Trapani – E’ Angelo Cassisa il nuovo Direttore della Unità operativa complessa di Anatomia Patologica del Presidio ospedaliero Sant’Antonio Abate di Trapani. Si sono infatti conclusi i lavori della commissione esaminatrice per la selezione pubblica per l’incarico.
La graduatoria stilata dalla commissione, presieduta da Antonio Cossu, direttore dell’UOC di Anatomia Patologica dell’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari, al termine della prova colloquio e della valutazione dei titoli vede primo classificato Angelo Cassisa, con 83,25 punti, seguito da Elettra Unti, dirigente medico dell’Arnas Civico di Palermo, con 78,61.
Cinque erano i candidati ammessi al colloquio, ma uno è risultato rinunciatario
Cassisa è risultato primo sia nella graduatoria dei titoli, che nel colloquio. Di origini trapanesi, è in atto direttore dell’Anatomia Patologica dell’USL Toscana Centro. Laureatosi e specializzatosi all’università di Bologna, è stato direttore vicario dell’UOC di Anatomia Patologica dell’Azienda ospedaliera “Carlo Poma” di Mantova.
“Ora si procederà celermente – ha commentato il direttore generale facente funzioni dell’ASP Trapani, Danilo Palazzolo – all’approvazione degli atti della commissione e della relativa graduatoria, per consentire la più rapida immissione in servizio dell’avente diritto”.
L’incarico di Direttore dell’UOC di Anatomia Patologica del S’Antonio Abate era vacante dall’1 novembre 2024, quando il precedente direttore Domenico Messina era andato in quiescenza.
Trapani – Una relazione di cinque pagine che fotografa quanto di più cattivo possa accadere nella sanità pubblica in questo caso quella trapanese, con pazienti a rischio della vita, si parla di 170 persone che in ritardo hanno iniziato a curare il carcinoma di cui soffrivano. L’esito dell’ispezione voluta dal governo regionale all’Asp di Trapani è pronta.
Un reparto quello di Anatomia patologica in carenza di personale e che è riuscito ad accumulare oltre 3.300 esami istologici e 170 casi di tumore diagnosticati in ritardo. E accanto a questo sfacelo quel che è peggio è che i dirigenti medici in servizio effettuavano pochissime prestazioni, con numeri nettamente inferiori a quelli previsti dalla Siapec (la società italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica), secondo la quale ciascun anatomopatologo dovrebbe eseguire almeno 2.500 diagnosi l’anno.
Gli ispettori regionali hanno rilevato che «i dirigenti medici anatomopatologi hanno eseguito – annualmente – un numero di diagnosi compreso tra circa 500 e 1.700, sia nel 2023 che nel 2024, numero notevolmente inferiore rispetto al target fissato». Inoltre, «emerge un evidente sottodimensionamento dei carichi di lavoro per ciascun dirigente medico anatomopatologo».
I risultati sono drammatici: medici quasi totalmente inattivi, un caso eclatante riguarda un dirigente che ha redatto appena 8 referti in sei mesi. Zero controllo sui flussi di lavoro, turni non monitorati, tracciabilità assente. Una sanità paralizzata, mentre i pazienti aspettavano risposte.
Ora si attende la risposta della Regione. All’orizzonte, una possibile rimozione dei vertici e l’avvio di procedimenti disciplinari nei confronti di chi ha omesso i propri doveri.“È un fatto di una gravità inaudita. Non possiamo tollerare simili comportamenti, soprattutto quando si parla di pazienti oncologici. Chi ha sbagliato ne risponderà.”
Una petizione online di sostegno e solidarietà al direttore generale dell’Asp Trapani Ferdinando Croce: è l’iniziativa che alcuni dipendenti dell’Azienda sanitaria hanno messo in atto sulla scorta della vicenda relativa al ritardo nella lavorazione dei referti istologici. E a difesa di Croce che guida l’Asp, si sono schierati alcuni dipendenti che hanno lanciato la petizione online.