Lampedusa (Agrigento) -Salgono di ora in ora i morti del naufragio avvenuto stamane a 14 miglia a sud di Lampedusa. Al momento il bilancio parla di: 61 persone tratte in salvo, 27 i corpi senza vita recuperati, tra cui una neonata, ma stando ai racconti dei superstiti ci sono ancora una 40ina di dispersi.
La Procura di Agrigento intato ha aperto una indagine per naufragio colposo dopo la tragedia accaduta a 14 miglia da Lampedusa dove due imbarcazioni cariche di migranti si sono capovolte. L’inchiesta è coordinata dal procuratore Giovanni Di Leo.
Sono due le imbarcazioni coinvolte nel naufragio: con a bordo oltre cento persone entrambe partite martedì sera dal nord della Libia.
Al porto di Lampedusa intanto continuano le operazioni di sbarco dei cadaveri recuperati che vengono trasferiti alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana.
Dal racconto dei superstiti le due imbarcazioni cariche di migranti, sarebbero partite martedì sera da Tripoli. Una delle due nel viaggio verso la Sicilia avrebbe iniziato ad imbarcare acqua e si sarebbe ribaltata. Alcuni dei migranti sarebbero riusciti a spostarsi nell’altra imbarcazione ma molti sarebbero caduti in acqua. Anche questa seconda imbarcazione però alla fine stracarica si sarebbe ribaltata, facendo finire in mare il suo carico umano. Ad avvistare il barcone semiaffondato verso mezzogiorno un elicottero della guardia di finanza a circa 14 miglia a sud di Lampedusa subito è scattato l’allarme e dall’isola sono partite le motovedette della guardia costiera, finanza e frontex.
Le operazioni di soccorso dopo il naufragio sono molto complesse.
I superstiti sono alloggiati presso l’hotspot di contrada Imbriacola struttura di primissima accoglienza gestita dalla Croce rossa di cui è vicedirettore Cristina Palma che potrete ascoltare nel video.
«Fino a oggi sono stati 675» tra morti e dispersi «dall’inizio dell’anno nel Mediterraneo centrale» ha ricordato il portavoce di Unchr Filippo Ungaro.