Catania
La finanza di Catania confisca beni per oltre 400 mila euro
La confisca di beni immobili riguarda ll’amministratore unico di una società di Paternò
Redazione22 Gennaio 2025 - Cronaca
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    Catania – I Finanzieri del Comando Provinciale hanno esguito, su richiesta della Procura distrettuale della Repubblica, alla sentenza del Tribunale Etneo, divenuta definitiva, con cui è stata disposta la confisca di beni immobili nei confronti di Alfio Sciacca. L’uomo era stato condannato a 2 anni di reclusione per bancarotta documentale e fraudolenta e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte nella sua qualità di amministratore unico della “GRANDI VIVAI SOCIETÀ AGRICOLA S.r.l.” di Paternò, esercente l’attività di “coltivazioni di fiori e piante ornamentali”, fallita nel luglio 2018.

    Il provvedimento si collega all’operazione convenzionalmente nota come “Pupi di pezza”, condotta dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Catania – Gruppo Tutela Economia coordinati dalla Procura, che ha consentito di disvelare l’esistenza di un sistema fraudolento attraverso cui Sciacca, anche in concorso con altri, aveva eluso il pagamento di ingenti debiti erariali e, al contempo, causato e aggravato il dissesto della società, poi fallita.

    In particolare, è stato appurato che Alfio Sciacca, nella qualità di amministratore della “GRANDI VIVAI SOCIETA’ AGRICOLA s.r.l.”, aveva in primo luogo favorito la distrazione degli asset più redditizi dell’impresa a favore della neocostituita “PLANETA S.r.l.” di Catania, esercente l’attività di “progettazione, esecuzione di lavori specializzati nel verde”, al medesimo riconducibile.

    Tra le preziose “eredità” ricevute da “PLANETA S.r.l.”, società nata da un’operazione straordinaria di scissione del patrimonio della fallenda GRANDI VIVAI, erano risultate anche rilevanti commesse pubbliche in atto nonché le credenziali per la partecipazione e l’aggiudicazione di nuovi appalti pubblici.

    Inoltre, è emerso che l’odierno condannato, senza valide giustificazioni, aveva effettuato pagamenti per oltre 470.000 euro alla ditta individuale “SUNSHINE NURSERY” a lui riconducibile, in modo da sottrarsi al pagamento di imposte dovute per circa un milione di euro.

    Con la recente esecuzione del provvedimento giudiziario, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria etneo hanno sottoposto a confisca 2 fabbricati e 4 terreni agricoli per un valore complessivo di oltre 410.000 euro intestati a Sciacca, il quale è stato raggiunto anche dalla pena accessoria del divieto di esercitare un’impresa commerciale e di ricoprire uffici direttivi presso qualsiasi impresa per la durata di due anni.

    L’attività d’indagine si inquadra nel più ampio quadro delle azioni svolte dalla Procura della Repubblica e dalla Guardia di Finanza di Catania, finalizzate al contrasto della criminalità economico-finanziaria, a tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico nonché della leale concorrenza imprenditoriale.




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