Erice
Erice e la scienza mondiale: seminari sulle emergenze
Erice capitale silenziosa della scienza: il mondo si dà appuntamento nel borgo medievale per affrontare le sfide del pianeta.
Redazione4 Agosto 2025 - Attualità
  • professor antonino zichichi durante un convegno scientifico internazionale Attualità

    Erice – Dal 7 al 13 agosto, la 57ª edizione dei Seminari Internazionali: in cima all’agenda l’intelligenza artificiale, la crisi climatica, la salute globale e gli incendi. Sabato l’apertura con il messaggio del Prof. Antonino Zichichi.

    assemblea scientifica internazionale durante i Seminari sulle Emergenze Planetarie a Erice

    Dal 7 al 13 agosto, il Centro Ettore Majorana accoglierà oltre 100 scienziati da tutto il mondo per la 57ª Sessione dei Seminari Internazionali sulle Emergenze Planetarie, evento cardine della World Federation of Scientists. Il titolo è già tutto un programma: emergenze planetarie. Un’espressione che non fa sconti e che spinge a guardare in faccia le grandi paure del nostro tempo — intelligenza artificiale senza controllo, crisi climatica fuori scala, nuove pandemie, disuguaglianze d’accesso alle risorse naturali.

    Sabato l’apertura ufficiale: parola a Zichichi

    L’avvio dei lavori è previsto per sabato 9 agosto alle ore 9:30, nell’Aula Magna P.A.M. Dirac dell’Istituto Blackett–San Domenico, cuore pulsante della cittadella scientifica ericina. Ad aprire sarà il Professore Antonino Zichichi, fisico di fama mondiale e padre fondatore del Centro. Al suo fianco, Cristian Galbiati, co-presidente del seminario e docente alla Princeton University, e Fabrizio Zichichi.

    Si parlerà di tutto ciò che rischia di compromettere il futuro dell’umanità: cybersicurezza, acqua, energia, inquinamento globale, con una particolare attenzione a quelle “nuove minacce” che corrono più veloci della politica.

    Acqua, incendi e AI: i nuovi dossier

    Tra i temi caldi in programma, il controllo degli incendi a scala globale — con riferimenti precisi anche alla Sicilia — e la questione idrica, sempre più centrale per molte aree del mondo, inclusa l’isola. Su questi fronti la Fondazione Majorana lavora in stretta collaborazione con la Regione Siciliana e il Comune di Erice, promuovendo soluzioni sostenibili e replicabili.

    Un capitolo importante sarà dedicato anche alla cosiddetta “IA disallineata”, ovvero lo sviluppo incontrollato dell’intelligenza artificiale che può sfuggire di mano a governi e cittadini.

    I protagonisti del mondo scientifico

    Nel corso della settimana prenderanno la parola i responsabili dei Permanent Monitoring Panels (PMP), veri e propri osservatori globali attivi tutto l’anno: William Barletta, Franco Maria Buonaguro, Carmine Difiglio, Axel Lehmann, Stefano Parmigiani, Fred S. Vom Saal e Walter Grayman. Saranno loro a presentare dati, progetti e proposte operative per affrontare ciascuna emergenza con rigore scientifico e concretezza.

    Un’eredità che viene da lontano

    I Seminari Internazionali nacquero nel 1981, nel pieno della Guerra Fredda. Fu Zichichi, con la sua visione pacifista e lungimirante, a far sedere allo stesso tavolo scienziati americani, sovietici e cinesi, con l’obiettivo di disinnescare la minaccia nucleare attraverso il dialogo scientifico.

    Da allora, la visione si è allargata. Non più solo guerra e pace, ma clima, salute, energia, ambiente, tecnologia. Con un’idea fissa: la scienza deve anticipare le crisi, non inseguirle.

    Erice capitale del sapere

    In oltre quarant’anni, la Fondazione Ettore Majorana ha ospitato 147.000 studiosi, 160 Premi Nobel, 130 scuole post-universitarie. Una cifra che racconta bene quanto questa piccola città medievale sia diventata una capitale mondiale della scienza, silenziosa e operosa.

    E a Erice, non si viene per passerella: si viene per confrontarsi, proporre, studiare. Qui giovani ricercatori dialogano con giganti del pensiero scientifico in un clima di scambio autentico, quasi familiare.

    Martedì 12 agosto: la chiusura dei lavori

    La sessione conclusiva si svolgerà martedì 12 agosto alle ore 10:00, con la presentazione delle relazioni finali dei Presidenti dei PMP, seguite dalle conclusioni di Cristian Galbiati e dall’intervento di Fabrizio Zichichi, che disegnerà la rotta verso l’edizione 2026. Ma non è solo un convegno, e non è solo scienza. È una comunità che ogni anno si riunisce per fare ciò che tutti dovremmo imparare a fare di più: ascoltare, capire e agire. In tempo.





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