Alcamo – Nei giorni scorsi i poliziotti del Commissariato di Alcamo hanno arrestato, in esecuzione di due misure cautelari, due pregiudicati casertani (uno dei quali già in carcere per scontare una pena per rapina) responsabili di una truffa commessa nell’estate del 2023 ai danni di una anziana donna alcamese di 87 anni, messa in atto con il metodo del “finto carabiniere”.
Da quanto emerso dalle indagini, i due malviventi hanno contattato telefonicamente la vittima facendole credere che il figlio fosse stato arrestato dalle forze dell’ordine per aver causato una grave incidente stradale; per evitarne l’arresto le è stato chiesto di consegnare immediatamente una somma di denaro.
Pochi minuti dopo, uno dei truffatori si è presentato alla porta dell’anziana spacciandosi per un fantomatico avvocato e, nella circostanza, si faceva consegnare la somma di 21 mila euro in contanti, per poi dileguarsi.
Le indagini, sviluppatesi con l’analisi di numerosi video di sistemi di video sorveglianza, hanno consentito di individuare prima il veicolo e, di seguito, uno dei due truffatori le cui caratteristiche somatiche, inserite in banca dati, avevano permesso di risalire ad un gruppo ristretto di soggetti dediti ad analoghe truffe, tutti originari della regione campana.
Le informazioni acquisite hanno consentito di individuare i presunti responsabili nei due pregiudicati casertani, uno dei quali, già detenuto carcere per scontare una condanna per rapina.
Gli arresti effettuati con la collaborazione dei poliziotti del Commissariato di Santa Maria di Capua Vetere (CE), rappresentano un importante passo nell’ambito del contrasto di questo fenomeno criminale che colpisce le persone più vulnerabili. Le indagini proseguono per accertare eventuali altri episodi ed individuare possibili complici.
La Polizia di Stato ricorda che la prima forma di tutela per reati di questo genere sia quella della prevenzione, fondata sull’alta soglia di attenzione che deve essere mantenuta in tutti i possibili casi di truffa.
Si ritiene opportuno rammentare come sia fondamentale non aprire mai la porta a sconosciuti che non siano in grado di identificarsi compiutamente, anche se indossano un’uniforme o assumano l’aspetto di distinti professionisti.
Prima di aprire la porta di casa è necessario ricevere concrete rassicurazioni, ricordando che nessun operatore delle Forze dell’Ordine o di altre pubbliche amministrazioni è autorizzato ad acquisire denaro contante o altri beni direttamente dal cittadino. Inoltre in caso di telefonate dal contenuto allarmante come nei casi descritti si invita sempre a contattare prima i numeri di emergenza delle forze dell’ordine per riscontro e chiamare sempre i propri familiari avvertendoli di quanto avviene.
Genova – In manette da ieri il latitante Gaspare Ofria palermitano. La sua cattura rientra nell’ambito del progetto denominato «Wanted», che mira alla ricerca e alla cattura di latitanti, con particolare riguardo a bersagli ricercati in cooperazione con le autorità estere.
A Genova polizia e carabinieri hanno arrestato il latitante Gaspare Ofria. Con un provvedimento definitivo di condanna di 6 anni e 8 mesi di reclusione, è nipote del boss mafioso Gaetano Badalamenti, era latitante da circa 2 anni. Ofria era stato condannato nel 2023 ad espiare un cumulo di pene relativo ad alcune condanne subite negli anni precedenti, tra cui una per bancarotta fraudolenta in concorso, un’altra per uso illecito di carte di credito in concorso, e infine un’ultima per la violazione degli obblighi di assistenza familiare.
Ofria, grazie alle attività d’indagine coordinate dalla Procura di Genova e svolte dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri, tra cui servizi di osservazione nei confronti dei familiari, dopo mesi di indagine è stato localizzato a Sofia, in Bulgaria. Dopo la convalida dell’arresto dall’autorità giudiziaria bulgara Ofria è stato tradotto in Italia su un volo aereo.
A Caserta invece un 52enne di nazionalità albanese, latitante dal 2000 con una condanna a 21 anni, è stato arrestato ieri al termine di attività di indagine durate circa un anno, condotte dal Servizio Centrale Operativo e dalla Squadra Mobile di Caserta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, il Dipartimento di Polizia Criminale Albanese, in collaborazione con l’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza in Albania della Direzione Centrale della Polizia Criminale-Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia. L’uomo è ritenuto essere l’organizzatore di un’associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti a carattere transnazionale.
Gli arresti dei 2 uomini, sono arrivati grazie alla cooperazione con le polizie bulgara e albanese.
Erice – E’ stato il forte odore di marijuana ad attirare l’attenzione dei carabinieri di Erice, impegnati in un servizio di controllo del territorio. Insospettiti così i militari hanno deciso di approfondire ed hanno scoperto che all’interno di un garage vi era una piccola serra con due piante di cannabis, infiorescenze essiccate, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della droga.
L’odore percepito dai carabinieri proveniva da una presa d’aria collegata ad un areatore, utilizzato per disperdere i vapori all’esterno.
In manette è finito un 37enne, con precedenti di polizia, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo la convalidata dell’arresto, non è stata adottata alcuna misura cautelare nei confronti dell’uomo.
Marsala – Svolta nelle indagini sulla morte di Anna Peralta, 84 anni, di Marsala che in un primo momento si era scritto fosse stata buttata giù dal balcone dal figlio.
La donna è infatti deceduta all’ospedale “Paolo Borsellino” dopo tre giorni di ricovero per avvelenamento da farmaci. Tuttavia, secondo le prime ricostruzioni, a causare la morte sarebbero state le gravi lesioni riportate in seguito alle percosse subite dal figlio nelle giornate precedenti al ricovero. L’uomo infatti disoccupato e tossicodipendente aveva picchiato la madre per avere i soldi per comprare la droga.
La donna stanca dei sorprusi aveva tentato di suicidarsi ingerendo una quantità di farmaci che l’hanno però portato al ricovero in ospedale dove poi è deceduta. Ma la vera causa della morte da come è stato accertato sarebbero state le percosse ricevute dal figlio nei giorni antecendenti il ricovero.
L’uomo, Girolamo Peraino, un 51enne, è stato fermato con l’accusa di omicidio preterintenzionale. In attesa della decisione del Gip durante l’udienza di convalida, i carabinieri lo hanno trasferito al Pietro Cerulli di Trapani.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Marsala e condotte dai carabinieri della locale Compagnia, sono ancora in corso per chiarire ogni dettaglio della vicenda e ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.
“È obbligo rilevare che l’odierni indagato è, allo stato, solamente indiziato di reato, pur gravemente, e che la sua posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di non colpevolezza”.
Catania – La Guardia di finanza ha provveduto nei giorni scorsi allo smaltimento dei 450 panetti di cocaina, per un peso lordo complessivo di 500 chili, sequestrati lo scorso mese di settembre a largo delle coste della Sicilia orientale. Si è trattato di uno dei più rilevanti quantitativi di cocaina scoperti in ambito nazionale e sequestrato.
I finanzieri si sono avvalsi della collaborazione della componente specialistica ‘Antiterrorismo e pronto impiego” e dei finanzieri del gruppo aeronavale di Messina. Nel corso dell’operazione furono arrestati 5 membri dell’equipaggio di un’imbarcazione accusati di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope aggravato dall’ingente quantitativo.
La distruzione della droga è stata autorizzata dalla Procura di Siracusa dopo l’analisi e la campionatura della cocaina eseguite da unità specializzate del Nucleo Pef anche mediante attività di riproduzione fotografica e video.
San Vito Lo Capo – I Carabinieri di San Vito lo Capo e Custonaci hanno arrestato in flagranza di reato un 43enne pregiudicato, sorpreso a rubare all’interno di una casa vacanze che si trova nel centro della città.
Nel corso di un servizio di perlustrazione notturna, i militari hanno notato un accesso forzato alla struttura ricettiva. Insospettiti, sono entrati nell’abitazione ed hanno trovato un uomo ancora sul posto, in possesso di arnesi da scasso, dispositivi elettronici e generi alimentari rubati.
L’episodio conferma l’importanza del costante controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, soprattutto in zone turistiche ad alta frequentazione.
Marsala – I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Marsala hanno arrestato in flagranza un 40enne marsalese per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, durante un servizio perlustrativo, avrebbero notato l’uomo che con fare particolarmente guardingo: dapprima occultava un involucro di plastica nel giardino della propria abitazione; poi se ne allontanava rapidamente a piedi.
I sospetti dei militari sono risultati fondati, infatti, l’immediata perquisizione del nascondiglio dell’abitazione del 40enne ha consentito il sequestro di marijuana e hashish per un peso oltre un chilo, bilancini di precisione e contanti.
Tratto in arresto, dopo il sequestro dello stupefacente e l’udienza di convalida l’uomo è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Favignana – Si sono ritrovati in piazza dopo aver attraversato le vie principali dell’isola. Familiari, parenti, amici e conoscenti di Salvatore Sinagra, il 30enne che da due settimane lotta tra la vita e la morte in un ospedale di Las Palmas in Spagna dopo una aggressione brutale avvenuta all’esterno di un bar di Lanzarote nelle Isole Canarie. Una cinquantina di persone si sono ritrovate insieme con striscioni e candele per un momento di preghiera e di speranza: rivedere presto il sorriso di Salvatore a Favignana.
Tra i messaggi “il mondo ha bisogno di te come il mare ha bisogno di ogni goccia di pioggia” ed ancora “giusitiza per Salvatore” e poi “forza vita mia”. Una comunità che attraverso questa fiaccolata ha voluto testiominare non solo solidarietà a Salvatore e alla sua famiglia ma anche esprimere un forte coinvolgimento emotivo in tutta questa vicenda.
Rimane l’apprensione per la salute di Salvatore. Il colpevole dell’aggressione è stato già arrestato è un 25enne già conosciuto alle forze dell’ordine che si trova in carcere.
P.M.R.R., 25 anni nel carcere di Tahíche dal 3 febbraio da quanto scrive la stampa locale, due anni fa ha aggredito un automobilista anziano a Lanzarote, insieme a un amico, ed è stato condannato per danni ed ha precedenti penali per presunti reati di furto e traffico di droga.
Trapani – Personale della Squadra Mobile della Questura di Trapani, su disposizione della Procura della Repubblica di Trapani, ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale, nei confronti di un uomo indagato per una presunta violenza sessuale.
Il trapanese agiva a bordo degli autobus, scegliendo le linee più frequentate dagli studenti, talvolta anche minorenni, tentando approcci di naturale sessuale strusciandosi sui passeggeri. Una giovanissima vittima ha trovato il coraggio di raccontare ai familiari e poi agli investigatori della Polizia quanto accaduto sull’autobus, di ritorno da scuola.
L’indagine, che ha trovato riscontri e conferme nelle preziose testimonianze di altri passeggeri, presenti al momento dell’accaduto, ha fatto emergere un quadro preoccupante di molestie perpetrate dall’uomo in pieno giorno.
I poliziotti sono riusciti, sulla base della descrizione della vittima e dei testimoni, ad individuare il soggetto e, in considerazione della gravità dei fatti, su impulso della Procura della Repubblica di Trapani e in esecuzione di un ordine di carcerazione, hanno proceduto al suo arresto. L’arrestato, un quarantacinquenne senza fissa dimora, in passato ha commesso fatti della stessa natura mostrandosi incline alla serialità.
Alcamo – I Carabinieri della Compagnia di Alcamo hanno eseguito un servizio straordinario finalizzato a incrementare i controlli alla circolazione stradale, nell’ambito di quanto discusso e delineato durante il comitato provinciale sull’ordine e sicurezza pubblica tenutosi con il Prefetto di Trapani.
All’esito del servizio, oltre alla denuncia di due soggetti per guida in stato di ebbrezza alcolica, è stato sottoposto a controllo un 18enne alcamese trovato, a seguito di perquisizione, in possesso di 5 dosi di hashish. Le attività di ricerca estese dai Carabinieri presso il domicilio del ragazzo hanno permesso il rinvenimento di ulteriori 40 gr. della medesima sostanza e di materiale per il confezionamento del narcotico.
Tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio, all’esito dell’udienza di convalida, il 18enne è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di Castellammare del Golfo.