Le sale da gioco si affollavano la sera: in tutto sono state identificate 70 persone, tra cui sette organizzatori, uno dei quali già noto alle autorità per precedenti specifici. Quando fiamme gialle e funzionari delle doganesono entrati nei locali dall’aspetto anonimo, hanno scoperto vere e proprie bische clandestine. L’indagine è partita da controlli sui social network: i tornei illegali di Texas Hold’em erano pubblicizzati su canali paralleli.
Le sale erano allestite come quelle di un casinò. L’operazione ha condotto al sequestro preventivo di immobili, tavoli da gioco, fiches, carte e 3.590 euro in contanti. Analizzando i computer presenti nelle sale, gli investigatori hanno scoperto un circuito clandestino online che registrava i partecipanti e dimostrava la continuità di questa attività almeno dall’inizio dell’anno. I sette gestori delle sale sono stati denunciati presso la procura della Repubblica di Palermo per il reato di organizzazione di giochi d’azzardo e 63 avventori per partecipazione a giochi d’azzardo.
Proficua la collaborazione tra fiamme gialle e funzionari delle dogane
L’operazione è frutto anche di un protocollo d’intesa tra Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per scambiarsi il patrimonio di esperienze e informazioni.