Castellammare del Golfo – Intervento notturno del Soccorso Alpino per la ricerca di una persona dispersa presso la Riserva Naturale Orientata Zingaro.
Si è concluso poco prima delle 02.00 di stamane un intervento di ricerca di un escursionista, di nazionalità Inglese, di 74 anni disperso. Intorno alle 14.00 di ieri l’escursionista è entrato nella Riserva Naturale Zingaro dall’ingresso di Scopello ed ha inizialmente percorso il sentiero costiero. Successivamente, volendo rientrare alla propria autovettura percorrendo il “Sentiero delle Orchidee”, è stato sorpreso dal buio e si è trovato impossibilitato a proseguire anche a causa della notevole stanchezza accumulata e della disidratazione.
Poco dopo le 21.00 l’escursionista ha allertato il Numero Unico per le Emergenze 112 il quale ha correttamente trasferito la chiamata all’Emergenza Sanitaria 118.
La Centrale 118 ha richiesto l’intervento del Soccorso Alpino quale proprio referente esclusivo per la risoluzioni di interventi in ambiente montano, impervio, ostile ed in grotta.
Grazie ad un eccellente lavoro di squadra, il traduttore del NUE 112, l’Operatrice 118 ed il Tecnico del Soccorso Alpino hanno ricostruito il percorso effettuato dall’escursionista.
Nel frattempo erano già state inviate due squadre del Soccorso Alpino – Servizio Regionale Sicilia, che intorno alle 24.00 hanno individuato l’escursionista disperso e spossato. Dopo le prime valutazioni sanitarie effettuate dal medico del Soccorso Alpino, è stata intrapresa la via del rientro. L’escursionista è stato quindi riaccompagnato sino all’ambulanza del 118 per i necessari approfondimenti di natura sanitaria. Si ringrazia per la disponibilità il Corpo Forestale della Regione Siciliana – Nucleo di vigilanza Zingaro.
Castellammare del Golfo ha ospitato un evento unico che unisce sport, turismo e beneficenza. Il 7 aprile 2025, oltre 100 cavalieri provenienti da tutta la Sicilia hanno partecipato alla settima edizione del Raduno Equestre Regionale, promosso dall’associazione I Trekker del Golfo insieme a Fitetrec-Ante.
Il titolo dell’evento, “Una cavalcata per un respiro”, riflette lo spirito solidale: tutto il ricavato è stato devoluto alla Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica, impegnata nella lotta contro una malattia rara e ancora priva di cura definitiva.
I cavalieri hanno percorso 43 chilometri tra i sentieri del Monte Inici, attraversando mulattiere antiche, boschi di macchia mediterranea e scorci panoramici sul golfo. L’esperienza è iniziata all’alba, con la colazione nelle scuderie, e si è conclusa con una cavalcata al tramonto sulla spiaggia, in un’atmosfera suggestiva e senza tempo.
“Abbiamo scelto i luoghi più belli per valorizzare il territorio”, racconta Gianni La Piana, presidente de I Trekker del Golfo. “Cavalieri da ogni provincia hanno risposto al nostro invito: Sciacca, Agrigento, Catania, Messina… una vera rete regionale nel nome dell’equiturismo”.
La scelta di sostenere la Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica (FFC Ricerca) ha aggiunto un valore profondo all’iniziativa. A sottolinearlo è Emiliano Lo Monaco, referente delle delegazioni FFC di Palermo e Trapani:
“In vent’anni abbiamo finanziato progetti per oltre 40 milioni di euro. I farmaci modulatori rappresentano un grande passo avanti, ma il 30% dei pazienti non può ancora beneficiarne. Dobbiamo arrivare a una cura per tutti”.
Il Raduno Equestre di Castellammare del Golfo si conferma come un appuntamento atteso e in crescita, capace di promuovere il territorio e al tempo stesso sostenere cause importanti.
“Il nostro obiettivo è far scoprire la Sicilia a cavallo”, conclude Gianni La Piana, “ma vogliamo anche lasciare un segno, e lo faremo ancora. L’appuntamento è per il prossimo anno, con la promessa di superare ogni risultato”.
Castellammare del Golfo, È l’avvocatessa e attivista Cathy La Torre la “Persona dell’Anno 2024”, vincitrice del prestigioso Premio Città di Castellammare del Golfo, giunto alla sua quarta edizione. Con una carriera ventennale nella difesa dei diritti civili e un impegno costante contro ogni forma di discriminazione, Cathy La Torre – originaria proprio di Castellammare – è stata accolta da una lunga standing ovation sabato sera, durante la cerimonia tenutasi nell’aula consiliare di Palazzo Crociferi.
L’evento, promosso dall’associazione Kernos in collaborazione con il Comune, celebra ogni anno personalità che danno lustro alla città, con un riconoscimento che raffigura lo stemma di Castellammare, opera dell’artista Giuseppe Bosco.
Nata e cresciuta a Castellammare del Golfo, Cathy La Torre ha lasciato la città dopo la maturità per intraprendere un cammino professionale e civile che l’ha portata a diventare una delle voci più autorevoli in Europa in tema di diritti civili e antidiscriminazione.
Dal 1999, La Torre è impegnata nella lotta contro l’odio, il bullismo e la violenza online. Ha fondato la campagna “Odiare ti costa”, offrendo assistenza legale gratuita alle vittime di hate speech. Nel 2019 è stata insignita a Bruxelles del “The Good Lobby Awards” come miglior avvocato pro bono d’Europa e del riconoscimento “Community Choice” per il suo impatto sociale.
È stata anche premiata tra le 10 donne dell’anno da IO Donna, e tra le 50 da D di Repubblica. Il suo nome è legato a “Wildside Legal”, lo studio fondato e guidato da lei stessa, e a un’intensa attività divulgativa online, dove è nota come “AvvoCathy”.
Collabora stabilmente con il Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, contribuendo a progetti su eguaglianza e parità di trattamento.
Durante la cerimonia sono state attribuite sette menzioni di merito ex aequo a personalità e realtà che si sono distinte in diversi ambiti.
Premiata per l’impegno verso i bambini con disabilità, con un’azione concreta di sensibilizzazione e inclusione.
Riconoscimento per la valorizzazione del patrimonio musicale locale, simbolo della cultura cittadina.
Esempio di cittadinanza attiva e legalità, grazie alla sua azione educativa e sociale nel territorio.
Voce potente e orgoglio locale, ha conquistato pubblico italiano e internazionale.
Ricercatrice all’Università di Siviglia, è un’eccellenza nella ricerca ambientale.
Per il contributo alla letteratura e alla promozione culturale della città attraverso la parola scritta.
Responsabile dei mercati USA e Messico per l’Ente Nazionale del Turismo, promuove Castellammare all’estero.
Un omaggio speciale è andato alla poetessa Liliana Patti, scomparsa di recente. Il premio è stato ritirato dal nipote Giandomenico Patti: un riconoscimento alla sua opera letteraria capace di valorizzare l’essenza stessa di Castellammare del Golfo.
Il premio, presentato da Annalisa Ferrante e Alessandra Tamburello, con intermezzi musicali curati da Totò Fundarò, si conferma una manifestazione che non solo premia l’eccellenza, ma rafforza il senso di comunità e appartenenza.
L’emozione di Cathy La Torre, accolta come simbolo di una nuova generazione di giustizia sociale, ha dato ulteriore valore a un evento ormai centrale per l’identità culturale di Castellammare.
Castellammare del Golfo – Torna in libertà e con una misura alleggerita, l’ex comandante della polizia municipale di Castellammare del Golfo oggi in pensione, Giuseppe Giordano 70 anni, coinvolto nell’operazione “Sextorsion”, condotta dai carabinieri del comando provinciale di Trapani e coordinati dalla Procura del capoluogo. Giordano comparso venerdì scorso per l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip del tribunale di Trapani, Massimo Corleo, ha preferito rispondere dando la sua versione sui fatti che lo hanno portato in carcere. Insomma ha raccontato com’è finito in questo giro vorticoso. Alleggerita quindi la misura cautelare, Giordano ha lasciato il carcere ed ora dovrà osservare soltanto l’obbligo di dimora a Castellammare del Golfo.
Il giudice per le indagini preliminari ha quindi accolto l’istanza presentata dall’avvocato Ernesto Leone, legale di Giordano indagato, assieme ad altri, per estorsione, truffa, diffusione illecita di immagini e video sessualmente espliciti, riciclaggio e impiego di denaro sporco. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia Giuseppe Giordano ha fornito una ricostruzione dei fatti diversa da quella dell’accusa raccontando diversi dettagli delle vicende finite al centro dell’indagine dei carabinieri, che ha provato a far luce su più di cento fra truffe ed estorsioni messe in atto dall’organizzazione con la tecnica del sextortion, ovvero costringendo la vittima a versare denaro con la minaccia di diffondere materiale audiovisivo dal contenuto sessualmente esplicito e, con il metodo del love scam, cioè attraverso false relazioni sentimentali via social.
Il Gip Massimo Corleo ha quindi disposto la scarcerazione per l’ex comandante della polizia municipale di Castellamare de Golfo, confermando però gli indizi di colpevolezza. La nuova misura, quella dell’obbligo di dimora, è scattata per evitare che Giordano possa allontanarsi dalla città del Golfo ed entrare in contatto con le altre persone sottoposte alla stessa indagine.
Complessivamente sono nove le persone indagate in questa inchiesta e risiedono in varie parti d’Italia e anche all’estero. Per sei era scattato l’avviso di garanzia, mentre la misura cautelare in carcere era stata disposta, oltre che per Giordano, anche per un calabrese originario di Cosenza e agli arresti domiciliari era finita una donna di 45 anni di origini romene residente a Piombino. Tantissime le vittime del raggiro anche queste sparse in varie parti della penisola.
Castellammare del Golfo – E’ l’ex comandante della polizia municipale di Castellammare del Golfo, Giuseppe Giordano di 70 anni, uno dei tre indagati finiti nell’inchiesta dei carabinieri di Trapani su ricatti sessuali, estorsioni e truffe online, è coinvolto anche. Giordano è stato arrestato assieme ad altre due persone, una donna rumena residente a Piombino e un uomo di Cosenza, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale del capoluogo.
Giuseppe Giordano (comandante della polizia municipale a Castellammare nel 2018) pur essendo una pedina marginale nella piramide dell’organizzazione era ben inserito nel gruppo criminale.
Gli indagati, per l’accusa avrebbero agito online dalle province da Castellammare del Golfo, Piombino e Cosenza. Sarebbero state almeno 50 le estorsioni e 60 le truffe perpetrate con le tecniche del sextortion e del love scam. Praticamente vrebbero adescato le vittime instaurando false relazioni sentimentali sui social e poi le avrebbero ricattate, minacciando di diffondere materiale compromettente, come immagini a luci rosse, per costringerle a versare denaro.
I reati contestati sono estorsione, truffa, diffusione illecita di immagini e video sessualmente espliciti, riciclaggio e impiego di denaro di provenienza illecita. Di fatto i componenti l’organizzazione dopo avere adescato le “prede” on line, vittime donne ma anche uomini, venivano circuite con un corteggiamento assiduo.
I proventi illeciti, ripuliti attraverso complesse transazioni finanziarie nazionali ed estere – tracciate dai carabinieri –, sarebbero stati poi reinvestiti nell’acquisto di bitcoin e altre criptovalute.
I Carabinieri di Trapani, coordinati dalla locale Procura e con il supporto dei colleghi della sezione criptovalute del Comando Antifalsificazione Monetaria di Roma, continuano ad indagare.
Le truffe del cuore sono più diffuse di quanto si possa immaginare: nel 2021 le vittime sono state più di 300 con un giro di 4,5 milioni di euro. A cadere nel tranello del finto amore anche personaggi come la showgirl Flavia Vento, sedotta da un finto Tom Cruise, l’imprenditore veneto Claudio Formenton, il pallavolista Roberto Cazzaniga, Pamela Prati con il famoso caso del fantomatico Mark Caltagirone.
Castellammare del Golfo – Effettuata ieri la bonifica di un residuato bellico, si trattava di un proietto di artiglieria da 152 mm del peso di 45 Kg di produzione italiana, rinvenuto da alcuni speleologi nel territorio di Castellammare del Golfo, nella zona di Visicari, all’interno di una grotta sita a 235 metri slm e a una profondità di circa 30 metri dal piano di calpestio.
Per la bonifica effettuata dal 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo è stato necessario l’impiego di un elicottero dell’Aviazione dell’Esercito del 2° Reggimento “Sirio” di Lamezia Terme (CZ) per il trasporto di un nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale) dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Trapani e di un assetto del 2° Reggimento Genio Guastatori Alpini di Trento, che hanno provveduto a calarsi all’interno della grotta.
La Prefettura di Trapani, in stretta collaborazione con l’Esercito ed il Comando provinciale dei Vigili del fuoco ha diretto e coordinato le operazioni necessarie ad assicurare il corretto svolgimento dell’attività, a garanzia della sicurezza del personale coinvolto e dell’area circostante.
Sul posto il Viceprefetto Aggiunto dott. Luciano Zanta Platamone, il Comandante del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo, Colonnello Salvatore D’Angela, il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Ing. Antonino Galfo, unitamente al personale delle Forze dell’ordine, della Polizia Municipale, della Croce Rossa Militare ed i volontari della Protezione Civile Regionale.
Le operazioni hanno avuto inizio alle ore 8 con il trasporto in elicottero del personale dell’Esercito Italiano e del Nucleo SAF dei Vigili del fuoco dalla sede dell’UCL (Unità di Comando Locale) presso il lungomare di Castellammare del Golfo, al punto di ingresso della grotta, in zona impervia. Il nucleo SAF dei Vigili del Fuoco ha preceduto l’ingresso del personale del 2° Reggimento Genio Guastatori Alpini di Trento che ha raggiunto ed estratto l’ordigno. Le attività di trasporto in superficie e trasferimento in elicottero con rientro del personale presso l’UCL si sono concluse alle 15.30. Successivamente l’ordigno è stato trasportato su mezzi militari con scorta tecnica in cava per la definitiva distruzione a cura degli Artificieri del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo, avvenuta alle 17.20.
L’Esercito Italiano ha impiegato sui luoghi 8 militari del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo, 4 militari del 2° Reggimento Genio Guastatori Alpini di Trento, 5 militari e 1 elicottero del 2° Reggimento Aves “Sirio” di Lamezia Terme (CZ) oltre a 2 ulteriori mezzi militari mentre sono stati impegnati da parte del Comando provinciale dei Vigili del fuoco 1 autobotte, 1 unità di comando locale, 3 veicoli SAF, 4 unità operative di personale SAF, 1 unità NBCR, 3 unità operative e una unità di coordinamento.
I militari dell’Arma dei Carabinieri, assieme alle altre forze di polizia hanno garantito una cornice di sicurezza. La complessa attività di bonifica è stata realizzata grazie alla proficua collaborazione di tutti i comandi interessati che hanno concorso con gli artificieri del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo alle operazioni di discesa, estrazione, trasferimento e distruzione dell’ordigno, assicurando – nel contempo – la sicurezza di tutti gli operatori coinvolti, a cui va un profondo e sentito ringraziamento.
Castellammare del Golfo – Ignoti hanno danneggiato un’area in zona porta Fraginesi. E’ accaduto sabato notte da una statua in gesso raffigurante la Madonna, è stato infatti decapitato il bambino ed all’interno del capo mozzato è stata inserita una siringa. Oltre alla testa in gesso è stato rotto anche un piede del bambino, mentre sono stati imbrattati con scritte e simboli i contenitori in legno per la raccolta differenziata, le panchine ed i tavoli dell’area.
«Non solo atti di vandalismo ma anche gesti gravissimi contro il culto religioso e soprattutto spregio nei confronti di un luogo che ha un grande significato affettivo per la comunità e rappresenta un pregevole esempio di riqualificazione urbana. Esprimiamo ferma condanna ma soprattutto grande amarezza per gli spregevoli atti contro il “Posto più bello del mondo”. Gesti di profonda inciviltà e disprezzo del bene comune che in questa circostanza feriscono anche la memoria di un giovane e la sensibilità di tutti per l’accanimento nei confronti di un luogo creato con l’impegno della famiglia ma anche di tante associazioni, studenti e cittadini».
I danneggiamenti hanno interessato un’area riqualificata dalla famiglia Caleca in memoria del figlio Francesco che aveva definito quell’area panoramica “il posto più bello del Mondo”: “Ciccio” Caleca è morto a 22 anni nel 2020 a causa di un incidente stradale proprio in quell’area, in via Porta Fraginesi, arteria che dal centro cittadino conduce alla statale 187, in zona Madonna della Scala.
I familiari di Francesco, che per i danneggiamenti hanno presentato denuncia alla polizia di Stato, hanno ristrutturato l’area degradata e realizzato nel posto diverse iniziative di inclusione e solidarietà, mantenendo l’area in ordine con attività di pulizia e decoro ambientale, coinvolgendo giovani ed associazioni.
«Siamo vicini alla famiglia Caleca che aggiunge dolore al dolore e auspichiamo, con le forze dell’ordine, di riuscire ad arginare questa deplorevole deriva sociale di disprezzo per i beni comuni con un percorso non solo di controllo e repressione ma anche di educazione civica, necessaria per la formazione delle coscienze –sottolinea il sindaco Giuseppe Fausto-. Ci auguriamo che al più presto si possa risalire agli autori di questi gravi ed ulteriori atti di vandalismo dopo quelli che hanno danneggiato villa Olivia. Auspichiamo che i controlli avviati possano portare ad identificare chi compie questi gesti, a maggior ragione in un luogo che è un esempio virtuoso e dove ogni singolo elemento è ricco di valori affettivi. La nostra più grande preoccupazione è che gli autori possano essere dei giovani, proprio quelli su cui dobbiamo puntare e lavorare, incidendo anche sulle famiglie per far comprendere l’importanza del rispetto del bene collettivo e degli altri».
Castellammare del Golfo – In manette con l’accusa di truffa aggravata e sostituzione di persona un 49enne pregiudicato napoletano. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri di Castellammare del Golfo che hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Trapani.
Il provvedimento scaturisce da un’indagine scattata dopo la denuncia presentata, lo scorso mese di ottobre, da una donna di 78 anni che aveva subito una truffa col metodo del sedicente Carabiniere e del finto incidente stradale di un familiare.
La donna sarebbe stata contattata di buon mattino da un soggetto che, qualificatosi quale maresciallo dei carabinieri, le aveva richiesto soldi o monili in oro per risarcire la vittima di un finto incidente stradale causato dal figlio. Immediatamente si era quindi presentato a casa dell’anziana un complice (l’odierno arrestato) a cui la donna aveva poi consegnato monili in oro per un ammontare di circa 5000 euro.
La signora quindi aveva finalmente contattato il proprio figlio e qui l’amara sorpresa era stata truffata e quindi la conseguente denuncia ai carabinieri.
Grazie alla visione delle immagini di impianti di videosorveglianza pubblici e privati, i militari dell’arma sono riusciti ad individuare l’autore della truffa che è stato ora ristretto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione di Caivano (NA).
L’Arma dei Carabinieri di Trapani, coordinata dalla Procura, ha svolto nei mesi scorsi diverse attività di contrasto al fenomeno delle truffe ai danni di anziani che hanno consentito di arrestare 3 persone in flagranza e denunciare numerose persone.
Continua a rimanere alto l’impegno dell’Arma anche sotto il profilo della prevenzione, con incontri da parte dei militari nei circoli ricreativi, associativi e nelle parrocchie per informare la cittadinanza del rischio e delle modalità con cui vengono perpetrate queste truffe.
Trapani – Per la morte di Francis Paulet, operaio di 36 anni deceduto in un incidente sul lavoro nell’estate del 2018 a Castellammare del Golfo, il Pm ha chiesto due condanne e un’assoluzione per i tre imputati. Si tratta di Giovanni Renda e Pietro Agnello operai. Il pm ha chiesto invece l’assoluzione per Giovanni Safina, committente dei lavori, e proprietario della villa dove avvenne l’incidente.
Paulet morì sul colpo, dopo essere stato colpito da un braccio meccanico che si staccò da un’autopompa, mentre lavorava in contrada Costalarga a Castellammare del Golfo. L’incidente causò la morte Francis Paulet e lasciò il fratello Daniel gravemente ferito. Dopo un lungo periodo di ospedalizzazione, Daniel oggi è costretto a vivere su una sedia a rotelle.
Al termine della sua requisitoria, il pm ha sollecitato la riapertura delle indagini sulla ditta che eseguì i lavori di riparazione sul braccio meccanico della betoniera, ritenuta responsabile del distacco che causò la tragedia. I familiari delle vittime si sono costituiti parti civili nel processo, assistiti dall’avvocato Damiano Ciacio. La prossima udienza è fissata per il 20 marzo, quando i giudici del tribunale di Trapani decideranno sulle richieste del pm e sul destino degli imputati.
Per quanto concerne la Provincia di Trapani, è all’11° posto con 7 casi di morti sul lavoro con un’incidenza tra gli occupati del 57,1% su 122.574 occupati e prima tra le province siciliane. In Sicilia dopo Trapani si contano Agrigento con 6 casi, Caltanissetta con 3, Palermo con 16, ma più bassa rispetto alle altre città siciliane per via del maggiore numero di occupati, Siracusa con 5, Messina con 8 casi. In fondo alla classifica Ragusa con 3 morti sul lavoro ed Enna a quota 0.
San vito lo Capo – Attivo da oltre un decennio, il gruppo Facebook dedicato a San Vito Lo Capo raggiungibile a questo indirizzo di Facebook, rappresenta una risorsa unica e completamente gratuita per la promozione delle strutture turistiche della splendida cittadina trapanese, così come di quelle situate nei suggestivi territori di Castellammare del Golfo e Custonaci.
L’iniziativa, animata da una gestione volontaria e appassionata, si fonda su valori di trasparenza e rispetto delle normative. Il gruppo consente esclusivamente alle strutture turistiche regolarmente registrate e conformi alle leggi fiscali e amministrative di pubblicare annunci gratuiti, con l’obiettivo di garantire una promozione di qualità e affidabile.
La moderazione è amorevolmente curata dal suo fondatore e dalle coamministratrici, che con dedizione assicurano una supervisione oculata degli annunci. Con oltre 25.000 follower, il gruppo si distingue per la veridicità delle inserzioni e tutela i potenziali visitatori da eventuali frodi. Ogni struttura può pubblicare un solo annuncio al giorno, favorendo un contatto diretto e trasparente tra i gestori e i turisti interessati. Questo approccio limita la confusione e offre un ventaglio selezionato di opzioni, tutte controllate e verificate.All’iniziativa si può partecipare SOLAMENTE, adeguandosi alle rigide norme che il gruppo stesso ha deciso di adottare e seguire.
Grazie alla costante supervisione dei contenuti e alla verifica della serietà degli inserzionisti, il gruppo rappresenta un esempio virtuoso di promozione territoriale sostenibile, contribuendo a valorizzare il patrimonio turistico locale in modo gratuito e disinteressato. Inoltre, si invita sempre chi è in procinto di prenotare a verificare il *CIN (Codice Identificativo Nazionale)* delle strutture per evitare spiacevoli truffe e garantire un’esperienza sicura e serena.
Con lo stesso spirito, il gruppo intende ampliare il proprio progetto denominato “Sicilia Estate“, con l’obiettivo di esportare questa filosofia di promozione etica e consapevole in altri territori siciliani e, successivamente, in altre regioni d’Italia. Una visione che celebra non solo la bellezza e l’accoglienza di San Vito Lo Capo e dei dintorni, ma anche l’importanza di un turismo responsabile, fondato su fiducia, trasparenza e amore per i territori.
A turisti e potenziali visitatori di questi territori e relativamente alla sicurezza di acere rapporti seri e corretti, il gruppo consiglia SEMPRE di verificare attraversi il servizio dello stato di verifica della liceità delle strutture alle norme di legge e alla sua iscrizione l’indirizzo internet: Controllo del Codice Cin