Palermo – Agenti della Squadra Mobile, Sezione contrasto al Crimine Diffuso, nel corso di servizi di prevenzione e controllo del territorio volti a contrastare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti nel capoluogo palermitano, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, O.A., 40enne nigeriano, resosi responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Gli accertamenti effettuati hanno consentito di rinvenire addosso al fermato 39 dosi di eroina singolarmente confezionate e pronte per essere spacciate peso 35 grammi e la somma di 763,00 euro ritenuta provento dell’illecita attività di spaccio.La droga ed il denaro, sono stati posti sotto sequestro, mentre il giovane cittadino nigeriano è stato tratto in arresto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Gli agenti transitando nei pressi del quartiere cittadino “Ballarò” hanno notato un uomo, a loro sospetto, confabulare con una donna. Nella consapevolezza che i due stessero per incontrarsi per formalizzare la compravendita di sostanza stupefacente, gli agenti hanno intimato l’Alt polizia al nigeriano che, alla vista degli operatori, nel vano tentativo di eludere il controllo, si è dato a precipitosa fuga tra le stradine del mercato cittadino.
Ne scaturiva un rocambolesco inseguimento culminato all’interno di una chiesa, luogo dove presumibilmente l’uomo pensava di poter trovar riparo e far perdere le proprie tracce sfuggendo all’occhio attento dei poliziotti. Gli agenti, senza perderlo di vista e adottando le precauzioni, necessarie per garantire l’incolumità dei fedeli presenti, sono riusciti con non poche difficoltà a precludergli ogni via di fuga e con discrezione hanno accompagnato l’uomo all’esterno del luogo di culto, dove era in corso, nel frattempo la celebrazione eucaristica.
Giova precisare che l’indagato, è, allo stato, indiziato in merito al reato contestato e che la sua posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.