Palermo
Scoperte a Palermo due bische clandestine, 70 persone denunciate
Sale allestite come casinò in locali anonimi alla Kalsa e a Malaspina
Redazione9 Aprile 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Palermo – Ufficialmente si trattava di una associazione sportiva, ma in realtà Guardia di Finanza e funzionari dell’agenzia delle dogane e dei monolpoli hanno scoperto due bische clandestine.

    L’indagine

    Un’indagine è partita dal web ed ha permesso di scoprirne due bische a Palermo, in piazza Kalsa e in via Principe di Paternò, nell’area Malaspina-Palagonia. Nel corso dell’irruzione sono stati sorpresi assieme ai gestori decine di giocatori impegnati in partite di poker. Giocavano tornei del popolare Texas Hold’em, una variante del poker amata per la suspense che crea ma che induce anche a rischiare cifre importanti. Niente a che vedere con i “tornei ricreativi” dichiarati nello statuto delle associazioni che appartenevano a un’unico gruppo criminale.

    Quando si giocava

    Le sale da gioco si affollavano la sera: in tutto sono state identificate 70 persone, tra cui sette organizzatori, uno dei quali già noto alle autorità per precedenti specifici. Quando fiamme gialle e funzionari delle doganesono entrati nei locali dall’aspetto anonimo, hanno scoperto vere e proprie bische clandestine. L’indagine è partita da controlli sui social network: i tornei illegali di Texas  Hold’em erano pubblicizzati su canali paralleli.

    Le sale erano allestite come quelle di un casinò. L’operazione ha condotto al sequestro preventivo di immobili, tavoli da gioco, fiches, carte e 3.590 euro in contanti. Analizzando i computer presenti nelle sale, gli investigatori hanno scoperto un circuito clandestino online che registrava i partecipanti e dimostrava la continuità di questa attività almeno dall’inizio dell’anno. I sette gestori delle sale sono stati denunciati presso la procura della Repubblica di Palermo per il reato di organizzazione di giochi d’azzardo e 63 avventori per partecipazione a giochi d’azzardo.

    Proficua la collaborazione tra fiamme gialle e funzionari delle dogane

    L’operazione è frutto anche di un protocollo d’intesa tra Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per scambiarsi il patrimonio di esperienze e informazioni.




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