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    Palermo: violenza sessuale nei confronti di una turista, in manette un 46enne
    All'uomo il provvedimento gli è stato notificato in carcere
    Redazione17 Dicembre 2025 - Cronaca
  • polizia palermoCronaca

    Palermo – Personale della IV Sezione Investigativa della Squadra Mobile, ha eseguito una ordinanza con cui il gip presso il Tribunale di Palermo, su input della Procura, che ne aveva fatto richiesta, ha disposto l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di D.S., 46 anni,  palermitano, gravemente indiziato per il delitto di violenza sessuale “perché, abusando delle condizioni di inferiorità fisica di una giovane turista straniera che non comprendeva la lingua, con violenza trascinava la predetta all’interno del suo appartamento  e la costringeva a subire un rapporto sessuale”.

    L’indagine

    All’epoca dei fatti, accaduti un sabato sera del luglio del 2023, la turista si era recata, con le sue connazionali, a trascorrere la serata in zona “Vucciria” qui avevano conosciuto altri giovani palermitani con i quali avevano trascorso la serata intrattenendosi a consumare anche bevande alcoliche. In un secondo momento, la vittima, avendo perso di vista le amiche, ed era stata accompagnata da D.S., con l’inganno, presso la sua abitazione dove veniva violentata.

    La conseguente progressione d’indagine, svolta sotto la direzione del II Dipartimento “Violenza di genere, violenza domestica e tutela delle vittime vulnerabili‘, della Procura,  consistita nell’ audizione della vittima nella forma della “modalità protetta” e nell’escussione delle altre persone informate sui fatti, hanno consentito di ricostruire lo scenario dove era stato perpetrato il delitto e, sulla base delle risultanze delle immagini acquisite dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, gli investigatori della Squadra Mobile sono riusciti ad identificare in D.S. il presunto autore del delitto. Dopo l’individuazione dell’indiziato era stato richiesto il consenso per procedere al prelievo del relativo campione biologico, per riscontrare l’eventuale concordanza del DNA dell’indagato con quello “ignoto” evidenziato sui campioni biologici isolati sulla persona offesa la notte della violenza. Alla fine è stato accertato, l’assoluta concordanza del profilo genetico del D.S. con quello dell’ignoto violentatore.

    Le successive attività d’indagine hanno consentito di raccogliere ulteriori e concordanti elementi indizianti a carico del menzionato D.S. che, condivisi dal P.M. titolare del procedimento, hanno permesso a quest’ultimo di richiedere ed ottenere, nei confronti dell’indagato, la misura cautelare del massimo rigore.

    Lo scorso 28 novembre, gli operatori della Sezione Investigativa che tratta i reati sessuali e in danno di minori hanno eseguito l’ordinanza emessa, notificandola all’interessato presso la locale Casa Circondariale “A. Lo Russo-Pagliarelli” dove il D.S. era già ristretto per altra causa.

    Giova precisare che la responsabilità penale delle condotte elencate sarà definita solo dopo l’emissione di eventuali sentenze passate in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.

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