Trapani
Cento passi verso il 21 Marzo a Trapani, incontro con don Luigi Ciotti
Ieri a Salemi e Trapani, oggi appuntamenti a Castellammare del Golfo ed Alcamo
Laura Spanò28 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Trapani – Proseguiranno anche oggi gli appuntamenti di Libera in vista della Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia e che vedrà protagonista Trapani, in programma il 21 marzo prossimo. In programma oggi due incontri a Castellammare del Golfo e ad Alcamo, presente ancora don Luigi Ciotti.

    Il 21 marzo ci sarà l’abbraccio ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, delle stragi, del terrorismo e del dovere. Tre gli appuntamenti che hanno scandito la giornata di ieri. A Salemi don Ciotti ha incontrato la città. A Trapani all’università, organizzato da Libera, dalla Consulta comunale per la pace e dal Polo universitario l’incontro sul tema della pace e su come costruirla. Poi al seminario vescovile presente don Ciotti e il vescovo Monsignor Pietro Maria Fragnelli.

    L’incontro con don Luigi Ciotti

    Ogni anno una città diversa stavolta Trapani, e un lungo elenco di nomi da scandire per mantenere viva la memoria e l’impegno quotidiano.Quest’anno sono 30 anni di Libera e della Giornata della Memoria e dell’impegno, oggi Legge dello Stato. Trapani, come segno di affetto, di stima, di riconoscenza a questa terra e a quanti per essa si sono impegnati. Ci hanno messo la faccia, la loro passione, la loro energia, il loro sacrificio, nel contrasto alle varie forme di illegalità, di corruzione alle mafie. Poi per ricordare, chi ha speso ed ha sacrificato la propria vita ed è stato spazzato via dalla violenza mafiosa. Giornata della memoria ma anche dell’impegno. Di una memoria viva che deve tradursi tutti i giorni in responsabilità. Non è una cerimonia, un evento. Non possiamo fare questo a quelle centinaia e centinaia di familiari che verranno qua. Quindi la vicinanza ai familiari delle vittime il rispetto per questa terra meravigliosa, ferita dalla forza criminale, ma capace di percorsi di alternativi”.

    Lei sta incontrando tanti giovani affascinati dal suo modo di parlare. “Stamane (ieri per chi legge) a Salemi mi ha colpito il loro modo di partecipare, segno che hanno bisogno di cose vere, vive, concrete, e quando incontrano persone adulte coerenti, credibili, loro si infiammano. Non è vero che i nostri ragazzi sono distanti. Vivono in un mondo virtuale, ma hanno bisogno di cose di carne, di vita, di passione. E loro ci sono. Tocca a noi adulti cogliere i loro percorsi inediti, saperli ascoltare. Il 21 marzo arriveranno da ogni parte d’Italia. Non è semplice, non è facile, anche a livello economico. A Napoli stanno raccogliendo i soldi per una nave per vedere le bellezze di questa terra. Un gesto di affetto e vicinanza ai familiari che arriveranno”.

    Lei conosce bene Trapani e le sue dinamiche, cosa è cambiato in questi anni.Frequento questa provincia da tanti anni, ho trovato tanta bella gente, come ho trovato anche quelli che vivono ripiegati su se stessi. Indifferenza, la delega, il pensare che tocca sempre agli altri fare. Questa terribile malattia che si respira in tanti contesti. I neutrali e anche i mormoranti: quelli che arrivano, ascoltano non dicono mai nulla e poi nei vari salotti giudicano, etichettano. Ma ho visto un sacco di gente bella, con tanta voglia di bellezza di impegno, di corresponsabilità. In Italia è da 170 che parliamo di mafia. Non basta tagliare la malerba in superficie, bisogna estirpare il male alla radice”.

    Don Ciotti, tanti anniversari quest’anno. Il 30esimo di Libera e della Giornata della Memoria, il 40esimo della Strage di Pizzolungo, il 42esimo dell’omicidio di Ciaccio Montalto. Tanti anniversari e tante vittime anche in questa provincia. “Sono tante le vittime innocenti di questa provincia. Ricordiamo le vittime della strage di Pizzolungo è stata in quell’occasione che abbiamo annunciato che la giornata della memoria si sarebbe svolta a Trapani nel 2025. Ma ricordiamo anche che Giovanni Falcone ebbe la sua prima sede a Trapani, Paolo Borsellino lavorò alla Procura di Marsala, GianGiacomo Ciaccio Montalto in quella di Trapani. Tante, tantissime sono le vittime. Noi le ricorderemo tutte con la stessa forza e dignità. Non dimenticheremo nessuna vittima anche i nomi meno conosciuti. Tutti questi nomi quando li pronunceremo non possono essere solo uditi, ma dobbiamo sentirli di più dentro la nostra vita dentro la nostra coscienza, perchè la memoria deve essere ogni giorno della nostra vita”. (foto di copertina – Joe Pappalardo)

     




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