L’introduzione delle seconde squadre rappresenta per il calcio italiano un’importante opportunità per far crescere i giovani talenti in un contesto più competitivo rispetto alla Primavera, ma il lato economico rimane un fattore determinante. L’adozione delle cosiddette “formazioni B”, finora ad appannaggio di Juventus, Atalanta e Milan, è infatti una fonte di introiti da non sottovalutare, soprattutto in un calcio sempre più attento ai bilanci.
Analizzando a fondo questa lista di tutti i siti di scommesse e osservando il quadro generale, possiamo affermare che l’Atalanta U23 sia il modello più convincente sul piano sportivo, vista la posizione play-off ormai consolidata. Un capitolo a parte merita la Juventus Next Gen: pur avendo già un’esperienza pluriennale, i giovani bianconeri continuano a vivere stagioni altalenanti. Va detto però che la prima squadra ha beneficiato di diversi prospetti esplosi in Serie C. Per quanto riguarda il Milan Futuro, invece, i rossoneri si trovano in piena fase di rodaggio e stanno incontrando non poche difficoltà nel loro primo anno di vita.
Affinché il “progetto seconde squadre” duri nel tempo e sia remunerativo serve una lungimiranza strategica e un investimento iniziale che molti non possono (o non vogliono) permettersi. La Juventus è stata la prima società ad aver scommesso concretamente su questo modello sin dal 2018, mentre altre big come Inter e Napoli hanno preferito soluzioni tradizionali come prestiti o sodalizi con altri club.
Dalle cessioni di giocatori valorizzati dalla Next Gen, la Juventus ha ricavato oltre 100 milioni di euro. Tra le plusvalenze più remunerative ricordiamo Soulé, ceduto alla Roma per quasi 30 milioni complessivi e Huijsen, passato al Bournemouth per circa 18 milioni. Altri elementi, Yildiz e Savona su tutti, sono entrati in pianta stabile in prima squadra, andando a rappresentare un importante capitale tecnico per i bianconeri.
Capitolo Atalanta: l’U23 bergamasca è stata ammessa in C a partire dalla stagione 2023/2024, diventando il secondo club a lanciare una seconda squadra in un torneo professionistico. La Dea è storicamente riconosciuta per il suo prolifico settore giovanile, che ha portato nelle casse societarie centinaia di milioni derivanti dalle cessioni dei giocatori cresciuti nel vivaio. Il Milan Futuro, infine, si è iscritto al campionato di Serie C soltanto a partire dalla stagione 2024/2025.
Le squadre B di Juventus, Atalanta e Milan hanno avuto percorsi piuttosto diversi anche in termini di risultati e di crescita progettuale. La Next Gen, ad esempio, ha sempre chiuso a metà classifica, ma ha comunque partecipato ai play-off in più occasioni, rendendo il bilancio complessivamente positivo. Quest’anno, dopo un avvio complesso che l’aveva portata sull’orlo della retrocessione, la Juve ha trovato maggiore continuità nel Girone C, risalendo gradualmente la china. Decisivo si è rivelato il cambio di guida tecnica: a seguito dell’esonero di Montero, dall’arrivo di Brambilla la squadra ha centrato ben 13 risultati utili consecutivi prima dell’ultimo stop ad Avellino.
L’Atalanta, dal canto suo, si è subito scrollata di dosso le difficoltà del professionismo, coronando il debutto in Serie C con una posizione d’alta classifica. L’uscita al primo turno dei play-off non ha certo scoraggiato le ambizioni degli orobici, che anche quest’anno punteranno a salire in B. Qualche talento si è già messo in mostra: tra tutti, i più promettenti sembrano Moustapha Cissé e soprattutto Vanja Vlahovic, che si sta ritagliando spazio nella massima serie in maglia nerazzurra.
I rossoneri hanno la seconda squadra più “giovane”: la stagione 2024/2025 è stata la prima per il Milan Futuro nella terza serie del calcio italiano. Dopo un esordio promettente in Coppa Italia, con vittorie convincenti contro compagini esperte come Lecco e Novara, la situazione in campionato si sta rivelando complessa e l’undici di Oddo si ritrova impantanato nei bassifondi del Girone B. Il progetto è ancora agli inizi, quindi è naturale che serva tempo per ottenere risultati: se non altro, l’occasione si sta dimostrando ghiotta per consentire a un futuro crack come Camarda, appena 16enne, di mettersi alla prova tra i grandi.