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Trapani – di Rino Giacalone – Il detto è antico. Proverbio siciliano applicato da generazione in generazione, “parlo a te nuora perché suocera intenda”. Il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida lo ha applicato nella vertenza per il Pala Daidone/Shark.
I “Trapanesi Granata” hanno avviato una petizione on line, puntando a rappresentare come la collettività trapanese, e non solo quella del tifo organizzato, chieda che possa essere risolta la controversia con la società Trapani Shark srl per la gestione del Pala Daidone. E il primo cittadino ha loro risposto, ma non è sfuggito a nessuno che indirettamente egli parla anche con il patron Antonini.
Il primo cittadino accenna all’esistenza di due profili, uno politico l’altro amministrativo. Quello politico vede impegnato lui, il sindaco, l’intera amministrazione e la maggioranza consiliare, l’altro è quello tecnico e amministrativo che fa capo al Rup.
“Alla condivisa soddisfazione per l’ennesimo entusiasmante risultato della squadra granata – scrive Tranchida – pubblicamente rispondo con la riconfermata volontà politica ed istituzionale della AC che mi onoro di presiedere – ovviamente e nel rispetto delle procedure di legge, in ossequio alle quali e’ stato avviato il dovuto (!) procedimento amministrativo che fa capo al competente funzionario comunale ( RUP)”.
Ai “Trapanesi Granata” direttamente ribadisce: “La mia Amministrazione Comunale e larga parte dell’assise consiliare, per iniziare dalla mia maggioranza, ha piena consapevolezza …questo si, da sempre (!), dell’importanza degli equilibri sociali e di generale interesse in campo che, non a caso, lo scorso 14 agosto portano la mia firma financo nell’adottare (riconfermandole) tutele sportivo/amministrative, invero tutt’altro che scontate”. Fa riferimento al provvedimento che riconosce agli Shark totale e legale utilizzo del Palazzetto dello Sport per tutta la stagione sportiva in corso.
Poi ricorda che a interrompere il confronto al tavolo tecnico non è stato certamente il Comune di Trapani e comunque nella sua nota si legge come a suo avviso a parte il confronto politico (con chi ha promosso e con chi ha firmato la petizione) c’è necessità di tornare al tavolo tecnico. Il Comune con i suoi tecnici è pronto: “Nonostante la parte (Shark srl ndr) abbia ritenuto unilateralmente d’interrompere il confronto in sede di tavolo tecnico, la defatigante (ed auspicata) ricerca di soluzioni legittime al (..disatteso) vincolo normativo dettato dal noto art 5 , con l’aggravio sconsiderato della sequenza nota e indicibile di violenze in capo agli amministratori cittadini e non solo, dall’altro la “laicità” della onerosa funzione ci portano sul piano istituzionale, oltre che politico, a guardare (e lavorare) per positive risoluzioni. Tanto premesso , nessuna difficoltà in sede politica / istituzionale al confronto con l’associazione Trapanesi Granata a fronte delle attese sottoscritte nella petizione on Line da migliaia di tifosi e non solo trapanesi”.
Infine Tranchida fa anche suo lo slogan del patron Antonini, “io ci credo”, fiducioso che qualcosa possa cambiare: “Da Sindaco rimango pertanto consapevole ” socio ” , ma senza conflitto alcuno d’interessi privati, dei colori anche sportivi della maglia cittadina , in omaggio al gonfalone che campeggia al Pala Daidone per concessione e sostegno alla squadra degli Shark , dove spero poter presto ritornare senza essere oggetto di deprecabili strumentalizzazioni tendenti ad esacerbare un crescente, grave ed odioso clima. Forza Trapani , sempre! Io, continuerò a crederci ..”.
Che dirvi …buon inizio si settimana!