Trapani
Carcere di Trapani, rinvenuti dalla polizia due smartphone
Il ritrovamento nel corso di controlli approfonditi nel reparto "Ionio"
Laura Spanò19 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Carcere di Trapani, rinvenuti dalla polizia due smartphone Cronaca

    Trapani – Controlli serrati sono stati effettuati questa settimana all’interno del carcere Pietro Cerulli di Trapani. Nel corso di una perqusizione effettuata dal personale di polizia in servizio presso la casa circondariale, sono stati rinvenuti e sequestrati due apparati smartphone nell’illecita disponibilità di detenuti che si trovano ristretti nella sezione del circuito ad alta sicurezza “Ionio”. A darne notizia è il segretario provinciale del Sinappe Rocco Parrinello. “Il ritrovamento – dice Parrinello – mette in risalto ancora una volta le straordinarie capacità d’intelligence e d’intervento operativo della polizia penitenziaria, che operano quotidianamente in condizioni rese molto difficili, oltre per la carenza di personale rispetto l’organico previsto, anche per il grave sovraffollamento e le anomalie strutturali”.

    Servono 120 nuove unità:

    Per quanto riguarda la carenza di personale sicuramente nulla potrà cambiare l’arrivo previsto di 9 unità a Trapani, 2 a Favignana e 1 a Castelvetrano. In realtà servono oltre 120 unità di cui sicuramente 80 a Trapani; 30 a Favignana, 10 a Castelvetrano.

    Un controllo sempre più accurato:

    “La professionalità e l’arguzia degli agenti in servizio – dice ancora Parrinello – aiuta certamente a mettere una toppa sulle molteplici falle del sistema, ma rimane il fatto che telefonini, smartphone, sostanze stupefacenti, e più in generale, oggetti non consentiti penetrano ancora oggi all’interno delle carcere. Ciò dimostra ancora una volta come sia sempre più urgente schermare gli istituti penitenziari, per evitare traffici illeciti e problemi di sicurezza legati all’utilizzo illegali dei telefoni”.

    I sindacati:

    Da anni i sindacati chiedono agli uffici competenti di schermare le carceri e di dotare tutti i reparti del corpo di polizia penitenziaria di opportuni sistemi per rendere inattivi l’uso illecito di telefoni cellulari in cella e il sorvolo di droni con materiale vietato e pericoloso. Lo stesso sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove nel corso di un convegno a Palazzo San Macuto a Roma aveva anticipato: «Stiamo valutando la possibilità di schermare gli istituti penitenziari d’Italia, creando delle apposite white list riservate ad esempio ai soli cellulari degli agenti della polizia penitenziaria. È inaccettabile che persino in istituti minorili ci siano delinquenti che raccontano la loro vita carceraria sui cellulari come se fossero dei rapper. Inoltre allo studio del governo c’è una proposta per negare benefici a chi aggredisce uomini della penitenziaria in carcere». La dichiarazione è del febbraio 2024, siamo a gennaio 2025 ma ancora non è stato fatto nulla e all’interno delle carcere continuano ad arrivare di tutto in barba al lavoro quotidiano degli agenti di polizia.




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