubblico, cioè informi i cittadini su cosa accade dentro ai palazzi che contano come può essere un Comune, uno a caso quello di Trapani. Si perchè in quel caso ne può addirittura nascere financo un dibattito all’interno di un consiglio comunale, che di cose da fare ne ha è parecchio per il bene di quei cittadini che lo hanno eletto. E accade così, che una collega, Chiara Conticello, fa un servizio televisivo, fa i conti in tasca ai consiglieri che sono stati eletti dal popolo. Praticamente fa sapere ai cittadini del capoluogo “i consiglieri più assenti e quanto hanno guadagnato”. Nulla di male, sta facendo il suo lavoro di giornalista in una città dove si è abituati a fare come gli “struzzi” a vedere e non parlare.

    Questo tipo di informazione però a qualcuno non è gradito e vivamaria scoppia la polemica in consiglio comunale. Su quanto è accaduto è intervenuta con una nota Assostampa Trapani. Il segretario Vito Orlando con una nota commenta le dichiarazioni di alcuni consiglieri comunali nell’ultima seduta del consiglio comunale di Trapani.

    “Che qualche consigliere comunale si accorga che un articolo o un servizio televisivo non corrisponda a quello che lui vuole comunicare, come ha fatto il consigliere Salvatore Daidone, è nelle cose, ma che poi attacchi la stampa perché informa i cittadini su quello che accade nelle stanze del potere cittadino e sui provvedimenti che si approvano, è assolutamente riprovevole. Se si ritiene che ci sia un’imprecisione, basta chiedere una rettifica, mentre i giornalisti che scrivono del comune, non hanno il professionista dell’informazione con cui interloquire”.

    Il segretario di Assostampa poi continua e chiede lumi su come informa i cittadini l’amministrazione.

    “Ci chiediamo invece: come informa i cittadini l’Amministrazione? Come informa il Consiglio comunale su quello che avviene nel consesso civico e nelle commissioni? Perché l’unico concorso che l’amministrazione Tranchida considera decaduto dopo l’espletazione è soltanto quello per l’addetto stampa? E come mai dai banchi del consiglio non abbiamo udito alcuna voce contraria? Allora facciamo nostre le parole del Papa in occasione del giubileo della comunicazione – conclude il sindacato unitario dei giornalisti -ma ricordiamo al consigliere Baldo Cammareri, che comunicare non solo è ‘una cosa divina’, ma per un ente pubblico è anche un obbligo di legge”.




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