Trapani
Campetti nei rioni popolari. Lamia (FdI): “sono abbandonati, è spreco di denaro pubblico”.
L'Iacp li aveva consegnati due anni fa
Laura Spanò8 Gennaio 2025 - Politica
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    Trapani – Un esposto per spreco di denaro pubblico a Trapani, è stato inviato dal consigliere comunale Nicolò Lamia (FdI), all’Assessore regionale alle Infrastrutture, al direttore del Genio Civile di Trapani e al Procuratore della Corte dei Conti. La vicenda riguarda il totale abbandono in cui versano a distanza di due anni e 8 mesi dalla consegna da parte dell’Iacp al comune di Trapani, due strutture sportive che si trovano in via Omero e in via 29. Le due strutture rientravano in un intervento più ampio effettuato da parte dell’Istituto Autonomo Case Popolari del capoluogo e che riguardava specificatamente l’intervento su 22 alloggi popolari in via Pantelleria e il recupero di spazi pubblici con la realizzazione di due campi di calcetto con sistemazione delle aeree di pertinenza nella via Omero e nella via 29 nel comune di Trapani.

    “La consegna delle opere venne effettuata dall’Iacp al comune di Trapani, con una breve cerimonia a Maggio 2022 – ricorda nell’esposto il consigliere Lamia. A distanza di 2 anni e 8 mesi dalla consegna delle due strutture sportive – scrive ancora Lamia – bisogna constatare che le stesse giacciono in stato di totale abbandono, parzialmente vandalizzate e mai rese fruibili ai cittadini dei quartieri per i quali erano state realizzate”. Il consigliere comunale scrive anche di avere più volte sollecitato richieste verbali con apposite interrogazioni anche direttamente al sindaco Giacomo Tranchida, senza ricevere risposta in merito “quasi che tali realizzazioni fossero sconosciute”. “Tale modo di amministrare è indiscutibilmente contrario al pubblico interesse ed a qualunque concetto di una amministrazione – sottolinea infine Lamia – visto che sono stati sperperati inutilmente alcune centinaia di migliaia di euro”. Il consigliere Nicolò Lamia auspica quindi: “Un pronto intervento degli organi preposti a porre fine a tale stato di disagio e ad accertare eventuali responsabilità”.




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