La Processione dei Misteri di Trapani: venti gruppi, quattro secoli di fede e tradizione
Trapani, Se sei trapanese, sai bene che Venerdì Santo non è un giorno come gli altri. È il giorno della Processione dei Misteri, quando la città si ferma, il tempo sembra rallentare e le strade si riempiono di un’emozione che solo chi l’ha vissuta può capire.
I Gruppi dei Misteri non sono solo statue: sono storia, tradizione e identità. Sono il cuore pulsante di una fede che si tramanda da oltre 400 anni, un legame che tiene unita la comunità e che ogni anno si rinnova con la stessa intensità.
I Nostri Misteri: venti storie di passione e devozione
Ogni ceto di lavoratori porta sulle spalle il proprio Gruppo Sacro, con fierezza e senso di appartenenza. Sono venti gruppi, ognuno racconta un momento della Passione di Cristo, ma in realtà raccontano molto di più: raccontano noi, i nostri padri, i nostri nonni, e tutti quelli che prima di noi hanno vissuto e amato questa città.
Eccoli, uno per uno:
- La Separazione – Ceto degli Orefici
Raffigura il momento in cui Gesù si congeda dalla Madre e dall’apostolo Giovanni prima della Passione.
- La Lavanda dei Piedi – Ceto dei Pescatori
Rappresenta Gesù che, durante l’Ultima Cena, lava i piedi agli apostoli come gesto di umiltà.
- Gesù nell’Orto del Getsemani – Ceto degli Ortolani
Mostra Gesù in preghiera nell’orto, mentre affronta l’angoscia prima dell’arresto.
- L’Arresto – Ceto dei Metallurgici
Illustra il momento in cui Gesù viene catturato dalle guardie nel Getsemani.
- La Caduta al Cedron – Ceto dei Naviganti
Rappresenta Gesù che cade nel torrente Cedron durante il tragitto verso il luogo del processo.
- Gesù dinanzi ad Hanna – Ceto dei Fruttivendoli
Mostra Gesù portato davanti al sommo sacerdote Hanna per essere interrogato.
- La Negazione – Ceto dei Barbieri e Parrucchieri
Raffigura Pietro che, per tre volte, nega di conoscere Gesù durante il suo processo.
- Gesù dinanzi ad Erode – Ceto dei Pescivendoli
Mostra Gesù condotto davanti al re Erode, che lo schernisce e lo rimanda da Pilato.
- La Flagellazione – Ceto dei Muratori e Scalpellini
Rappresenta Gesù mentre subisce la flagellazione per mano dei soldati romani.
- La Coronazione di Spine – Ceto dei Fornai
Illustra il momento in cui Gesù viene deriso e incoronato con una corona di spine.
- Ecce Homo – Ceto dei Calzolai e Calzaturieri
Raffigura Pilato che presenta Gesù flagellato e coronato di spine al popolo, dicendo “Ecco l’uomo”.
- La Sentenza – Ceto dei Macellai
Mostra Pilato che pronuncia la condanna a morte di Gesù.
- L’Ascesa al Calvario – Popolo
Rappresenta Gesù che, portando la croce, sale verso il Golgota, assistito da Simone di Cirene.
- La Spogliazione – Ceto dei Tessili e Abbigliamento
Illustra il momento in cui Gesù viene spogliato delle sue vesti prima della crocifissione.
- La Sollevazione della Croce – Ceto dei Falegnami, Carpentieri e Mobilieri
Raffigura l’istante in cui la croce con Gesù viene innalzata sul Golgota.
- La Ferita al Costato – Ceto dei Pittori e Decoratori
Mostra un soldato romano che trafigge il costato di Gesù con una lancia per accertarne la morte.
- La Deposizione – Ceto dei Sarti e Tappezzieri
Rappresenta la deposizione di Gesù dalla croce da parte di Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo.
- Il Trasporto al Sepolcro – Ceto dei Salinai
Illustra il corpo di Gesù che viene portato al sepolcro per la sepoltura.
- Il Sepolcro – Ceto dei Pastai
Raffigura Gesù deposto nel sepolcro, in attesa della resurrezione.
- L’Addolorata – Ceto dei Camerieri, Cuochi, Cocchieri, Autisti, Baristi, Pasticceri, Albergatori, Ristoratori ed Affini
Mostra la Vergine Maria addolorata che piange la morte del Figlio.
L’attesa, l’”annacata” e la città che respira a un solo ritmo
Ogni anno, quando i Misteri escono dalla Chiesa del Purgatorio, un brivido attraversa chi è lì ad aspettare. I Massari sollevano i Gruppi, e con quel movimento oscillante, l’annacata, danno vita alla processione.
Le strade si riempiono di marce funebri, di lacrime, di silenzi interrotti solo dal suono dei passi e delle preghiere. Le botteghe lungo il corso abbassano le serrande a metà, segno di rispetto e partecipazione. Trapani diventa un unico corpo, un’unica anima, che accompagna i Misteri per 24 ore di intensa devozione.
Una tradizione che ci appartiene
La Processione dei Misteri non è solo un evento religioso: è un pezzo di noi. È il legame con le nostre radici, con il passato che continua a camminare sulle nostre strade. Non importa quante volte l’hai vista, ogni anno è sempre diversa, sempre speciale.
Perché i Misteri non si guardano, si vivono.
E tu, da trapanese, quale momento della Processione senti più tuo?