Mazara del Vallo
Fermo amministrativo al porto di Mazara per una battente bandiera greca
L’attività coordinata dalla Direzione Marittima di Palermo si inquadra nella cosiddetta “Port State Control”
Redazione5 Aprile 2025 - Cronaca



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    Mazara del Vallo – Fermo amministrativo per una nave battente bandiera greca. I Nuclei ispettivi specializzati in sicurezza della navigazione delle Capitanerie di porto di Trapani e di Mazara del Vallo, sotto il coordinamento della Direzione Marittima della Sicilia Occidentale, hanno eseguito un’ispezione a bordo di una nave battente bandiera greca giunta all’ormeggio nel porto di Mazara del Vallo.

    I controlli a bordo

    Nel corso dell’attività ispettiva, il team della Guardia Costiera ha rilevato numerose non conformità rispetto alle prescrizioni in materia di sicurezza della navigazione e protezione dell’equipaggio previste dalle convenzioni internazionali ratificate dall’Italia. Per la gravità di alcune di tali deficienze, il team ispettivo ha disposto il fermo amministrativo della nave (c.d. “detenzione”) allo scopo di evitare che, riprendendo il mare, la stessa possa costituire un pericolo per le persone a bordo, per l’ambiente marino e costiero e per le altre navi in navigazione.

    Quando potrà riprendere a navigare

    La nave potrà riprendere la navigazione solamente dopo che il personale ispettivo della Guardia Costiera, attraverso una nuova ispezione, avrà accertato che tutte le non conformità rilevate siano state sanate.

    L’attività messa in atto si richiama alla cosiddetta “Port State Control”

    L’attività coordinata dalla Direzione Marittima di Palermo si inquadra nella cosiddetta “Port State Control”, cioè il controllo delle navi straniere che approdano nei porti nazionali e discende dal “Memorandum di intesa” siglato a Parigi nel 1982 dai Principali Paesi dell’Unione Europea e dal Canada. Tale Memorandum ha istituito un sistema armonizzato di controllo delle navi straniere che approdano nei porti dei Paesi membri. Il sistema consente di attribuire un “profilo di rischio” ad ogni nave assoggettata al regime di controllo, basato sulla tipologia di nave e sulla sua storia ispettiva. In tal modo si riesce ad individuare le navi sub-standard che vengono assoggettate ad ispezioni più frequenti ed approfondite.

    Chi effettua tali controlli

    Gli ispettori della Guardia Costiera individuati per svolgere tale importante compito vengono abilitati a termine di un lungo percorso formativo della durata di circa tre anni, svolto in Italia e presso la sede dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (EMSA) di Lisbona e prevede aggiornamenti periodici, anche congiunti con gli ispettori degli altri Paesi membri.




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