Trapani – Con l’escussione dei primi due testi dell’accusa, si tratta di due investigatori che seguirono le indagini, entra nel vivo stamane il processo “Eirene”, scaturito dall’inchiesta antimafia che nel settembre 2024 ha svelato un presunto patto tra politica e mafia coinvolgendo Alcamo, Calatafimi e Trapani. Sono 13 gli imputati davanti al Tribunale di Trapani accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, traffico di droga e scambio elettorale politico-mafioso. Tra loro anche l’ex senatore alcamese del Pd Partito Nino Papania e l’ex vicesindaco di Alcamo Pasquale Perricone i due sono imputati solo per voto di scambio politico mafioso.
Ogni mese previste due udienze essendo dieci imputati in carcere.
Oltre a loro figurano tra gli imputati Antonio Provenzano, Niccolò Melodia, Giorgio Nicolò, Gregorio Ascari, Giuseppe Sciacchitano, Antonino Minio, Diego Pipitone. Molti di loro risultano detenuti.
Nel corso dell’udienza odierna è prevista la nomina del perito che curerà la trascrizione delle intercettazioni telefoniche, considerate una delle prove cardine del procedimento.